Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale



The Observer, 4 ottobre 1998

E.B.

 

I Tories a rischio di scomparsa. Mai opposizione fu meno efficace, sostiene l'Observer, di quella conservatrice nel primo anno di governo Blair. Due terzi degli elettori, dicono i sondaggi, non conoscono nessuno dei membri del governo ombra Tory. E sono in dieci milioni a non sapere nemmeno chi sia William Hague, il leader del partito.

Il tutto mentre il New Labour si autocelebra a Blackpool e il congresso tory rischia di passare inosservato. Eppure cresce il numero degli iscritti, di nuovo superiore a quello del New Labour, e l'attivismo e' in ripresa. Ma sono sorte polemiche sull'andamento delle elezioni interne. Alcuni iscritti hanno ricevuto piu' di una scheda per il voto. Altri nemmeno una.

Esiste il gene della "buona maternita'?". A sentire Azim Surani, genetista di Cambridge, pare di si'. Recentemente ha individuato un frammento del Dna dei topi, direttamente connesso alla qualita' delle cure che la madre dedica ai figli. Poi lo ha individuato anche negli esseri umani. Dopo il gene dei gay, dell'obesita', dell'ulcera e della timidezza, ecco un altro passo verso il determinismo genetico.

A questo punto viene da chiedersi: dobbiamo esaminare il Dna delle donne prima di consentire al parto? E la personalita', le inclinazioni, l'educazione, dove le mettiamo? E la psichiatria e i consultori, li chiudiamo? Recentemente, altri ricercatori hanno dichiarato che esiste un gene che controlla le azioni impulsive. Il determinismo genetico potrebbe pero' portare alla deresponsabilizzazione e ad un neo-darwinismo sociale.

Una disfatta. Pauline Hanson, la vulcanica xenofoba australiana, ha perso le elezioni. Il suo partito, One Nation, che nel programma aveva la chiusura totale dell'isola agli stranieri e la cacciata degli asiatici, probabilmente non avra' nemmeno un seggio al Parlamento. Ha ottenuto l'otto per cento dei voti - il sedici nel suo stato di origine, il Queensland - ma non ha vinto in nessun collegio. La sconfitta e' cocente, ha ammesso la stessa signora Hanson, che alla vigilia del voto pronosticava un risultato tra il 12 e il 15 per cento. Ora, dicono i conservatori, che mantengono il potere, e i labouristi, in forte ascesa, gi australiani, bianchi, asiatici e aborigeni, dovranno dialogare piuttosto che odiarsi.


 

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