E-commerce all'amatriciana Riccardo Stagliano'
La cosmopolita Amazon perde contro l'americanissima Barnes & Noble 54 a 43
(dollari). Non e' sempre cosi' ma e' successo, sonoramente, ieri sera, al
termine della comparazione del prezzo di tre libri, identici, acquistati via
Web con il risparmio di 11 bigliettoni solo perche' ordinati a pochi clic di
distanza dal sito piu' caro. Se andare in giro per negozi della stessa citta'
nel tentativo di scovare l'occasione migliore e' spesso di una lentezza
impraticabile, mettere una accanto alle altre le proposte di tre vetrine
virtuali puo' richiedere - connessioni telefoniche permettendo - pochi minuti,
poco importa se acquirente e venditore si trovano a oltre 6 mila chilometri di
distanza. Questo e' lo shopping al tempo di Internet.
Il commercio elettronico sta diventando una cosa vera. Un recentissimo rapporto
di Price Waterhouse prevede che entro il 2002 il valore di beni e servizi
negoziati via Web sarà di ben 434 miliardi di dollari ma di questi
soltanto 94 saranno costituiti da acquisti di consumatori individuali. Tuttavia
è proprio questo settore e il suo impatto sulla vita dei cittadini,
quello che qui più ci interessa. Se i numeri non sono ancora
stratosferici (un giro d'affari europeo di "soli" 2,8 miliardi dollari nel '98,
nelle previsioni di International Data Corp.) nel 2001, a sentire gli analisti
di Forrester Research, le vendite dovrebbero raggiungere quota 64 miliardi. Un
modesto 1% del prodotto interno lordo dell'Unione Europea, obiettano taluni, ma
la rapidità dell'accelerazione è fulminante.
Ma mentre Amazon (http://www.amazon.com) (oltre tre milioni di titoli
tra i quali scegliere online piu', da alcuni mesi, anche cd musicali) e
Barnes & Noble (http://www.barnesandnoble.com) praticano sconti del
20-40 per cento per i loro clienti elettronici, fornendo cosi' il miglior
incentivo a superare ogni ritrosia verso l'acquisto immateriale, le uniche
esperienze comparabili in Italia offrono condizioni ben diverse.
Da un accordo tra Informazioni Editoriali, l'editore del sito librario Alice
(http://www.alice.it), e l'inglese Internet Bookshop e' nata, il 3 giugno
scorso, Internet Bookshop Italia (http://www.internetbookshop.it/). Si
possono comprare libri online scegliendo tra 250.000 titoli, di cui circa un
terzo e' immediatamente disponibile nei vasti magazzini della Iperbook di
Trezzano, nell'hinterland milanese. E' qui che arriva l'ordine elettronico ed
e' da qui che viene smistato. Se certi volumi sono pronti negli scaffali mentre
per altri c'e' da aspettare, passato il decimo giorno di attesa verranno
consegnati i titoli disponibili e le spese di spedizioni per il resto
dell'ordinazione graveranno sulle spalle della iBS.
Il pagamento avviene via carta di credito (in un ambiente sicuro, corazzato dai
protocolli SSL e dalla certificazione Verisign). A conferma della tranquillita'
dell'operazione anche CartaSi, tradizionalmente cauta su questo terreno, ha
riconosciuto la validita' delle transazioni online effettuate in questo
contesto. "Will Italian people buy books online? - si sono chiesti,
scettici, gli inglesi della Europemedia.com
(http://www.europemedia.com), una newsletter settimanale che monitorizza
gli sviluppi dei mercati europei dell'editoria online - We will find it out
very soon").
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