Non era mai accaduto che il leader di Botteghe Oscure venisse incaricato di
formare il governo. E l'imminente salita di Massimo D'Alema al Quirinale,
dopo che l'Ulivo e i comunisti di Armando Cossutta hanno indicato il suo
nome al presidente Scalfaro, domina ovviamente le aperture dei quotidiani.
"D'Alema alla prova", titola "la Repubblica" senza sbilanciarsi, mentre "Il
Messaggero" ("A D'Alema un incarico pieno di rischi") e "La Stampa" ("In
campo D'Alema, ma l'arbitro e' Cossiga") sottolineano le difficolta'
dell'incarico. "Il Sole 24 Ore" ("L'Ulivo tenta la svolta di un governo
d'Alema") pone l'accento sulla novita', che invece "il Giornale" non
apprezza: "L'Italia avra' il primo governo comunista".
C'e' sintonia fra il "Corriere della Sera" ("Governo, l'Ulivo candida
D'Alema") e "l'Unita'" ("L'Ulivo unito candida D'Alema premier"), anche se
l'aggettivo "unito", usato dal quotidiano dei Ds, e' qui piu' che mai
significativo, visti i dissidi sotterranei della coalizione di
centrosinistra.
Appunto il contrasto tra progetto ulivista e primato dei partiti e' oggetto
di vari commenti. Arturo Guatelli, sul "Messaggero", giudica ormai finito
il sogno dell'Ulivo: il pallino torna in mano alle forze politiche, che
dovrebbero servirsene per promuovere le necessarie riforme istituzionali.
Paolo Franchi, sul "Corriere", nota che se la maggioranza verra' allargata
ai parlamentari dell'Udr (quasi tutti eletti sotto l'insegna del Polo), la
logica bipolare subira' un altro duro colpo.
Altri preferiscono enfatizzare, in positivo o in negativo, il segnale di
svolta rappresentato dall'incarico a D'Alema. Il fondo anonimo di
"Repubblica" afferma che esso corrisponde alle esigenze di "una migliore
governabilita' e una maggiore stabilita'". Il commento del "Giornale",
anch'esso anonimo, parla di politica "singolare, eccentrica, schizoide",
pronta a promuovere un leader che "va spesso a Londra, ma prima e' stato a
Mosca": colpa dei cattolici e dei laici che si prestano a "un progressivo
smottamento a sinistra".
Sulla "Stampa" Luigi La Spina, pur sottolineando l'anomalia di un premier
che arriva al potere senza il viatico di un passaggio elettorale, chiede a
D'Alema "un progetto molto forte", comprendente le riforme della legge
elettorale e del Welfare. Anche Innocenzo Cipolletta, sul "Sole 24 Ore",
riprende il tema dello Stato sociale, scongiurando l'Ulivo di non riaprire
le porte a Rifondazione, partito da lui considerato "visceralmente
contrario a un sistema democratico".
Assai prudente il fondo di Giuseppe Caldarola sull'"Unita'": a suo avviso
d'Alema e' sceso in campo nel "momento piu' buio" del centrosinistra, ma
adesso deve puntare a un esecutivo "dalla prospettiva lunga".
Continuano intanto le celebrazioni per il ventennale del pontificato di
Karol Wojtyla, coincidente con la nuova enciclica su fede e ragione, ma
anche con la rimozione di don Leonardo Zega, ritenuto troppo permissivo,
dalla rubrica di dialogo con i lettori sul diffusissimo settimanale
"Famiglia Cristiana".
Il fondo di Ernesto Galli della Loggia, sul "Corriere", riconosce alla
Chiesa la capacita' di selezionare capi di grande qualita' e loda il "nuovo
umanesimo" di Giovanni Paolo II, che ha ridato alle istituzioni
ecclesiastiche "l'antica capacita' di parlare al mondo". "Repubblica"
elogia nel Papa "lo slancio che mette nell'esortare gli uomini e le donne
del nostro secolo a tornare a pensare", senza pero' entrare nel merito
delle sue posizioni.
Sull'"Unita'" il presidente della Camera, Luciano Violante, ricorda
commosso Wojtyla "inginocchiato davanti alla Sindone": a suo parere "di
questo Papa non si puo' fare a meno nella fatica della vita". Meno
entusiasta, sul "Messaggero", il senatore di Forza Italia Marcello Pera: la
conciliazione tra fede e ragione proposta dal Pontefice, scrive, resta
problematica, poiche' le acquisizioni della scienza "possono confliggere
con l'interpretazione dogmatica dei contenuti della fede".
"Il Sole 24 Ore" ospita un dibattito sulla nuova enciclica, con un
intervento favorevole del cattolico Vittorio Possenti e uno critico del
liberale Angelo Petroni.
In economia la notizia piu' rilevante viene dagli Usa: la nuova riduzione
del tasso di sconto ha rilanciato Wall Street. Un corsivo anonimo del
"Corriere", pur giudicando "preziosa" la prudenza del governatore di
Bankitalia Antonio Fazio, lo esorta a seguire l'esempio del suo collega
americano.
"Il Sole 24 Ore" da' poi grande spazio alla visita in Italia del presidente
della Commerzbank tedesca Martin Kohlhaussen, finalizzata ad accelerare la
trattativa per la fusione tra Comit e Banca di Roma. Intervistato dal
quotidiano di Confindustria, Kohlhaussen afferma di non vedere spazio,
nella Commerciale, per i suoi connazionali di Deutsche Bank.
Da registrare poi gli sviluppi del caso Soffiantini, con tre nuovi arresti
e il recupero, su un conto svizzero, di due miliardi e mezzo provenienti
dal riscatto pagato per la liberazione dell'imprenditore bresciano.
Si allarga infine alla nazionale di calcio lo scandalo del doping: un
invito a comparire e' stato recapitato dalla magistratura al massaggiatore
azzurro Claudio Bozzetti.