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Cinema

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Così ridevano (pagina 2)

Paolo Mereghetti

 

Ad Amelio non interessa trarre una lezione da quegli anni, come aveva

fatto il Visconti di "Rocco", e come sembrano voler fare anche certi film "storici" recenti. Piuttosto risulta evidente la sua voglia di tornare ad interrogarsi su un periodo non secondario della nostra storia per capire meglio i nostri comportamenti e soprattutto chiarire lo ieri per illuminare l'oggi.

A rischio di stupire qualcuno verrebbe da dire che "Così ridevano" é un film filosofico più che narrativo. La coerenza e la fascinazione della storia passano quasi subito in secondo piano, per lasciare il campo a quegli elementi ("filosofici" appunto) che possono meglio illuminare i comportamenti dei due fratelli e insieme gli anni che hanno attraversato. Ecco perché le sei giornate scelte per essere raccontate sullo schermo hanno tutte un titolo - arrivi, inganni, soldi, lettere, sangue e famiglie - che aiuta lo spettatore a capire qual è il vero soggetto del film. Amelio ci mette davanti agli occhi solo alcuni elementi del quadro, illumina (proprio come le scelte luministiche di Luca Bigazzi) solo alcune parti dell'immagine e della storia.

Sono quelli che aiutano a capire cosa erano quegli anni, come era l'Italia in cui siamo "nati" (per lo meno al benessere) e insieme sono quelli che possono spiegare il rapporto soffocante e insieme intensissimo che lega Giovanni a Pietro. La macchina da presa di Amelio non privilegia il piano narrativo o quello sociologico, oscilla costantemente tra i due, evitando di spiegare tutto, ma permettendoci di capire molto.

Inutile allora rimproverare al film di avere dei buchi di sceneggiatura: le bandiere rosse che schiaffeggiano la faccia di Lo Verso e che poi si perdono sullo sfondo, bastano a raccontare che in quegli stessi anni si stava formando una coscienza di classe, ma anche che non bastava essere "proletario" per fare certe scelte; allo stesso modo la realtà della fabbrica ha voluto dire molto per gli immigrati meridionali al Nord, ma non è bastata a evitare il riproporsi di situazioni di sfruttamento come è stata quella del caporalato (grazie a cui il Giovanni di Lo Verso conquista il proprio benessere); e contemporaneamente la pressione sociale non ha potuto cancellare i legami di sangue (e di orgoglio, di rivalsa, di vergogna, di debito) che hanno agito insieme alle pressioni politiche e ai cambiamenti sociali.

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