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Attualita'

Usa-Iraq/"Sinistra europea dove sei?"

R. S.

 

 

Dopo un'infinita' di minacce e schermaglie diplomatiche e militari, la crisi tra Baghdad e Washington ha lasciato, per l'ennesima volta, la parola alle armi. Quella che segue e' un promemoria per ripercorrere le numerose rotture che l'hanno preceduta.

 

28 febbraio 1991

Si conclude la guerra del Golfo, iniziata col bombardamento del 17 gennaio su Baghdad. L'Iraq si arrende e accetta le condizioni Onu.

Con la risoluzione numero 687 l'Iraq si impegna a distruggere, sotto la supervisione dell'Onu, tutti i suoi armamenti chimici, biologici e nucleari.

8 gennaio 1993

Prima crisi - L'Iraq vieta l'atterraggio degli aerei con gli ispettori Onu a bordo che arriveranno a Baghdad solo a fine settembre.

7 ottobre 1994

Seconda crisi - Nuova escalation militare nel Golfo. L'Iraq nell'intento di costringere l'Onu a revocare l'embargo economico nei suoi confronti. Gli Stati Uniti pongono in stato di allerta le loro truppe nella zona, schierando 36 mila soldati.

31 agosto 1995

Terza crisi - In seguito all'offensiva irachena contro il Kurdistan, l'America mette in allerta le sue truppe nel Golfo.

 

27 ottobre 1997

Quarta crisi - Il parlamento di Baghdad ordina la sospensione dei rapporti con la commissione speciale dell'Onu per il disarmo. Motivo: non è chiaro quando avrà fine l'embargo, che avrebbe già causato la morte di un milione 400 mila civili. Di lì a poco gli ispettori americani sono espulsi e il Congresso autorizza misure militari. Il 14 novembre anche l'Onu richiama i suoi ispettori che ritorneranno a fine mese, in seguito alla mediazione russa.

16 gennaio 1998

Quinta crisi - Gli ispettori internazionali vengono accusati di spionaggio - piu' tardi ammetteranno di aver passato notizie sull'arsenale iracheno a Israele - e abbandonano l'Iraq. L'escalation rientra grazie ai buoni uffici del segretario Onu Khofi Annan.

31 ottobre 1998

Sesta crisi - Baghdad vieta ancora una volta le ispezioni ai suoi armamenti e i 103 ispettori Onu se ne vanno. Gli Usa mandano rinforzi ma, quando l'attacco sembra imminente, Baghdad dice sì, senza condizioni, al rientro degli ispettori. E' una tregua che dura poco. Alla fine di novembre Saddam ordina di non consegnare documenti relativi al suo rsenale biologico né consente agli ispettori l'accesso al quartier generale del partito Baath.

10 dicembre 1998

Washington minaccia, per l'ennesima volta, l'uso della forza.

 

16 dicembre 1998

Gli ispettori abbandonano la capitale irachena in tutta fretta. Nella notte scatta l'attacco aereo.


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