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Rassegna Italiana

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Antonio Carioti

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Mercoledi' 23.12.98
Sconti di fine anno

 

Il patto sociale e' firmato. E la stampa ci rende noto che pagheremo meno tasse e diminuiranno le bollette della luce e del telefono. Per le imprese arrivano sgravi sul costo del lavoro. Tutto sta nel vedere se questi sconti saranno sufficienti a far crescere l'occupazione.

Concentrati sull'economia i titoli principali. "Firmato il Patto di Natale", apre "la Repubblica". Il "Corriere della Sera" e "La Stampa" annunciano all'unisono "meno tasse". "Il Sole 24 Ore" preferisce l'espressione "tagli fiscali". Privilegiano invece le tariffe "Il Messaggero" e "il Giornale", ma mentre il quotidiano romano parla di "luce e telefono meno cari", quello milanese cita piu' genericamente "nuovi prezzi".

Cautamente favorevoli, in genere, i commenti sul patto sociale. Massimo Gaggi, del "Corriere", giudica l'intesa "positiva", ma "meno ambiziosa degli obiettivi che il governo si era dato", perche' non affronta i nodi della flessibilita' e delle liberalizzazioni. Loda l'accordo anche Mario Deaglio, sulla "Stampa", pur avanzando riserve sull'efficacia della concertazione: a suo avviso e' fondamentale che il paese ritrovi "entusiasmo".

Su "Repubblica" Massimo Riva si mostra soddisfatto, ma aggiunge che siamo di fronte a un "rischio calcolato", perche' gli oneri dell'intesa potrebbero pesare troppo sui conti pubblici. E' lo stesso motivo che induce Geronimo, del "Giornale", a parlare di "patto burlone", affermando che "la copertura finanziaria degli impegni sottoscritti al momento non esiste".

Piu' ottimista, nel fondo del "Sole 24 Ore", Luca Paolazzi: nota che l'economia da' segni di ripresa e che "il minor carico fiscale" la irrobustira', ma avverte che resta irrisolta "la questione del decentramento contrattuale", cioe' la necessita' di adeguare le retribuzioni "alle diverse realta' locali".

Paolo Glisenti, nel fondo del "Messaggero", sottolinea invece le responsabilita' di banche e imprese: a suo avviso devono abituarsi a rischiare di piu'. Massimo Giannini, su "Repubblica", osserva che il governo ha comunque ottenuto un successo politico, riaggregando "in un progetto comune di crescita" le categorie produttive.

In politica domina la discussione sulla legge elettorale. Nel fondo del "Corriere" Giovanni Sartori individua nelle proposte avanzate dal ministro Amato il difetto "di perpetuare l'esistente" e suggerisce ai partiti piu' forti di accordarsi a scapito di quelli minori, perche' e' loro interesse comune rafforzare il bipolarismo.

Marcello Veneziani, sul "Giornale", polemizza con il capo dello Stato, che invita a superare "visioni di parte". Sostiene che, al contrario, "la presenza di visioni e valori contrastanti" e' proprio cio' che manca in un paese malato di apatia e trasformismo.

Si riparla di Ocalan. Secondo "Repubblica" il capo curdo e' "pronto a lasciare l'Italia ma vuole ampie garanzie".

Ancora commenti sulla crisi irachena. Sul "Messaggero" Napoleone Colajanni giudica negativo il fatto che l'America sia rimasta la sola "potenza egemone", che tende ad affermare unilateralmente un punto di vista particolare, ed esorta l'Europa a darsi "una politica autonoma" da quella degli Usa.

Su "Repubblica" Adriano Sofri ricorda che nei paesi islamici e' in atto una dura offensiva contro la liberta' femminile e nel frattempo l'America, con il Sexgate, si mostra "dominata dalla maniacalita' e dalla fobia sessuale". Cosi' i raid sull'Iraq finiscono con l'apparire a troppi una squallida "guerra di Monica".

Parecchio spazio alla giustizia. Il "Corriere" pubblica un'intervista all'ex questore di Milano Francesco Forleo, appena scarcerato, che critica il capo della polizia e fa risalire il suo arresto a una manovra contro l'ex ministro degli Interni, Giorgio Napolitano. C'e' anche un commento di Giuseppe D'Avanzo, che indica l'atteggiamento misurato di Forleo come esempio al cardinale di Napoli Giordano, che ha fatto leggere nelle chiese la sua lettera contro i pm che lo accusano.

Intanto si sono dileguati gli albanesi indagati per sfruttamento dell'infanzia, usciti dal carcere su decisione del gip milanese. Sul "Giornale" Renato Farina si stupisce che siano spariti cosi' facilmente. Sul "Messaggero" Roberto Martinelli osserva che "si e' perduta una grande occasione" per punire un reato ignobile: a suo parere l'episodio dimostra che la lotta contro i fenomeni criminali non puo' essere affidata ai magistrati, che devono invece esercitare l'azione penale su singoli individui.

Sempre in tema d'infanzia, una vicenda curiosa e ben piu' lieta riguarda un bambino di Como, che aveva spedito una lettera a Babbo Natale con un palloncino e si e' visto recapitare i regali richiesti dal generoso meccanico di Civitavecchia che l'ha ricevuta. Ironicamente Raffaella Silipo, sulla "Stampa", suggerisce di affidarsi ai palloncini piuttosto che alle malandate poste italiane.

Infine la proposta del casco obbligatorio, a prescindere dall'eta', per chi si sposta su due ruote. Sulla "Stampa" il campione di motociclismo Valentino Rossi avverte che sua nonna, che usa tutti i giorni il ciclomotore, non lo mettera' mai. Invece su "Repubblica" lo scrittore Stefano Benni, immaginando un presepe consumistico, fa nascere Gesu' bambino con il casco: "A Natale ha avuto in regalo il primo motorino".


 


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