Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale



Business Week, 5 - 12 ottobre 1998

E.B.

 

Anche il settimanale economico americano dedica la copertina alla crisi del sistema finanziario mondiale. Bisognoso di riforme. L'editoriale e' appunto intitolato: "Necessaria: una nuova architettura finanziaria". I difetti emersi in Asia cominciano a mostrarsi anche da noi, in Occidente. "Le menti migliori e piu' brillanti hanno commesso gravi errori nell'analisi e nelle politiche".

Primo campanello di allarme, il fallimento del Long-Term Capital Management, uno dei principali fondi quotati a Wall Street. La crisi finanziaria globale e' causata dagli errori dei mercati nel misurare i rischi. La soluzione potrebbe essere un'immissione di liquidita' su larga scala nei mercati. A questo proposito, la nuova Banca Centrale Europea dovrebbe tagliare i tassi di interesse. Il passo successivo dovrebbe essere un ridimensionamento del debito dei paesi emergenti. Le banche in questo caso dovrebbero guidare la nuova ripresa economica, senza ricadere in prestiti al buio o esagerati.

Testa di ponte di questa strategia sarebbero le banche di import-export. Anche i governi devono fare la loro parte, favorendo trasparenza e controlli. "L'idea che i liberi mercati vivano in un vacuum e' stata spazzata via. Senza regole e regolamenti, possono creare anarchia". I fondi non possono essere completamente non regolati, e questo e' stato un errore del Congresso americano. Infine, non si puo' dire di no a priori al controllo temporaneo dei capitali. L'esempio di Svizzera e Cile ci dice il contrario.

Jim Clark e' di nuovo in pista. Un lungo ritratto e' dedicato al fondatore di Netscape e Silicon Graphics, uno dei guru della Silicon Valley, uno di quegli uomini che ha partire dagli anni '70 hanno costruito su inventiva e spirito imprenditoriale immense fortune. Scrivendo la storia dell'industria elettronica americana. "E' un ribelle con una causa - dicono di lui - e la sua causa e' mettersi alla prova, sempre".

Reduce dalle battaglie legali anti-Microsoft, Clark sta lavorando ad un altro megaprogetto: Healtheon, un sistema di diffusione online di dati medici per ospedali. Un'altra sfida ad alto rischio, che, se funzionasse, lo metterebbe di diritto nel pantheon dei semidei dell'high-tech, insieme a Steve Jobs (Apple), Andy Grove (Intel) e Bill Gates (Microsoft). Clark e' un texano alto e volitivo, con una storia difficile alle spalle. Una famiglia povera, l'esclusione dall'high school, la vita vuota della provincia. Poi la svolta con l'impiego nella Marina, il diploma, la Stanford University, e i primi esperimenti in 3D. Con i quali convinse il boss della Sun Microsystem, Ronnie Goldfield, a prestargli 25.000 dollari per mettere in piedi la sua prima aziendina.

Immaginare, programmare, costruire un piccolo robot. Un gioco a meta' strada tra il giocattolo e un prodotto educativo. E' la novita' della Lego, la celebre casa danese produttrice dei mattoncini, in collaborazione con il Media Lab del MIT. Il Mindstorm Robotics Invention System ha un nome complicato ma e' di uso semplice.

Prima costruisci un robot con i vari pezzi, poi lo ricrei su un apposito software sul pc. Crei facilmente stringhe di programma, decidendo cosa vuoi far fare al robot - saltare, seguire una linea sul pavimento, ecc. L'interfaccia digitale del robot assorbira' le istruzioni e dara' il via ai vari movimenti. E su Internet c'e' un sito con suggerimenti e problemi da risolvere, oltre alla possibilita' di scambiare esperienze e modelli con altri appassionati.


 

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