Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale



Le nouvel Observateur, 3-9 settembre 1998

E.B.

 

"Il più mediatico degli antimediatici". Così il nouvel Obs descrive Pierre Bourdieu, principe dei sociologi, intellettuale da battaglia e da polemica. A lui è dedicato il dossier in apertura, con un forum-disputa tra Daniel Bensaid, della lega comunista rivoluzionaria, e Olivier Mongin, direttore di "Esprit", la rivista - duramente attaccata da Bourdieu e dai suoi allievi. "Bourdieu esaspera, ma guadagna la simpatia di un numero crescente di delusi dalla sinistra social-liberale di Blair, Schroeder e Jospin. Prima c'era un'intelligentsia di sinistra. Ora ce ne sono due".

La crisi dei mercati internazionali, scrive in un articolo Francois Bazin, cronista politico, consente a Jospin di rafforzare il suo ruolo e le sue idee. "Il metodo e l'ideologia Jospin ormai si rivolgono anche all'estero, agli alleati Blair e Schroeder".

Un articolo a pagina 26 si interroga sui pericoli di una crisi economica in America Latina, dove il panico comincia a prendere i mercati, proprio quando le politiche di rigore cominciavano a dare i primi frutti.

Della guerra nel Congo si parla in un servizio che esamina lo scacchiere geopolitico dell'Africa. Cinque paesi sono intervenuti, con ambizioni di conquista nella regione. Il Sudafrica è isolato e le potenze occidentali restano silenziose.

Nella sezione della cultura, una serie di articoli è dedicata al rinascimento della letteratura femminile francese. Le scrittrici ormai sono più numerose e audaci degli uomini. Da Marie Darrieussecq a Virginie Despentes, da Anne Wiazemsky a Linda Lê, un fenomeno editoriale in crescita.


 

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