"Inchiesta sugli speculatori". Il nouvel Obs apre il nuovo numero con un
approfondimento su questi burattinai dei mercati. Una foto di gruppo in cui
entrano maghi della finanza elettronica, agenti delle multinazionali,
professionisti dei profitti e onesti amministratori di fondi pensione. In
comune hanno la fede nel liberismo di stampo anglosassone, il
cosmopolitismo, la freddezza. Ma sono comunque persone come tutte le altre,
euforici se le cose vanno bene, disperati quando i venti della crisi
soffiano sui listini.
Aspettando il super-computer infallibile, negli Stati Uniti ognuno si sente
un potenziale mago della Borsa. Sono tantissimi gli speculatori-amatoriali,
persino un tassista di New York che nell'intervallo tra una corsa e l'altra
gioca sul mercato azionario. E un pony express dotato di mini computer
riesce a raddoppiare in pochi mesi i propri risparmi. Al vertice della
piramide ci sono tipi come Steve Hanke, professore alla John Hopkins di
Baltimora. Alza il telefono e da ordini a 70 agenti-esecutori. E' uno
speculatore provetto, ed e' lui che nel 1993 ha messo in crisi il Franco
francese.
L'Occidente si e' finalmente mobilitato contro la crisi mondiale. Primi
passi necessari, l'aiuto al Brasile e l'abbassamento dei tassi di interesse
in Europa. Una ricetta per uscire dalla deflazione globale la offre Paul
Krugman, economista tra i piu' influenti al mondo, in un'intervista. "Gli
avvenimenti degli anni '30 si stanno ripetendo adesso. E' impressionante.
Il Brasile di oggi e' l'Austria di ieri". La crisi, per Krugman, e'
iniziata in Messico nel '94, e da allora ondate di panico hanno trascinato
enormi masse di denaro dentro e fuori i mercati. La soluzione e' di sapore
keynesiano: controllo dei cambi nei paesi a rischio e priorita' della
crescita sulla difesa delle monete in quelli ricchi.
La roulette di Gerico. Il corrispondente da Israele racconta il successo
del nuovo casino' aperto in Cisgiordania. A fare la fortuna del posto e' la
legge israeliana che proibisce il gioco d'azzardo. Migliaia di giocatori
arrivano da Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme, in barba ai dettami religiosi e
alla paura di attentati. Ma Gerico e' diventata una citta'
sorprendentemente sicura, perche' Arafat ha ottenuto da Hamas il nulla osta
per un'attivita' che attraverso le tasse rimpinguera' le casse
dell'Autorita' Palestinese.
Alain Madelin piu' agguerrito che mai. Il leader di Democrazia liberale,
campione della destra liberale, concede un'intervista e si propone di
rilanciare l'opposizione a Jospin. Critica la proposta socialista sui
matrimoni "aperti" tra gay e conviventi, difende la scelta di scendere a
patti con il Fronte Nazionale di Le Pen, auspica un'unione delle destre in
vista delle elezioni europee.