Da Marte al Rapporto Starr, Internet sdoganata tra i mass-media Riccardo Stagliano'
"Cosi' come le trasmissioni sull'assassinio del presidente Kennedy
divennero il momento cruciale nel fare della televisione il media preferito
della nazione e la Guerra del Golfo e' servita come veicolo per la Cnn per
penetrare nell'immaginario collettivo, l'atterraggio su Marte puo' segnare
l'inizio di una nuova era interattiva nel consumo delle notizie" scriveva
solennemente il "New York Times" del 14 luglio scorso. Da calcoli
approssimativi si era stabilito che circa 45 milioni di persone nel mondo
(probabilmente record assoluto di accessi a un sito) si erano collegate
all'indirizzo Web del Jet Propulsion Laboratory della Agenzia Spaziale
statunitense per seguire le disavventure della navicella Pathfinder sul
suolo rosso del corpulento pianeta. Poi c'erano state le Olimpiadi, quindi
la morte di Lady Diana. Che sia coincisa effettivamente con l'evento
spaziale o no, l'entrata di Internet nell'orbita dei mass-media e' ormai da
considerarsi avvenuta a pieno titolo.
La pur controversa scelta della pubblicazione in rete, avvenuta nei giorni
scorsi, del rapporto Starr, ne da' ulteriore conferma. I siti che
contenevano le 445 pagine nelle quali lo special prosecutor dettagliava le
improprieta' della condotta presidenziale hanno conosciuto picchi di
traffico senza precedenti. MsNbc, joint venture tra Nbc e Microsoft, uno
dei principali snodi informativi online dichiarava gia' 2 milioni di
visitatori nei giorni piu' quieti del Sexgate: quando Clinton ha
testimoniato davanti al Gran Giuri' l'audience e' raddoppiata e si e'
moltiplicata ulteriormente per due una volta che il rapporto e' stato messo
online. Stessa storia al Washington Post, con accessi triplicati nel tardo
pomeriggio di venerdi' 11, dopo la messa in pagina del report. Da Yahoo!,
il piu' popolare catalogo della rete, hanno impiegato solo 5 minuti per
metterlo in rete, una volta ricevuto in formato digitale dal Congresso.
Un successo tale da rischiare di mandare in crisi il sistema. Keynote
Systems, una societa' californiana specializzata nel monitoraggio del
traffico su Web, ha dichiarato che meta' di quelli che hanno tentato di
collegarsi con i principali siti informativi hanno ricevuto segnali di
errore dovuti allo straordinario sovraccarico (giovedi' il 98% dei
tentativi di collegamento a Thomas, la biblioteca virtuale del Congresso,
andava a buon fine; venerdi' la quota era precipitata al 13%).
D'altronde, si dice, oltre 100 milioni di persone nel mondo usano ormai
Internet. Il movente che ha convinto molte di queste al salto online e'
proprio la voglia di notizie sempre aggiornate, consultabili nel momento in
cui servono e a self-service, senza la mediazione giornalistica che fa
imbestialire quelli che la pensano come il best-sellerista Michael Crichton
("Basta con le opinioni: voglio dati grezzi e un servizio in cui i fatti
siano veri, le citazioni non siano imbellettate, le statistiche siano
presentate da qualcuno che se ne intenda un po'").
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