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"Cool Britannia" (pagina 2) Antonio Polito
Deve essere per questo che la tv è l'ancella dei giornali, in Gran
Bretagna. È raro, molto raro, che la stampa riprenda i notiziari della
Bbc, o di Channel Four, o di Itv, o di Sky tv. È pressoché
quotidiano il contrario. Che i titoli dei giornali orientino la scelte
dell'informazione televisiva. La prevalenza della parola scritta è il
contenuto essenziale della superiorità della democrazia inglese. Nella
metropolitana si assiste un po' emozionati al più misterioso dei
fenomeni moderni: la formazione dell'opinione pubblica.
Non è la stessa cosa nei paesi dove si va al lavoro in automobile.
Passare un'ora da soli al volante è come trasformarsi in una monade,
isolata ed esposta a ciò che le viene raccontato, senza
possibilità di verifiche, senza l' eccitazione collettiva della
scoperta, raggiunta compiendo l'atto di volontà intellettiva che fa
frusciare le pagine inchiostrate di un giornale, che ci costringe alla
vigilanza dello spirito critico. A rileggere quello che non ci convince, a
confrontarlo con il titolo e i somm ari, a cercarne una testimonianza nella
foto o nella sua didascalia.
Andare al lavoro stipati sul 64 a Roma o in un tram di Milano, inibisce
questa ginnastica quotidiana della materia cerebrale e ci consegna stanchi e
indifesi, alla fine della giornata, allo shock immaginifico di un
telegiornale, altrettanto fazioso di un g iornale ma ipocritamente obiettivo,
subliminalmente persuasivo.
Non che la forza di condizionamento delle coscienze della stampa sia
inferiore a quella della televisione. Anzi. Ma il gioco è più
interattivo, più ambiguo, più sottile. Durante la settimana di
Diana ho visto come devono essere nate le rivoluzioni. Come funziona l'effetto
valanga. Con quale processo di rimbalzo reciproco tra l'opinione pubblica e i
suoi strumenti di informazi one, tra la stampa popolare e il suo popolo. Come
se le idee, nate con un grido, si trasformassero in poche ore in un'eco
assordante.
La metropolitana trasportava uomini, donne, mazzi di fiori e giornali, tutti
gli ingredienti dello psicodramma collettivo. Funzionava al suo meglio come
sistema nervoso della nazione. Chi è stato il primo londinese ad aver
notato che nonostante la morte di Diana su Buckingham Palace non sventolava la
bandiera dei Windsor? Non lo sapremo mai. Non sapremo se è stato un
cronista del "Mirror" o un lettore del " Mirror". O magari il proprietario del
"Mirror" , che l'ha suggerito o imposto come titolo di copertina. Quello che
sappiamo è che la mattina dopo la nazione intera constatava ed esecrava
all'unisono l' assenza della bandiera, la Bbc che si era trastullata per un
giorno intero con l'ufficialità dei comunicati della famiglia reale se
ne stupiva a sua volta, e la regina ordinava di esporre l' Union Jack,
rompendo una tradizione secolare. E chi è stato a decidere che il lutto
dell a famiglia reale non doveva essere espresso nella solitudine e nel
riserbo del castello delle vacanze scozzesi, ma ritornando a Londra, in mezzo
ai sudditi, esponendosi a loro, condividendone il dolore, abbandonando la
dignità regale per un più lacrimoso e melenso stile popolare?
Neanche questo sapremo mai. Ma sappiamo che una mattina i grandi giornali
popolari sono usciti tutti chiedendo alla regina di fare qualcosa: torna a
Londra, esponi la bandiera, parla al tuo popolo. E che la regina nel giro di
24 or e ha obbedito alla lettera; eseguendo ciò che l'opinione pubblica
ordinava per tramite dei suoi giornali.
Il movimento per il suffragio universale, o quello per abolire il commercio
degli schiavi, o quello per l'emancipazione dei cattolici, tutti i grandi
scossoni della democrazia inglese devono essere nati nello stesso modo. Mentre
i francesi hanno dovuto aspettare l' ultimo quarto del XVIII secolo per avere
un giornale quotidiano, i londinesi ne avevano uno nel 1702 e potevano
scegliere tra una mezza dozzina di quotidiani più vari trisettimanali
già negli anni trenta del secolo. Mezzo secolo dopo le province
inglesi avevano dato vita a cinquanta differenti giornali, e la Scozia, dal
canto suo, ne aveva nove. I britannici hanno imparato chi erano dai giorna
li. E continuano a indulgere in questa salutare abitudine.
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