Caffe' Europa
 
Editoriale

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Fantozzi, il nostro eroe (pagina 2)

Giancarlo Bosetti

 

Concetti ben definiti per situazioni ben definite: e' come quando ti rubano il portafoglio o ti cadono le chiavi nel tombino, quando perdi la patente e cominci a pensare alle ore-lavoro che ci vorranno in code immani davanti a sportelli inutili per ottenerne un duplicato. Sono i sudori freddi davanti allo sperpero, alla dissipazione di lavoro, di cose ottenute con fatica: l'Europa, le tasse pagate forse per niente, l'inflazione, la lira davanti a una terribile crisi internazionale, la riforma dell'obbligo scolastico che salta come all'epoca di Forlani, Fanfani, Gui... E cosi' via soffrendo insieme a coloro che cercano sempre un senso delle cose, per quanto astruso e scombiccherato esso sia, per cui davanti alla disgrazia si trova sempre un succo da spremerne fuori, un significato recondito, un segno della Provvidenza: dal male viene il bene, e via consolandosi attraverso riti religiosi e riti diabolici.

Vergogna e' la condizione davanti alla quale Fantozzi deglutisce, inghiotte, accetta, si prostra. Quando gli spiaccicano la mano con un colpo di maglio e gli chiedono: fatto male? Fantozzi reprime lo straziante dolore, compone una espressione di dolce sofferenza ed emette un cortese e soffocato "si figuri". Con questa crisi di governo il paese viene restituito alla dimensione cara al suo eroe piu' popolare e alla intelligenza dell'autore che l'ha creato.

Celebriamo dunque insieme a lui le tare irredimibili del nostro sistema politico, la maledizione di una sinistra che in tutti i passaggi cruciali della storia del secolo si divide, la maledizione di un sistema politico elettorale costruito (e strenuamente difeso) come un timer per far cadere i governi, la maledizione di una destra impegnata anche lei, con tenacia, a tenerci lontano dalla famosa normalita' dei governi che si alternano con decenza quando scade il termine della legislatura. Qualcuno sostiene che questo desiderio di stabilita' e alternanza a ritmi regolari (secondo i gusti degli elettori) e' esterofilia. Come dire: non e' roba per voi, ragazzi, lasciate stare. Fantozzi china il capo. E noi ci chiediamo: riuscira' un giorno la politica italiana a tradire il suo eroe? O a metterlo in minoranza? Amen. Seguiranno sottili analisi.

Il calcolo dei danni

Difficile un calcolo approssimativo dei danni prodotti da questa crisi in termini di rapporto tra l'opinione pubblica e la politica. Sofisticati metodi inventati a Londra, e molto a' la page, suggeriscono di misurare quanto accade oggi tra la gente e i palazzi del potere attraverso il metodo che si chiama CORA. Le quattro lettere stanno per Comunita', Opportunita', Responsabilita' e Affidabilita'. Sondaggi alla mano sembra che queste quattro parole misurino meglio di ogni altra cio' di cui i cittadini del nostro tempo sentono di piu' il bisogno. In altri tempi altri valori occupavano il primo posto: poniamo, il coraggio, la fantasia, la capacita' di creare direttamente reddito, fabbriche, posti di lavoro, la sicurezza, l'espansione dei servizi pubblici. Oggi no, la politica che vuole stare sulla prima linea dei bisogni piu' urgenti deve: a) rafforzare la coesione sociale e il senso della comunita'; b) fornire occasioni e opportunita' a cittadini dinamici che le sapranno cogliere purche' non li si intralci; c) disporre di dirigenti con un forte senso della responsabilita' e disposti a esporsi esplicitamente al giudizio degli elettori almeno nella stessa misura in cui ai cittadini si chiede di diventare piu' responsabili del proprio destino e della propria famiglia e meno dipendenti dall'assistenza pubblica; d) la "A" di CORA sta per Accountability, che possiamo tradurre Affidabilita': si tratta di una dote che richiede al politico qualcosa di piu' dei suoi stretti doveri professionali, una dote che chiama in causa anche il valore morale, la dirittura (comprereste un'auto usata da quest'uomo?) e irreprensibilita' di un leader, cui si chiede di assumere anche un po' la parte della figura paterna. (Di passaggio diciamo che uno dei guai di Clinton consiste nel fatto che il suo crash adulterino con bugia tocca proprio questa corda, oggi sensibilissima in America ma non solo, e che venti o trent'anni fa nessuno avrebbe forse preteso di suonare).

Cercansi politici affidabili

Al vaglio dei punti a,b,c,d la crisi italiana produce danni su tutta la linea: mostra una politica rissosa dove le ragioni di una coalizione sono messe in secondo piano rispetto ai calcoli di settori minoritari, indebolisce la possibilita' di cogliere a pieno l'occasione europea e causera' quasi certamente ritardi e sprechi sul piano economico e finanziario, esibisce il prevalere dell'irresponsabilita' e fa emergere come protagonisti uomini politici di cui tutto si puo' dire, non che compreremmo da loro un'auto o qualunque altra cosa usata. Di Bertinotti e' superfluo dire quanto la sua condotta sia per definizione e per vocazione una sfida a tutti a quattro i punti, non certo perche' si sia lanciato in avventure di sesso, ma perche' nessuno oggi cercherebbe in lui le sicurezze che si chiedono a un buon padre. Prodi era di certo in linea con il CORA, ma e' per l'appunto la figura sconfitta e cacciata dalla scena.

Ora che si comincia a pensare alle soluzioni, transitorie e non, di questa crisi, vien voglia di passare all'esame del CORA anche i candidati alla guida del governo. Non c'e' dubbio che Ciampi prenderebbe un voto piuttosto alto, Dini se la caverebbe anche lui abbastanza bene. Difficile invece promuovere Cossiga - il quale si affaccia come forza influente del futuro politico prossimo venturo - in quanto suscitatore di coesione o ancora meno come emblema della affidabilita'. Uno che si fregia del titolo di picconatore... Certo non si puo' mai dire. Le svolte esistenziali sono sempre possibili, nessuno puo' essere inchiodato al suo passato. I cattolici del resto le chiamano conversioni e si possono sempre ispirare a Sant'Agostino (il quale pero' svolto' assai piu' giovane, a poco piu' di 30 anni).

D'Alema e il modello Schroeder

Quanto a Massimo D'Alema e Walter Veltroni, il numero uno e il numero due dei Ds, hanno entrambi un discreto punteggio. Sono pienamente compatibili con una politica che abbia i giusti parametri CORA se soltanto riescono a chiudere dentro un accordo di ferro e a seppellirre le tentazioni di un conflitto permanente. La coesione di una forza politica e' condizione indispensabile della sua affidabilita'. Si sa e non e' neppure una novita' degli ultimi tempi. E poi ci sono soluzioni che non passano necessariamente dalla sconfitta di uno dei contendenti. La Germania insegna: la guerra al vertice della Spd sembrava infinita. Un giorno si e' conclusa con un accordo: tu governo, io partito.

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