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Krzysztof Michalski, insieme a Kurt Biedenkopf, Bronislaw
Geremek, e Michel Rocard, ha scritto un documento
che cerca di rispondere a una domanda che il presidente
uscente dell’Unione, Romano Prodi, ha posto
agli intellettuali: che cosa tiene insieme l’Europa?
Su che cosa si fonda, in altre parole, l’Unione
allargata, dal momento che essa comprende culture
e identità più eterogenee rispetto a
quelle dei paesi fondatori? Quali concezioni morali,
quali tradizioni, quali obiettivi sono in grado di
stringere insieme i diversi abitanti dell’Unione
in una struttura democratica, facendo in modo che
la Costituzione Europea possa mettere radici?
La risposta dei quattro intellettuali cerca di fare
chiarezza sul tema dei valori e dell’identità,
già fonte di molte divisioni nella discussione
sul testo costituzionale, sostenendo che «l’integrazione
economica, di per sé, non conduce all’integrazione
politica perché i mercati non possono produrre
una solidarietà politica resistente»
e che a fondare la nuova Europa sarà soprattutto
la discussione che ora si apre e che passerà
attraverso la fase della ratifica e dei referendum.
Il documento si propone di stimolare proprio questa
discussione.
" Un ordine economico – vi si sostiene
- non si evolve mai in un ambiente valorialmente neutro"
e per essere efficace ed equo "deve anche essere
incorporato in una morale, nei costumi e nelle speranze
degli esseri umani, così come nelle istituzioni
sociali". La cultura europea – dicono i
quattro - non può essere definita in opposizione
a una particolare religione (come l’Islam) e
nella ricerca di forze capaci di garantire coesione
e identità nell’Unione Europea, la questione
del ruolo pubblico delle religioni europee è
particolarmente importante. Questo ruolo pubblico
comporta anche dei rischi che "includono la possibile
invasione della sfera pubblica da parte delle istituzioni
religiose, così come la minaccia che la religione
possa essere usata per giustificare conflitti etnici.
Deve essere ricordato che molti conflitti apparentemente
religiosi hanno cause sociali o politiche, e che possono
essere risolti con interventi sociali prima che assumano
connotazioni religiose".
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