"Il più mediatico degli antimediatici". Così il nouvel Obs
descrive Pierre Bourdieu, principe dei sociologi, intellettuale da battaglia e
da polemica. A lui è dedicato il dossier in apertura, con un
forum-disputa tra Daniel Bensaid, della lega comunista rivoluzionaria, e
Olivier Mongin, direttore di "Esprit", la rivista - duramente attaccata da
Bourdieu e dai suoi allievi. "Bourdieu esaspera, ma guadagna la simpatia di un
numero crescente di delusi dalla sinistra social-liberale di Blair, Schroeder e
Jospin. Prima c'era un'intelligentsia di sinistra. Ora ce ne sono due".
La crisi dei mercati internazionali, scrive in un articolo Francois Bazin,
cronista politico, consente a Jospin di rafforzare il suo ruolo e le sue idee.
"Il metodo e l'ideologia Jospin ormai si rivolgono anche all'estero, agli
alleati Blair e Schroeder".
Un articolo a pagina 26 si interroga sui pericoli di una crisi economica in
America Latina, dove il panico comincia a prendere i mercati, proprio quando le
politiche di rigore cominciavano a dare i primi frutti.
Della guerra nel Congo si parla in un servizio che esamina lo scacchiere
geopolitico dell'Africa. Cinque paesi sono intervenuti, con ambizioni di
conquista nella regione. Il Sudafrica è isolato e le potenze occidentali
restano silenziose.
Nella sezione della cultura, una serie di articoli è dedicata al
rinascimento della letteratura femminile francese. Le scrittrici ormai sono
più numerose e audaci degli uomini. Da Marie Darrieussecq a Virginie
Despentes, da Anne Wiazemsky a Linda Lê, un fenomeno editoriale in
crescita.