Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale



Le Nouvel Observateur, 29 ottobre-4 novembre 1998

E.B.

 

Il denaro in Francia: cronaca di una rivoluzione. Un ampio dossier apre il settimanale, un'inchiesta a tutto campo per capire come e' cambiato l'atteggiamento dei francesi verso i soldi. Un rapporto da sempre complesso, da quando, si legge, la monarchia trasformo' l'elite dirigente del paese in un club di speculatori. Da li' nasce la diffidenza verso il profitto. Oggi, con la crisi, la precarieta', gli scandali, l'Euro e le diseguaglianze in aumento, hanno riconciliato i francesi con il denaro. Ormai visto solo come uno strumento, punto e basta, senza troppe strutture ideologiche.

L'inchiesta coinvolge anche Italia, Germania e Gran Bretagna. I risultati? Il denaro non e' piu' legato alla morale, e' innocente. Il denaro non crea piu' solo rapporti di dipendenza, ma tutta una serie di relazioni, anche di nuove solidarieta'. Il denaro non e' piu' prioritario nella scelta della carriera, spesso gli viene preferito il tempo libero o un mestiere piu' gratificante. Insomma, non e' piu' immorale essere ricchi, non fa piu' scandalo il matrimonio di convenienza, ma allo stesso tempo sono lontani gli anni '80, quelli dell'edonismo incarnato in Bernard Tapie.

Degli italiani si apprende che amano esibire le loro fortune, che il NordEst e' il nuovo Edorado, che, parole di Franco Ferrarotti, "la ricchezza e' per gli italiani l'ultima occasione di teatralita'". E che evadiamo le tasse, piu' del 30 per cento. A questo argomento e' dedicato anche una nota. Riguarda Silvio Berlusconi, i suoi processi per evasione fiscale, le sue diciotto ville, le 15.000 bottiglie della sua cantina, il Milan e le tre reti televisive. E' il preferito dei giovani, prima del Papa e di Schwarzenegger, perche' "e' ricco da morire".

"Cile: il cadavere si muove ancora". In un reportage da Santiago si racconta di una destra pro-Pinochet ancora forte. Venuta allo scoperto minacciosa e rumorosa, con l'arresto dell'ex dittatore a Londra. Una destra che rivendica il monopolio dei sentimenti, mettendo paura a coloro che invece vorrebbero gioire apertamente per le disavventure di Pinochet. Come Carlos Lagos, il candidato socialista alle prossime presidenziali del 1999. Piuttosto che dare un dispiacere all'esercito e agli industriali, non ha aperto bocca, anzi ha accordato il perdono al suo ex nemico. Ma i sondaggi parlano di un 57 per cento di cileni che vorrebbe vedere Pinochet giudicato da un tribunale, meglio se in patria.

Allarme in Francia: Gran Bretagna e Germania si sono alleate sul terreno dell'industria aeronautica e della difesa, e Parigi rischia di perdere terreno in un settore vitale. La notizia che British Aerospace e Dasa (gruppo Daimler-Benz) stanno per fondersi, ha fatto saltare sulle poltrone Jospin e Chirac. La francese Aerospatiale e' la numero due in Europa e, se non verra' privatizzata al piu' presto, entrera' in posizione di debolezza nel nuovo consorzio europeo, la Eadc, che ha come obiettivo di fare concorrenza ai giganti americani.

E verra' messa in minoranza in Airbus, dove detiene una quota pari a quelle tedesca e inglese, che fondendosi la schiaccerebbero. Per queste ragioni i leader francesi fanno pressioni ad ogni incontro internazionale, sostenendo che la questione e' politica. Ma Blair ha risposto: la British Aerospace e' privata, io che ci posso fare? E Schroeder per ora sembra voler evitare l'argomento con i colleghi d'oltrereno.


 

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