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Barilla licenzia i pubblicitari per uno spot anti-italiano

Paolo Marcesini

 

La Grey International ha perso un contratto pubblicitario da 90 milioni di dollari con la Barilla. Una rottura dovuta al clima politico tra Italia e Turchia originato dal caso Ocalan. Stando al presidente della Grey Intertnational, John Shannon, la Barilla ha preso questa decisione perché una loro affiliata turca, la Cenajans/Grey di Istanbul ha creato e messo in onda uno spot pubblicitario ritenuto offensivo per l'immagine dell'Italia.

Lo spot in questione, che ha già scatenato un acceso dibattito in Italia, mostra una goccia di sangue che sta cadendo su un piatto di pasta fumante. Prima che il sangue raggiunga il cibo, sullo schermo appare lo slogan: "Tieni pulita la tua pasta!". "Quello che sta accadendo non ha precedenti in tutta la mia carriera di pubblicitario. Siamo le vittime inconsapevoli di un conflitto politico molto più grande di noi", ha dichiarato il presidente della Grey, John Shannon. Nessun commento invece dalla Barilla.

Lo spot è stato commissionato dalla Telsim, secondo gestore turco di telefonia mobile, e fa parte di una campagna più vasta messa in atto da molte aziende turche che hanno deciso di boicottare i prodotti italiani in risposta al conflitto in atto tra Italia e Turchia sulla decisione del nostro governo di concedere l'estradizione a Ocalan. Un dirigente della Telsim, ex dipendente della Grey, ha prodotto lo spot e ha chiesto la consulenza del direttore creativo della Cenajans/Grey. L'unico consiglio ricevuto, secondo Shannon, è stato quello di non calcare troppo la mano sugli aspetti truculenti del messaggio. "Troppo poco per essere licenziati".

Appena ricevuto dalla Barilla il fax che notificava alla Grey la rottura del contratto, Shennon si è precipitato a Istabul e poi al quartier generale della Barilla, a Parma insieme a Ed Meyer, presidente della Grey Advertising Inc. Malgrado le giustificazioni e le spiegazioni offerte, la decisione della azienda italiana è stata irremovibile. "Quella della Barilla è una reazione spropositata, non si possono rompere contratti così importanti senza nemmeno controllare i fatti - ha aggiunto Shannon - . In me comunque non c'è alcun risentimento, so che la pubblicità è un aspetto importante nella vita di una azienda, ma so anche che talvolta le aziende hanno obiettivi più grandi".

La Grey ha tentato di piazzare lo spot incriminato anche sulla tv italiana che, ovviamente, ha rifiutato di mandarlo in onda. La filiale turca della Grey si è difesa affermando che la pasta usata nello spot non era altro che un simbolo dell'Italia e non era quindi riferita a nessun marchio in particolare. Altri spot hanno usato come simboli la Torre di Pisa e la pizza.


 

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