Donne senza uomini, che guardano verso lalto in cerca di una luce qualsiasi che
arrivi dal pianeta new age, donne che, se pensano allamore e alla vita
insieme, lo immaginano con altre donne. Il loro futuro è senza paesaggio, senza uomini,
senza altri attorno. Sono quasi tutte tristi, alcune addirittura piangono, altre (per
fortuna) non sono nemmeno belle. Non cercano la felicità, si accontentano del loro stare
"in attesa". Lo stile di vita raccontato dalle pubblicità della moda sembra
echeggiare alcuni versi di Pavese: Andare per le vie tristemente tormentato in continuo
dal terrore di vedermi svanire sotto gli occhi le creazioni a lungo vagheggiate.
Le vediamo da vicino. La donna di Ferragamo è orientale, cammina
veloce, non ti guarda e sai già che non ti guarderà mai. Non si può dire che sia
triste, non è nemmeno felice. La ragazza che indossa la polo della Ralph Lauren si è
messa in posa accanto ad un aereo da turismo. Guarda nellobbiettivo della macchina
fotografica e accena persino un sorriso. Ma si vede che lo fa solo per farti un favore. Un
caschetto biondo esalta lespressione spaventata della modella (magra magra) di Gucci
che protegge la preziosa borsetta da un probabile assalitore (ah, gli uomini che rubano le
borsette!). Dietro di lei non cè paesaggio, è sola e non vuole compagnia.
Unaltra ti guarda con aria di sfida. Un occhio è spalancato, laltro è
coperto dalla robusta frangetta, forse non esiste. Anche Krizia ci rimanda
unimmagine di bellezza solitaria, lei ha i capelli biondi, sciolti, guarda
intensamente davanti a sé, ma loggetto del suo desiderio è lei stessa, non ci sono
distrazioni in quello sguardo. La ragazza mora di Gigli invece è sinceramente stupita,
guarda verso lalto, è stata sorpresa dallilluminazione. Già, solo una
divinità celeste (o un Ufo) può distrarla. Lasciate ogni speranza, voi che la guardate
dal basso della terra.
Finalmente uno sguardo carico di promesse ti assale nella pubblicità
di Lancome. Poi guardi meglio e le illusioni svaniscono, è una immagine riflessa, la
donna si sta guardando allo specchio. E, giustamente, si piace. Calvin Klein obbliga la
sua modella a piangere. Guarda linfinito che ha di fronte (forse un bosco, forse un
orso) e le lacrime le rigano il volto. Qualcuno è partito, qualcuno deve ancora arrivare
o semplicemente, oppure ha perso un tacco. Chissà. Anche la ragazza di Callaghan piange,
ha un cappuccio nero, sembra uscita dalle pagine del Nome della Rosa, guarda dove
nessuno può vedere. Piazza Sempione ci mostra una donna ferma sul ciglio di una strada.
Anche lei è sola, indossa un bel cappotto, ma non si fa nemmeno vedere, si volta
dallaltra parte e sdegnata ci abbandona, senza nemmeno una salutare traccia di
ambiguità.
A noi, che siamo maschietti, uomini e ragazzi non resta che apparire a
pezzi, in parte, per angoli. Una splendida gamba di donna indossa calzature Louis Vuitton.
Una mano spunta per tirare la cerniera dello stivaletto. Eccoci! La nostra unica
consolazione è la devozione più assoluta. Ma almeno è un inizio. Invece no, tutto
sbagliato perché linizio è già finito. Le due donne di Fendi fanno coppia, e si
vede. Anche le quattro modelle di Valentino Garavani vivono insieme in un elegante
appartamento. Loro almeno ti guardano, anche solo per un attimo, e lo fanno per curiosità
oppure seguendo un ricordo ormai sepolto (antropologicamente parlando chi sono e a cosa
servono gli uomini?). Hanno altro da fare, e te lo fanno capire. Stesso messaggio dalle
tre ragazze di New Penny: siamo ampiamente autosufficienti. Così, mentre le due di
Missoni stanno decisamente passando a vie di fatto, decidiamo di voltare pagina. La
ragazza di Alberta Ferretti è arrabbiata ed è meglio se state alla larga, quella di
Jilsander dorme e non vuole essere svegliata, la fanciulla Stefanel ha deciso di andarsene
in fretta e senza salutare, quella di Ungaro è talmente annoiata che è meglio lasciar
perdere.
Eccone unaltra, ha i capelli corti, lo sguardo spento, sembra
venire da un mondo bionico, dietro di lei una luce (ancora la divinità o un Ufo?) indossa
una maglia Gabriele Strehle, alza la mano come a dire ci sono, sono arrivata da questa
parte e vi saluto. Ma non mi chiedete di sorridere, please. Trussardi, la sua,
lha fatta rientrare dallastronave. Solo il tempo di una foto prima di
ripartire. Peccato, ci piaceva. Quella di Max Mara aspetta allangolo della strada.
Anche lei guarda verso lalto. Poi, sicuramente se ne andrà, senza lasciare il
numero di telefono o lindirizzo e-mail. Le modelle di Armani (solissime) vestono
abiti meravigliosi, sono socialmente impegnate e, naturalmente, tengono la bellezza chiusa
gelosamente nel cassetto della loro immagine. Non ci sono altri esseri umani attorno. Si
bastano.
La modella di Prada indossa guantoni da boxe. Il messaggio è sin
troppo chiaro. I capelli rossi del volto Hermes fanno da cornice ad una espressione
sensuale e romantica. Ha gli occhi chiusi, ma sta volando in solitario abbandono. Mi
dispiace, non cè posto. La donna Ferrè, pur di non avere un alcun rapporto sociale
con lumanità si è chiusa in una stanza lunga e stretta. Passa il tempo a limarsi
le unghie ed è contenta così. Sempre chiusa in un angolo, la modella di Moschino alza un
cartello: viva le sfilate, i casting, i fotografi, i soldi e la stampa. E la vita? Mila
Schon la sua modella la fa arrampicare su un albero, Rocco Barocco, più disponibile, ci
presenta una ragazza al tavolo di una trattoria, ma lei ha già una gamba fuori dal
tavolo, vuole andare via. Gai Mattiolo ci mostra orgoglioso lestensione della
spaccata della sua modella, Argentovivo, la prosperità di una ragazza che guarda con
voluttà solo se stessa (che è tanto, ma è un tanto sprecato), Coccinelle addirittura
solo la borsetta perché la modella ci dà le spalle. Maleducata!
Ps. Una domanda ai maghi della pubblicità, agli stilisti e
allesercito di copy: perché?