Da: rinoderienzo
A: redazione@caffeeuropa.it
Data: sabato 8 ottobre 2005 12.36
Oggetto: Django
Reinhart
Semplicemente stupendo l'articolo riguardante la vita
del grande Django Reinhardt. Non credo - sono assolutamente
sincero - che altri abbiano potuto meglio descrivere,
inquadrare, poetizzare sulla figura di questo grande
zingaro. Sono divenuto in possesso di un DVD - m'è
stato detto - introvabile oggi in cui Django suona
con un altro stupendo artista: Stephane Grappelli
! Nel DVD è ricorrente l'aria della famosa canzone
"Tornerai", un capolavoro di interpretazione da parte
sia si Grappelli che di Django. Ne ho trasferito alcune
immagini sul mio sito www.rinoderienzo.com alla sezione
"Musica" dove, tra l'altro compaiono "La Romanderie"
e l'orchestra di un altro gigante della chitarra:
Bireli Legrène. Credo, comunque, che il miracolo Reinhardt
sia difficilmente ripetibile. E' possibile che non
si sia trovato nemmeno uno dei suo quadri ? Concludo
con i più vivi complimenti per l'autore del su citato
articolo. Distinti saluti.
Da: Scillastrid
A: redazione@caffeeuropa.it
Data: sabato 8 ottobre 2005 12.36
Oggetto: Cinema
italiano
Ho letto i due articoli sul cinema. Nessuno cita il
monopolio di Hollywood per cui per distribuire una
pellicola italiana o francese richiede un investimento
notevole; ne' alcuno cita il fatto che le case cinematografiche
americane hanno magazzini pieni di soggetti cinematografici
che richiedono in continuazione a scrittori e specialisti
vari. Non e' che il problema e' proprio qui per far
diventare il cinema europeo, considerando tali anche
l'italiano e il francese, appetibile? Saluti, Snaporaz
Da: Massimo Negri
A: redazione@caffeeuropa.it
Data: lunedì 3 ottobre 2005 12.50
Oggetto: Il frutto della maturità
Cari amici di Caffe' Europa, ammiro molto la capacità
ritrattistica di Tullio Pericoli che, nel corso della
sua ormai lunga carriera, ha arricchito con la sua
matita le nostre conoscenze fisiognomiche di parecchi
personaggi, più o meno famosi. C'è forse più Kakfa
in un suo schizzo che in cento discorsi che possiamo
udire o fare sul noto autore ceco. In un dialogo con
La Repubblica del 27 giugno 2003 in occasione dell'
uscita del suo libro "Otto scrittori" (Adelphi) egli
ricorda, in particolare, il proprio diletto nel ritrarre,
a distanza di anni, lo stesso viso, per coglierne
"il cambiamento, l' accumulo". Osserva però che "c'
è un momento, nella vita, in cui un viso raggiunge
la sua perfezione, e capisci che resterà quel viso
lì". Il filosofo Umberto Galimberti aggiunge che "si
arriva a quel viso, una faccia quieta che governa
se stessa, nel momento in cui conquisti l'accettazione
incondizionata di quello che sei. Non sei più in guerra
con te stesso, con la tua ombra. Ammetti: ebbene sì,
sono anche questo. Nietzsche lo dice bene: diventa
ciò che sei". Riflettiamo. Che sia questo il frutto
della maturità ? Valorizzare ciò che si è o che si
ha ? Personalmente vi leggo un auspicio di serenità
da raggiungere al termine, o nel mezzo, delle mille
fatiche quotidiane, dentro il non sempre agile e lineare
cammino dell' esistenza. La vita a volte, nella sua
normalità, può riservare gradite sorprese. In fondo,
quale miglior premio che stare bene con se stessi
e, di riflesso, con gli altri ? Cordiali saluti Massimo
Negri - Casalmaggiore (CR)
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