Anche il settimanale economico americano dedica la copertina alla crisi del
sistema finanziario mondiale. Bisognoso di riforme. L'editoriale e' appunto
intitolato: "Necessaria: una nuova architettura finanziaria". I difetti
emersi in Asia cominciano a mostrarsi anche da noi, in Occidente. "Le menti
migliori e piu' brillanti hanno commesso gravi errori nell'analisi e nelle
politiche".
Primo campanello di allarme, il fallimento del Long-Term Capital
Management, uno dei principali fondi quotati a Wall Street. La crisi
finanziaria globale e' causata dagli errori dei mercati nel misurare i
rischi. La soluzione potrebbe essere un'immissione di liquidita' su larga
scala nei mercati. A questo proposito, la nuova Banca Centrale Europea
dovrebbe tagliare i tassi di interesse. Il passo successivo dovrebbe essere
un ridimensionamento del debito dei paesi emergenti. Le banche in questo
caso dovrebbero guidare la nuova ripresa economica, senza ricadere in
prestiti al buio o esagerati.
Testa di ponte di questa strategia sarebbero le banche di import-export.
Anche i governi devono fare la loro parte, favorendo trasparenza e
controlli. "L'idea che i liberi mercati vivano in un vacuum e' stata
spazzata via. Senza regole e regolamenti, possono creare anarchia". I fondi
non possono essere completamente non regolati, e questo e' stato un errore
del Congresso americano. Infine, non si puo' dire di no a priori al
controllo temporaneo dei capitali. L'esempio di Svizzera e Cile ci dice il
contrario.
Jim Clark e' di nuovo in pista. Un lungo ritratto e' dedicato al fondatore
di Netscape e Silicon Graphics, uno dei guru della Silicon Valley, uno di
quegli uomini che ha partire dagli anni '70 hanno costruito su inventiva e
spirito imprenditoriale immense fortune. Scrivendo la storia dell'industria
elettronica americana. "E' un ribelle con una causa - dicono di lui - e la
sua causa e' mettersi alla prova, sempre".
Reduce dalle battaglie legali anti-Microsoft, Clark sta lavorando ad un
altro megaprogetto: Healtheon, un sistema di diffusione online di dati
medici per ospedali. Un'altra sfida ad alto rischio, che, se funzionasse,
lo metterebbe di diritto nel pantheon dei semidei dell'high-tech, insieme a
Steve Jobs (Apple), Andy Grove (Intel) e Bill Gates (Microsoft). Clark e'
un texano alto e volitivo, con una storia difficile alle spalle. Una
famiglia povera, l'esclusione dall'high school, la vita vuota della
provincia. Poi la svolta con l'impiego nella Marina, il diploma, la
Stanford University, e i primi esperimenti in 3D. Con i quali convinse il
boss della Sun Microsystem, Ronnie Goldfield, a prestargli 25.000 dollari
per mettere in piedi la sua prima aziendina.
Immaginare, programmare, costruire un piccolo robot. Un gioco a meta'
strada tra il giocattolo e un prodotto educativo. E' la novita' della Lego,
la celebre casa danese produttrice dei mattoncini, in collaborazione con il
Media Lab del MIT. Il Mindstorm Robotics Invention System ha un nome
complicato ma e' di uso semplice.
Prima costruisci un robot con i vari pezzi, poi lo ricrei su un apposito
software sul pc. Crei facilmente stringhe di programma, decidendo cosa vuoi
far fare al robot - saltare, seguire una linea sul pavimento, ecc.
L'interfaccia digitale del robot assorbira' le istruzioni e dara' il via ai
vari movimenti. E su Internet c'e' un sito con suggerimenti e problemi da
risolvere, oltre alla possibilita' di scambiare esperienze e modelli con
altri appassionati.