Tutto accade nell'arco di poche ore antimeridiane in una località di provincia dell'Italia del Nord. Luogo e data (26 gennaio 1917) sono indicati con precisione. Il protagonista è un soldato di fanteria dell'esercito italiano durante la Prima guerra mondiale. Nulla viene taciuto sulle sensazioni del protagonista. Il narratore scrive rovesciando sulla pagina secchiate di inchiostro bianco intorno alle parole: il suo monologo sfocia in una folgorazione cosmica. I dettagli dell'esperienza sfondano se stessi, precipitano in una vertigine metafisica inondata di luce. Si tratta forse dell'unicotesto del Novecento italiano conosciuto a memoria da pressoché tutta lapopolazione.

Tiziano Scarpa

Questo libro può essere letto come un lungo, affascinante dramma processuale: si tratta di scoprire e trascinare finalmente alla sbarra l'unica colpevole di infiniti delitti, operazione particolarmente difficile, data l'incredibile varietà di travestimenti sotto i quali la colpevole in questione ama dissimulare le proprie sembianze. Per venire a capo di un simile compito, l'autore-investigatore si avvale della collaborazione di un vecchio signore di Koenigsberg, noto fra l'altro per la sua eccentrica puntualità, e delle testimonianze schiaccianti conservate in certi vecchissimi documenti provenienti dall'India. Così, una dopo l'altra, le maschere vengono strappate dal volto della colpevoleche appare nuda dinanzi allo sguardo di una coscienza ridestata. Aquest'ultima è affidato il colpo di scena conclusivo, che a detta dell'autore garantirebbe un esito liberatorio.

Paola Capriolo

Ecco un capolavoro della letteratura italiana, ma anche di quella universale. Ci si può chiedere se ciò non dipenda daun tema che, come è stato notato da Angelo Ponsi, percorre l'opera da cima a fondo: la raccomandazione.Non è forse, la raccomandazione, qualcosa di universale e insieme squisitamente italiano?
Di un raccomandato si suol dire che ha i suoi santi in paradiso; nel caso in questione, si tratta di sante, giacché le principali protezioni di cui gode il protagonista sono femminili. Senza vergogna, questo personaggio fa riferimento in ogni occasione alle sue potenti padrone: così riesce a farsi strada in ambienti che a regola dovrebbero essergli preclusi e, dopo un percorso tutto sommato breve, anche se accidentato,raggiunge una posizione elevatissima. L'autore dell'opera è, come il regista Altman, un maestro dello short-cut, del taglio breve: dueo tre righe gli bastano per delineare un personaggio in modo indimenticabile. Lezione poco imitata da una letteratura come quellaitaliana, malata di prolissità.

Giovanni Mariotti

Il protagonista è un funzionario di banca, piuttosto efficiente sul lavoro e con concrete speranze di una buona carriera, abbastanza solitario sebbene non misantropo nellavita privata. Uno come tanti, insomma. Ma l'ombra della Legge plana sulla sua vita. Ed è imprevista, ma non inaspettata. Il suo comportamento èimpacciato, ma non è quello di chi è preso di sorpresa, non è forse l'uomo, ogni uomo, il punto equidistante tra la Legge e la Colpa, entrambe per lui inconoscibilie spersonalizzate? E' necessario lottare, ma solo per arrendersi, e nella resa a sopravvivere non resterà che la vergogna.

Elisabetta Rasy

P.B. sembra avere due preoccupazioni nella vita: riuscire a prenotare i ristoranti più fighi del momento e farsi stampare i biglietti da visita più eleganti. E poi palestre, videonoleggi, concerti, abiti e scarpe italiane fino all'ossessione, telefoni con avvisi di chiamata ... Ma, da giovane operatore di borsa qual è, sembra anche passare il suo tempo a uccidere. Vittime casuali, prostitute, bambini, tutti torturati orribilmente. Senza destare il minimosospetto. Una metafora o crudo realismo?

Silvia Ballestra

Un giovane si innamora perdutamente di una donna sposata. La passione lodivorerà per anni. Non saranno amanti nemmeno quando risulterà che lapassione è reciproca. Alla fine lei, rimasta vedova, vorrà concedersia lui, ma lui la rifiuterà.

Dario Voltolini

Un liceale poco più che adolescente, egoista, scontento e confuso come tutti quelli della sua età, conosce una ragazza di qualche anno piùgrande. Tra i due nasce un'amicizia molto stretta. La donna, che è già fidanzata, si sposa di lì a poco. Rimasta sola (il marito che ha usufruito di una breve licenza ètornato al fronte), invita il giovane liceale a farle visita. I due diventano amanti. La storia procede tra alti e bassi fin quando la donna non scopre di aspettare un figlio. Dopo un goffo tentativo di fuggire insieme, i due si lasciano. Lei partorisce un bambino cui da il nome di lui e muore invocando quel nome. Il romanzo, scritto da un diciassettenne, è abbastanza sentimentale e giovanilista, ma, stranamente, non figura in nessuna classifica.

Piero Meldini

Una complicatissima causa d'eredità si trascina costosamente da molti decenni davanti alla Corte del Lord Cancelliere portando alla miseria, alla follia e alla morte intere generazioni di litiganti. Fa eccezione un eccentrico e facoltoso gentiluomo che si occupa del processo il meno possibile e dedica invece la sua vita a opere di bene. Fra l'altro, ha ottenuto dal tribunale l'affidamento di due giovani cugini (cugini suoi e cugini fra loro), coinvolti anch'essi nella causa, ai quali dà come compagna un'altra giovane orfana, Esther, che egli ha sin qui protetto da lontano.

Esther scopre casualmente in una signora dell'alta aristocrazia la propriamadre, da lei mai conosciuta e creduta morta. Dopo l'agnizione, madre e figlia si accordano per non vedersi mai più e nascondere a tutti il loro segreto; ma questo, nel frattempo, è stato scoperto anche dall'avvocato di famiglia, che prende a terrorizzare la signora con la minaccia di rivelarlo al marito, ovviamente all'oscuro dei peccaminosi trascorsi di lei. Quando l'avvocato viene trovato ucciso nel suo studio, le indagini (condotte da un ispettore che prefigura i metodi e l'acume di Sherlock Holmes) sembrano condurre proprio alla madre di Esther; ma si tratta di una falsa pista ...

Giovanni Raboni

Storia di un delitto mancato. In una famiglia borghese un uomo ricco ma sordido insidia madre e figlia. Le due donne accettano e non accettano quelle insidie e quelle proposte. Un giovane uomo, figlio e fratello delle stesse, sirivolta alla situazione: non ne tollera la vischiosità, l'ambiguità.La vicenda si svolge come in un dramma teatrale scandito a tempi stretti,in una città percossa da una pioggia che assume un valore morale di pianto su un mondo dove ogni valore è al grado zero e ciò che resiste è solo una mediocre sopravvivenza. Il giovane uomo cerca di concretizzare lapropria rivolta: vorrebbe uccidere colui che ha degradato e spezzato la cellula famigliare, che egli però stima inesistente, ma la pistola fa cilecca.

Enzo Siciliano

Ragazza implume sposerebbe giovane di belle speranze, infinite traversie permettendo e in altissime sfere confidando. Astenersi innominati e perdigiorno, gradita dimora sul lago, assicurato lieto fine lontano dai miasmi metropolitani.

Caffè Europa