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Cile, il 60% contro Pinochet, ma dopo...

Jose' Antonio Viera Gallo intervistato da Marco Calamai

 

 

L'intervista al leader socialista cileno Josè Antonio Viera Gallo è stata rilasciata poche ore prima della decisione della Camera dei Lord inglese di annullare la precedente decisione che aveva negato a Pinochet l'immunità in quanto ex Capo di Stato. L'iter giudiziario del caso Pinochet resta in ogni caso ben lontano da una sua rapida soluzione. Le considerazioni di Viera Gallo contenute nella intervista mantengono quindi intatto il loro valore.

Le notizie che vengono dal Cile, mano a mano che il caso Pinochet si complica e si allunga, sono preoccupanti. Si ha la netta impressione che la destra conservatrice sia all'attacco utilizzando il ricatto militare e le incertezze del centro-sinistra ( la Concertación ). Ne parliamo con uno dei leader piú in vista del partito socialista, José Antonio Viera Gallo, primo Presidente della Camera del Cile post-pinochetista, giovane Sottosegretario alla Giustizia ai tempi di Allende, uno dei pochissimi dirigenti politici salvato dopo il golpe del 1973 dall'Ambasciata del Vaticano a Santiago.

Il caso Pinochet continua a provocare in Cile reazioni molto forti . Si tratta di piccole minoranze politicizzate oppure l'espressione di un trauma molto profondo della società cilena?

Difficile saperlo con chiarezza. Secondo le inchieste circa il 60% dei cileni non si sente coinvolto nella situazione del generale Pinochet. Tuttavia è probabile che, nella misura in cui i mezzi di comunicazione amplificano la polarizzazione crescente della dirigenza politica , questi sentimenti possano cambiare. Ciò potrebbe consolidare un ampio fronte conservatore in grado di bloccare la transizione e perfino di provocare una involuzione autoritaria senza necessariamente uscire dal quadro della legalitá.

Ció fa pensare che il processo di consolidamento della democrazia sia tuttora fragile e inconcluso.

L'arresto del generale Pinochet è stato come uno specchio che ha permesso di vedere la societá cilena cosí come essa è. E´emerso un processo di transizione che senza dubbio ha fatto passi in avanti ma che è tuttora inconcluso.

Il governo della Concertación sembra incerto sul che fare. Si avvertono contrasti tra i socialisti e la Democrazia cristiana . Come giudichi questi fatti?

Le polemiche scoppiate all'interno della Concertación contribuiscono a creare un quadro negativo. La destra, per la prima volta dall'avvio della transizione, vede una opportunitá per indebolire seriamente l'alleanza socialisti-democristiani e ricreare nella popolazione quel fronte antiallendista che rese possibile il golpe miliatare del 1973. La destra ha scatenato una campagna contro il partito socialista accusato di non aver sostenuto con chiarezza la posizione del governo nei riguardi dell'arresto del generale Pinochet. Si vuole mettere in discussione la candidatura del leader socialista Riccardo Lagos alle prossime elezioni presidenziali. La tesi è : se Pinochet continua a stare a Londra Lagos non puó arrivare alla Moneda.

Se le autoritá inglesi decidessero di far rientare Pinochet in Cile le forze democratiche cilene avrebbero la forza per "imporre" un processo all'ex dittatore ?

In Cile é giá stato avviato un processo contro Pinochet come conseguenza delle 14 denuncie presentate da alcuni familiari delle vittime e dal Partito comunista. Il problema giuridico legato a queste denuncie cosí come all'inchiesta del giudice Garzòn in Spagna é la difficoltà di dimostrare la responsabiltá diretta del generale Pinochet nei crimini commessi. Una cosa é la responsabilitá politica, altra quella penale. I processi di Nuremberg e di Honecker sono stati eventi eccezzionali.In ogni caso questi processi contro Pinochet, torni o no il generale in Cile, vanno avanti. Certo , non possiamo prevedere se verrá condannato. Tra l'altro c'è il problema della legge di amnistia del 1978 e il fatto che la maggior parte dei delitti sarebbero prescritti. A meno che non si ritenga che questi delitti rappresentino crimini di guerra, cosa che la Corte Suprema cilena ha già fatto in due recenti casi relativi a detenuti scomparsi.

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