Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale



Business Week, 2-9 novembre 1998

E.B.

 

"Chi guidera' la Russia?" La domanda campeggia sulla copertina di questa settimana. Il presidente Eltsin e' in pieno declino, soprattutto fisico. Probabilmente ben prima del 2000, scadenza naturale del suo mandato, Primakov chiamera' i russi alle urne. I pretendenti al Cremlino sono tanti, ma l'attivissimo sindaco di Mosca Luzhkov e il carismatico ex generale Lebed sono di gran lunga in testa ai consensi. La gara e' tra loro due. Sono entrambi uomini volitivi e decisionisti, il tipo di personaggio che piace ai russi. Entrambi sono a capo di grosse amministrazioni. Ma a dividerli e' l'idea che hanno del futuro del paese.

Luzhkov auspica un capitalismo controllato dallo stato. I posti chiave nell'economia devono essere dell'apparato. Una ricetta che ha portato avanti, con qualche successo, a Mosca. Ricetta criticata da Lebed, che invece invoca un mercato libero, e uno stato che fa da semplice garante. Ma sopra ogni altra cosa, egli mette il rispetto delle leggi e la lotta alla criminalita' dilagante. Il primo, che e' per ora in testa ai sondaggi, sembra avere le idee piu' chiare in economia. Il suo interventismo a Mosca e' proverbiale. Oggi l'amministrazione cittadina possiede fast-food, canali tv e mille altre attivita'. Lebed e' invece tentennante. In compenso, e' piu' aperto alla concorrenza politica. Il suo avversario, invece, non fa altro che querelare chi parla male di lui.

La battaglia del marketing digitale e interattivo. In America, ogni compagnia si sta attrezzando per invadere la Rete e conquistare fette del piu' promettente mercato del ventunesimo secolo, il commercio online. E la corsa e' a chi arriva per primo, a chi ha l'idea che catturi il cliente-consumatore-navigatore. Ma c'e' dell'altro: la firma, il marchio, devono essere presenti sulla Rete. Il settore della pubblicita' su Internet e' sempre piu' importante. Ma come si fa a fare spot sulla Rete?

Online tutto e' confuso e appiattito. I concorrenti sono milioni. Non e' come in tv, dove un bello spot fa il suo effetto. Anzi, i banner pubblicitari irritano l'utente, che comunque li ignora. A partire dal prossimo anno, molte compagnie abbandoneranno questo sistema. La soluzione e' offrire servizi, o sconti, o far guadagnare tempo. Cosi' MasterCard offre facilitazioni e una maggiore sicurezza per il commercio online, la General Motors fornisce calcoli dei prezzi, scelta interattiva dei modelli, schede per ordinare. Dell consente di assemblare il computer desiderato. E i risultati si vedono.

Il tallone d'Achille degli accordi di pace alla Wye Plantation? L'economia. Quella israeliana non va affatto bene. La crescita e' ferma all'1,5 per cento. Le esportazioni, un tempo fiorenti, languono. I tassi sono alti e la moneta si e' svalutata del 18 per cento sul dollaro. Tutto questo sara' decisivo se si terranno, come e' probabile, elezioni anticipate. La situazione in Palestina e' addirittura disastrosa: investimenti inesistenti, disoccupazione alle stelle, redditi miserrimi.

Gli accordi parlano di sicurezza. Ma il benessere e' fondamentale per la pace. Per questo gli Stati Uniti hanno in progetto prestiti per l'Autorita' palestinese, per la Giordania e, soprattutto, per Israele. "I soldi dall'estero possono aiutare. Ma la pace non sara' consolidata senza l'appoggio politico della gente, appoggio che potrebbe rivelarsi assai scarso nelle prossime elezioni in Israele".


 

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