Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale



Time, 5-12 ottobre 1998

E.B.

 

Prodi, Jospin, Blair e Schroeder sulla mongolfiera della Terza Via europea. Promettono il capitalismo dal volto umano e un approccio che va oltre le vecchie divisioni politiche. Ora e' tempo, afferma il Time, di trasformare la retorica in azioni concrete. Se poi guardiamo alle politiche realmente svolte nei vari paesi, e' evidente che la via seguita e' quella del pragmatismo. E che i programmi attingono idee da dove capita: sinistra, centro, destra. Lo slogan piu' adatto potrebbe essere "Fare quel che si puo'". Il fatto e' che i governi stanno capendo che il loro destino dipende da cose che sono al di fuori della loro influenza: mercati globali, nuove tecnologie, vasti mutamenti in stili di vita e demografia.

"Poliziotti in crisi". In America Latina i cittadini stanno finalmente alzando la testa contro le varie polizie, quasi sempre brutali e corrotte. In Guatemala la denuncia di una donna rapita e violentata da quattro agenti ha fatto scalpore, levando un velo di omerta' e paura ultradecennale. Il Messico, 16 poliziotti sono finiti in carcere per crimini analoghi. Altri cento per estorsione ai danni di povera gente. In Brasile un'intera organizzazione di ex agenti, riciclati in sicari, e' stata sgominata.

Le cifre sulla violenza criminale nel continente sono spaventose, e la polizia e' tra le prime cause. In Messico gestisce la gigantesca industria dei rapimenti. Ovunque ha le mani nel narcotraffico. Ma la gente sta reagendo, e si organizza in movimenti per i diritti civili, va in giro con le videocamere a cogliere i colpevoli sul fatto, indice premi per i "poliziotti modello". I governi cominciano a seguire il fenomeno. Ma per una radicale riforma dei corpi di polizia si dovra' aspettare almeno una generazione, quando saranno andati in pensione i funzionari legati alle dittature degli scorsi decenni.

La Malesia e' sotto shock. Da settimane il caso Anwar Ibrahim sconvolge la politica e l'opinione pubblica. Il potente uomo politico, probabile successore del primo ministro Mahathir Mohamad, e' finito in cella con l'accusa di sodomia (che in Malesia e' reato) e corruzione. Una valanga di fango che al confronto fa impallidire il sexgate americano. Qualche giorno fa, Anwar e' apparso in tribunale, recando i segni evidenti dei metodi violenti della polizia investigativa. L'opposizione scende in piazza, il governo reprime con centinaia di arresti. In un articolo scritto di suo pugno per il Time, Mahathir si scaglia contro gli speculatori internazionali e l'Occidente avaro. E avverte: "La Malesia non si mettera' in ginocchio di fronte ai dogmi del capitalismo globale".


 

homeindice sezionearchivio

Copyright Caffe' Europa 1998

Home |Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier | Reset Online | Libri | Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media | Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo