Caffe' Europa
 
Attualita'

Scheletri nazisti nell'armadio della Bertelsmann

Hersch Fischler, John Friedman

 

 

L'articolo che qui pubblichiamo è apparso, con il titolo "Bertelsmann's Nazi Past", su The Nation (http://www.thenation.com) del 28 dicembre 1998.

In un momento in cui molte società tedesche si trovano, pur con riluttanza, a fare i conti con il proprio passato, alcune di esse, come la Bertelsmann AG, preferiscono diffondere notizie non vere. Nella sua storia ufficiale, la Bertelsmann sostiene di essere stata "chiusa dai nazisti" per aver rifiutato di "appoggiare la linea del partito". I fatti ci dicono invece che la Bertelsmann collaborò con il regime pubblicando vari testi di propaganda pro-Hitler.

La Bertelsmann , che è il terzo impero mondiale nel settore dei media e la più grande casa editrice di testi commerciali in lingua inglese, registra un fatturato annuale di 14 miliardi di dollari ed opera in oltre 50 Paesi. La società possiede club editoriali, riviste, giornali ed etichette musicali come la RCA; è comproprietaria della CLT-UFA, la maggiore compagnia radiotelevisiva europea, e detiene una quota importante nell'American Online. Negli Stati Uniti, è azionista di società come la Random House e la Bantam Doubleday Bell ed è socia della Barnes and Noble per la creazione di una nuova libreria su Internet.

Le affermazioni della Bertelsmann sono comparse, tra le altre sedi, nella rivista Brill's Content che nel numero di ottobre riferisce come la casa editrice in questione sia stata costretta a chiudere durante il periodo nazista. In realtà, nonostante le nostre approfondite ricerche svolte in Germania, non siamo riusciti a trovare alcun documento che possa confermare questa affermazione. Sembra anzi che, proprio in seguito a queste ricerche, la Bertelsmann abbia eliminato dalle sue pagine in rete qualunque riferimento alla propria storia nel periodo nazista.

L'attuale Bertelsmann AG è nata nel 1971, ma la società originale fu fondata nel 1835 a Gtersloh, in Germania. All'epoca la Bertelsmann si occupava della pubblicazione di libri di preghiere e di inni. Solo all'inizio del periodo nazista, la società cominciò a pubblicare libri che vennero utilizzati per la propaganda in favore di Hitler. Nel 1934, per esempio, la Bertelsmann pubblicò un libro evidentemente rivolto alle camicie brune dal titolo Piccolo catechismo del Dott. Martin Lutero per l'uomo in camicia bruna (Der kleine Katechismus Dr. Martin Luthers für den braunen Mann), a cura di Werner Betcke, che inneggiava a Hitler ed al movimento nazista. Nel 1936 la Bertelsmann diede alle stampe un'edizione popolare del testo Popolo senza spazio (Volk ohne Raun) di Hans Grimm, un convinto sostenitore del nazismo. Il libro fu utilizzato per giustificare gli attacchi espansionistici della Germania ai Paesi limitrofi. Negli anni trenta, la Bertelsmann pubblicò bestseller di autori ben accetti dal ministero delle propaganda di Gbbels, come P. C. Ettighoffer e Werner von Langsdorff. Questi libri esaltavano le battaglie e la morte gloriosa, incitando i tedeschi alla guerra.

Non mancavano neanche i testi apertamente antisemitici, come l'opera di Hans Hoeschen Tra la Vistola e il Volga, nella quale si affermava che civili ebrei avevano massacrato donne e bambini ucraini, il tutto accompagnato da immagini di squallidi uomini con la barba seguiti dalla scritta "Gli ebrei vi guardano". Verso la fine degli anni 30 e nel periodo della guerra, la casa editrice pubblicò decine di migliaia di storie d'azione intrise di violenza e patriottismo, rivolte ai giovani ed ai soldati. Tra i titoli, Con le bombe e le mitragliatrici sulla Polonia, I blindati tedeschi entrano all'inferno e Trasmettiamo per Franco, di Hellmut Fhring, un acceso sostenitore della legione aerea che bombardò Guernica.

Benché sia difficile trovare una esatta collocazione cronologica per tutti questi testi, è certo che oltre cento diversi titoli furono pubblicati dalla Bertelsmann negli anni trenta e quaranta (in questo periodo la società diede alle stampe vari generi di testi, compresi libri teologici che, in minima parte, mostravano critiche nei confronti del nazismo, oltre a classici tedeschi del diciottesimo e diciannovesimo secolo). Poco prima del Natale del 1939, la Bertelsmann pubblicò edizioni speciali che potevano essere spedite con facilità ai soldati al fronte tramite la posta militare. Queste edizioni di dimensioni ridotte riscossero un tale successo che Gbbels chiese anche ad altre case editrici di pubblicare libri analoghi. Con i suoi 20 milioni di libri, la Bertelsmann fu la maggiore fornitrice di testi all'esercito ed alle SS.

Pagina 1,2
 


homearchivio sezionearchivio
Copyright Caffe' Europa 1998

Home |Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier | Reset Online | Libri | Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media | Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo