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Costume

Mamma, ho perso il Titanic

Roberto D'Agostino

 

Roberto D'Agostino Una volta andava forte il Padre-padrone, fortissimo l'Uomo-macho, ci fu il periodo della Gioventù Spericolata, e il periodo delle Femministe allo sbaraglio e degli Yuppies allo sbadiglio. Le Mamme e i Nonni hanno avuto sempre il loro successo di pubblico.

E adesso? Adesso, nel Paese con la più bassa natalità del mondo e il più vertiginoso pre-pensionamento europeo, vengono di moda le piccine cresciute ma non troppo, i birichini della terza media, i bamboccioni di mezza adolescenza. Cosa sta succedendo? Non era un'età da sempre considerata del malessere, dell'incertezza?

Attenzione, però. Le generazioni mutano. Ed emergono qualità diverse. I marmocchi oggi non sono mica i bambinoni di una volta, che intristivano accanto al trenino elettrico o mischiando i soldatini di latta, mentre le sorelline pettinavano le bambole. Hanno esperienza, condizionano i mercati, rallegrano il mondo dello spettacolo, conoscono tutti i saliscendi delle playstation e quando si rubano i video-games, si azzannano come adulti mai cresciuti.

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La sua data storica, quella che non si può dimenticare, è quando si è incatenato a una poltrona di cinema, a sguardo bloccato, salivazione azzerata, sulle immagini del "Titanic". La svolta della sua vita. Trovato un segno di riconoscimento, il Supergiovane lo scucchiaia avidamente, come la Nutella. "Vederlo una, due, anche tre volte, mi fa sentire parte di un mondo più grande", si entusiasma Serena, 13 anni. Adesso sa tutto di Leonardo Di Caprio, scimmiotta Kate Winslet, colleziona gli stickers del film, si aggrappa al cuscino quando Celine Dion gorgheggia il ritornello di "My heart Will Go On".

Gli sbarbatelli spendono molto denaro, ma sono le ragazzine che muovono il mercato. Un'orda di birbe trasognate, colorate come l'ingresso di Eurodisney che si esaltano col Titanic nelle vene, trasformate da adulti furboni in consumatrici compulsive e di veloce insoddisfazione, che hanno lo scopo di umiliare il portafogli di mamma e papà, che tutto questo lo mettono in conto allo sviluppo e le perdonano subito.

Incapaci di vedere la differenza tra un cheeseburger e un iceberg, anche la ragazzina più zuccona considera una maledizione vedere una sola volta il "Titanic", che consente a chiunque di sentirsi Giulietta-Winslet e di fidanzarsi con Romeo-Di Caprio.

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