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Cile, il 60% contro Pinochet, ma dopo... (pagina 2)

Jose' Antonio Viera Gallo intervistato da Marco Calamai

 

Il caso Pinochet rappresenta un evento estremamente significativo di una sorta di "giustizia globale", una tendenza nuova e dirompente. Tuttavia, alcuni parlano di nuovo tipo di"colonialismo", di inaccettabile ingerenza interna in un paese sovrano . Come giudichi dal Cile queste diverse opinioni?

E´difficile prevedere oggi le conseguenze del caso Pinochet. Certo si tratta di un passo avanti importante della causa per i diritti umani nel mondo. Tuttavia si possono avere contraccolpi negativi proprio per quella stessa causa aumentando le perplessitá degli Stati nei riguardi della creazione di una Corte Penale Internazionale. Il fatto piú discutibile é che la cosiddetta giurisdizione universale in materia di gravi violazioni ai diritti umani possa essere esercitata dai tribunali di qualsiasi Stato invocando certi trattati internazionali oppure il principio della attribuzione passiva in base alla nazionalitá della vittima. Se l'esempio della Spagna, Francia e Svizzzera venisse seguito da molteplici paesi, e non solo europei, potrebbe crearsi un autentico caos internazionale che a sua volta potrebbe far arretrare la formazione di un ordine piú giusto nonché la costituzione di istituzioni dotate di un vero potere a livello internazionale.

In queste ore si parla di una inchiesta del giudice Garzón nei riguardi dell'ex leader comunista spagnolo Santiago Carrillo per eccidi che sarebbero avvenuti durante la guerra civile. Inoltre, dopo Pinochet, potrebbe toccare il turno al generale argentino Videla, e poi magari a Saddam, oppure a Fidel o ad ex dirigenti dei regimi comunisti che tuttora godono di buona salute e in certi casi occupano posti importanti come in Russia. Sembrerebbe che il caos internazionale che tu temi stia in effetti giá iniziando. Non si corre il rischio che lo stesso caso Pinochet , a questo punto, perda il suo valore etico e politico iniziale ?

Questo processo è un segnale della globalizzazione e del periodo di cambiamento che stiamo vivendo da una situazione internazionale all'altra. Tuttavia non si possono trascurare le sue possibili conseguenze poliche. Il nodo centrale del dibattito sta nel come coniugare e armonizzare l'adesione ai diritti umani con la difesa della sovranitá nazionale. Purtroppo questo dibattito si sta sviluppando attorno alla figura del generale Pinochet, il cui regime e`stato rifiutato tanto dalla DC cilena come dalle forze di sinistra. Si puó accettare che un tribunale spagnolo ordini l'arresto di un " senatore" cileno nei riguardi del quale , qui in Cile, è stato aperto un processo sottraendolo in questo modo alla giurisdizione del suo paese ? Si puó ammettere che il processo politico cileno venga giudicato dall'esterno? Con quali criteri? Non sarebbe piú ragionevole lasciare ai noi cileni il compito di risolvere i nostri problemi anche se le soluzioni che saranno individuate non saranno perfette? In Spagna si parla del "nostro generale" come se attraverso Pinochet si stesse processando Franco, il dittatore che gli spagnoli non riuscirono ad allontanare dal potere. A mio parere, dopo la decisione dei Lords della Legge , una grande sanzione morale alla dittatura del generale Pinochet, la cosa logica sarebbe stata che il Ministro dell'interno britannico lo avesse espulso rimandandolo in Cile, dove il generale sarebbe arrivato accompagnato dal ripudio universale. Adesso, a Londra, si corre il grave rischio che Pinochet si trasformi in una vittima e che, inoltre, la sua figura finisca per contaminare completamente la campagna presidenziale cilena del prossimo anno, riducendo le possibilitá alla alternativa politica di sinistra che appare come espressione troppo polarizzata per una societá tuttora attraversata da troppi traumi. Traumi la cui origine sta in un periodo storico , la guerra fredda, che è terminato ma che tuttora vive nel ricordo e nei sentimenti di molta gente.

Quale sarebbe, a questo punto, la soluzione piú augurabile di questo evento senza precedenti?

Poichè in questo caso non c'è stato un Tribunale Speciale Internazionale come nei casi della Bosnia e Ruanda, e poichè ancora non abbiamo il Tribunale Penale Internazionale, la soluzione giuridica sarebe stabilire un contenzioso tra il Cile e la Spagna sulla giurisdizione del processo Pinochet e portare il caso alla Corte dell'Aja.

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