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Riccardo Stagliano'

Spagna
Nella terra in cui l'appartenenza a una squadra o all'altra vale più di ogni profilo sociologico (il conservatorismo del Real e la popolanità dell'Atletico a Madrid, tanto per dirne una), il calcio è generalmente una gallina dalle uova d'oro. Un mercato che sorpassa i 900 miliardi di lire (meno solo dell'Inghilterra, ma più dell'Italia), derivanti dai proventi dei biglietti (80 mila spettatori in media per la Liga) e dai diritti tv (qui il 30 % del conto totale, contro il nostro 20 % e il 10 % inglese). Budget del Barça o del Real Madrid intorno ai 500 milioni F (700 milioni debiti R M)

Olanda
La prima ad andare in goal nella rete della Borsa di Amsterdam è stata l'Ajax: quotata 21.800 lire in apertura, l'azione è schizzata a 28.500 lire per poi assestarsi a 26.500 lire. Abbastanza per fare arrivare alle casse della società 109 miliardi di lire che saranno investite - nelle parole della dirigenza - per "comprare giocatori sempre migliori, acquistare partecipazioni in altri stadi o altri club e aprire scuole in altri paesi".

Francia
Prima della vittoria della Coppa del Mondo la temperatura dell'entusiasmo dei francesi nei confronti del calcio risultava tiepida di fronte agli eccessi economici dei cugini italiani e spagnoli. Anche le cifre non lasciavano certo a bocca aperta l'osservatore straniero: i 90 miliardi di lire del budget del Paris-Saint-Germain - per nominare il più ricco - parevano poca cosa appetto ai 264 miliardi del Manchester United, i 195 del Bayern Monaco, i circa 150 del Futebol Club Barcellona e i 144 della Juventus.

Il giro d'affari complessivo del mercato del "foot" era di 720 miliardi di lire, assai minore di quello britannico (1290) o soltanto italiano (990). ancora presto per verificare le previsioni ma è possibile che anche qui l'euforia della Cup du Monde farà lievitare presto gli scarsi 17 mila spettatori che, in media, vanno allo stadio durante il campionato.

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