Caffe' Europa
 
Editoriale

Fantozzi, il nostro eroe

Giancarlo Bosetti

 

La Germania diventa "rot", rossa, la Bundesrepublik e' nelle mani dei socialdemocratici. Guardate la copertina di "Stern": la porta di Brandeburgo e' rossa come non e' mai stata nemmeno durante il regime comunista. Negli incubi dei suoi avversari la sinistra appare piu' forte ed egemone di quanto non riesca mai ad apparire agli occhi dei suoi militanti. "Stern", come si vede, non fa molto caso alla alleanza con i verdi e non sembra dare molto peso neppure agli slanci neo-liberali, contro il peso delle tasse volute dal governo democristiano, manifestati da Schroeder in campagna elettorale. Insiste piuttosto, la rivista, sul fatto che nell'autunno del ‘99, quando si celebreranno i dieci anni del crollo del Muro, a rappresentare i vertici dello stato, capo del governo, presidente della Repubblica, presidenti dei due rami del Parlamento (Bundesrat e Bundestag), presidente della Corte costituzionale, ci saranno tutti socialdemocratici. Kohl sara' benevolmente invitato, forse, ad unirsi ai festeggiamenti. Si chiama alternativa.

Visto dall'Italia e' uno spettacolo che induce trasognate riflessioni sulla potenza di un sistema democratico funzionante, sulle virtu' del ricambio, sulla magia del bipolarismo: gente che va gente, che viene, niente drammi. Da noi il rosso in questi momenti fa pensare piu' che alle bandiere del socialismo riformista o agli incubi del comunismo a quegli sgradevoli sentimenti che occupano tutto lo spazio che sta tra la vergogna, l'umiliazione e la rabbia. Roba che fa diventare rosso il volto, per la congestione dei vasi sanguigni.

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