Di come e quanto e perche' il mio barbiere e
Fabrizio De Andre' la pensino alla stessa maniera Roberto Alajmo
Il mio barbiere si chiama signor Gandolfo. Ci vado mediamente una volta al mese
e lui mi mette sempre da parte qualche bell'argomento di conversazione pensando
che io abbia piacere a discuterne con lui e con Pinuccio detto Pinu', suo
nipote in attesa di occupazione e nel frattempo impiegato presso di lui come
garzone di bottega.
L'ultima volta che sono andato a tagliarmi i capelli e' stato poco dopo
ferragosto. Come sempre dal signor Gandolfo si comincia con argomenti tecnici:
riga, sfumatura, forfora calante o crescente, cose del genere. Segue un breve
intervallo silenzioso. Potrebbe durare, ma io so che con quel silenzio il
signor Gandolfo si sta preparando a entrare in argomento:
- Dottore, l'ha sentito che disse De Andre'?
In questi casi di solito cerco di resistere, perche' vorrei tagliarmi i capelli
in silenzio, leggendo il giornale. Taccio. Percio' il signor Gandolfo tiene
Pinuccio in negozio, per fargli da spalla se il cliente non collabora. Domanda
difatti Pinuccio:
- Che disse?
- Disse che se non c'era la mafia, c'era magari magari piu' disoccupati.
- Bi', bi'.
Pinuccio dice sempre: bi', bi'. Che significa: che strano, non me l'aspettavo.
Il signor Gandolfo, invece, e' tutto il contrario di Pinuccio, e per sua natura
non c'e' niente che possa sorprenderlo. Qualsiasi cosa, lui l'aveva detto
prima. E una specie di suo cavallo di battaglia e' da sempre: La Mafia Da'
Lavoro/Meglio Di Niente. Bisogna sapere che questo signor Gandolfo a vederlo e'
una persona normale, ma possiede un cuore nero dove custodisce pensieri
vergognosi, di quelli che nessuno avrebbe il coraggio di sostenere in
televisione. Si capisce poi che non gli pare vero di aver trovato in Fabrizio
De Andre' un conforto alle sue opinioni. Segue un altro silenzio e poi:
- Lei, dottore, che dice?
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