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Rassegna Italiana

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Antonio Carioti

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Venerdi' 16.10.98
La prima volta

 

Non era mai accaduto che il leader di Botteghe Oscure venisse incaricato di formare il governo. E l'imminente salita di Massimo D'Alema al Quirinale, dopo che l'Ulivo e i comunisti di Armando Cossutta hanno indicato il suo nome al presidente Scalfaro, domina ovviamente le aperture dei quotidiani.

"D'Alema alla prova", titola "la Repubblica" senza sbilanciarsi, mentre "Il Messaggero" ("A D'Alema un incarico pieno di rischi") e "La Stampa" ("In campo D'Alema, ma l'arbitro e' Cossiga") sottolineano le difficolta' dell'incarico. "Il Sole 24 Ore" ("L'Ulivo tenta la svolta di un governo d'Alema") pone l'accento sulla novita', che invece "il Giornale" non apprezza: "L'Italia avra' il primo governo comunista".

C'e' sintonia fra il "Corriere della Sera" ("Governo, l'Ulivo candida D'Alema") e "l'Unita'" ("L'Ulivo unito candida D'Alema premier"), anche se l'aggettivo "unito", usato dal quotidiano dei Ds, e' qui piu' che mai significativo, visti i dissidi sotterranei della coalizione di centrosinistra.

Appunto il contrasto tra progetto ulivista e primato dei partiti e' oggetto di vari commenti. Arturo Guatelli, sul "Messaggero", giudica ormai finito il sogno dell'Ulivo: il pallino torna in mano alle forze politiche, che dovrebbero servirsene per promuovere le necessarie riforme istituzionali. Paolo Franchi, sul "Corriere", nota che se la maggioranza verra' allargata ai parlamentari dell'Udr (quasi tutti eletti sotto l'insegna del Polo), la logica bipolare subira' un altro duro colpo.

Altri preferiscono enfatizzare, in positivo o in negativo, il segnale di svolta rappresentato dall'incarico a D'Alema. Il fondo anonimo di "Repubblica" afferma che esso corrisponde alle esigenze di "una migliore governabilita' e una maggiore stabilita'". Il commento del "Giornale", anch'esso anonimo, parla di politica "singolare, eccentrica, schizoide", pronta a promuovere un leader che "va spesso a Londra, ma prima e' stato a Mosca": colpa dei cattolici e dei laici che si prestano a "un progressivo smottamento a sinistra".

Sulla "Stampa" Luigi La Spina, pur sottolineando l'anomalia di un premier che arriva al potere senza il viatico di un passaggio elettorale, chiede a D'Alema "un progetto molto forte", comprendente le riforme della legge elettorale e del Welfare. Anche Innocenzo Cipolletta, sul "Sole 24 Ore", riprende il tema dello Stato sociale, scongiurando l'Ulivo di non riaprire le porte a Rifondazione, partito da lui considerato "visceralmente contrario a un sistema democratico".

Assai prudente il fondo di Giuseppe Caldarola sull'"Unita'": a suo avviso d'Alema e' sceso in campo nel "momento piu' buio" del centrosinistra, ma adesso deve puntare a un esecutivo "dalla prospettiva lunga".

Continuano intanto le celebrazioni per il ventennale del pontificato di Karol Wojtyla, coincidente con la nuova enciclica su fede e ragione, ma anche con la rimozione di don Leonardo Zega, ritenuto troppo permissivo, dalla rubrica di dialogo con i lettori sul diffusissimo settimanale "Famiglia Cristiana".

Il fondo di Ernesto Galli della Loggia, sul "Corriere", riconosce alla Chiesa la capacita' di selezionare capi di grande qualita' e loda il "nuovo umanesimo" di Giovanni Paolo II, che ha ridato alle istituzioni ecclesiastiche "l'antica capacita' di parlare al mondo". "Repubblica" elogia nel Papa "lo slancio che mette nell'esortare gli uomini e le donne del nostro secolo a tornare a pensare", senza pero' entrare nel merito delle sue posizioni.

Sull'"Unita'" il presidente della Camera, Luciano Violante, ricorda commosso Wojtyla "inginocchiato davanti alla Sindone": a suo parere "di questo Papa non si puo' fare a meno nella fatica della vita". Meno entusiasta, sul "Messaggero", il senatore di Forza Italia Marcello Pera: la conciliazione tra fede e ragione proposta dal Pontefice, scrive, resta problematica, poiche' le acquisizioni della scienza "possono confliggere con l'interpretazione dogmatica dei contenuti della fede".

"Il Sole 24 Ore" ospita un dibattito sulla nuova enciclica, con un intervento favorevole del cattolico Vittorio Possenti e uno critico del liberale Angelo Petroni.

In economia la notizia piu' rilevante viene dagli Usa: la nuova riduzione del tasso di sconto ha rilanciato Wall Street. Un corsivo anonimo del "Corriere", pur giudicando "preziosa" la prudenza del governatore di Bankitalia Antonio Fazio, lo esorta a seguire l'esempio del suo collega americano.

"Il Sole 24 Ore" da' poi grande spazio alla visita in Italia del presidente della Commerzbank tedesca Martin Kohlhaussen, finalizzata ad accelerare la trattativa per la fusione tra Comit e Banca di Roma. Intervistato dal quotidiano di Confindustria, Kohlhaussen afferma di non vedere spazio, nella Commerciale, per i suoi connazionali di Deutsche Bank.

Da registrare poi gli sviluppi del caso Soffiantini, con tre nuovi arresti e il recupero, su un conto svizzero, di due miliardi e mezzo provenienti dal riscatto pagato per la liberazione dell'imprenditore bresciano.

Si allarga infine alla nazionale di calcio lo scandalo del doping: un invito a comparire e' stato recapitato dalla magistratura al massaggiatore azzurro Claudio Bozzetti.


 


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