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Attualita'

Per una manciata di teledollari

Guido Vaciago

 

La scena si svolge in uno palazzetto dello sport americano dove si sta svolgendo una partita del campionato professionistico di basket (la celeberrima NBA). Un turista europeo appassionato di pallacanestro non ha voluto perdere l'occasione per vedere i "maestri" di questo sport ed è seduto in tribuna, ma durante la partita davanti a lui è un continuo andirivieni di persone che vanno al bar tornando cariche di pop-corn, bibite, panini, gli altoparlanti dell'impianto diffondono musica ad altissimo volume e in generale l'attenzione del pubblico verso la partita e relativamente basso. Il nostro amico all'ennesima "sfilata per un hot-dog", sbotta: "Ma insomma, non riesco a vedere la partita!". Il vicino lo squadra e gli risponde stupito: "Ma scusa, se volevi goderti la partita perché non sei rimasto a casa a vederla in tv".

Effetto Media

L'aneddoto è molto meno paradossale di quanto si possa pensare.La rivoluzione è iniziata da tempo e forse in questo periodo sta raggiungendo il suo apice. Lo sport in America è diventato un fenomeno esclusivamente mediatico e questo tipo di cultura si è insediata anche fra gli appassionati che ritengono i media e,ovviamente, la tv in particolare, il mezzo sicuramente migliore per seguire lo sport. Meglio in tv che dal vivo, insomma. Una specie di sacrilegio per un appassionato europeo, la realtà negli Usa.

Ma come si è arrivati a questo? La strada attraverso la quale la televisione si è impadronita dello sport (e dei suoi seguaci) è naturalmente lastricata di dollari. Con qualche decennio d'anticipo rispetto ai loro colleghi del Vecchio Continente, i dirigenti sportivi americani si sono resi conto che per quanto grande fosse il loro stadio o loro palazzetto, il pubblico televisivo era più numeroso e l'attenzione andava spostata in quella direzione.

Baseball, basket, football e hockey (i quattro sport maggiormente seguiti negli Stati Uniti) hanno iniziato a giocare quasi esclusivamente per le televisioni, adeguando i calendari ai palinsesti ed esasperando la vena spettacolare, comunque presente da sempre, delle loro discipline. Da parte loro le televisioni grazie a canestri e fuori campo hanno moltiplicato ascolti e introiti, fino a creare canali tematici (sfruttando al volo le tecnologie che nel frattempo sono nate,come ad esempio il "via cavo").

Una dato, citato da The Nation in un articolo del '97, è significativo per capire questa irrefrenabile "passione"delle tv per lo sport: 133 milioni di americani hanno guardato il"Super Bowl" (la finale del campionato di football, all'interno della quale uno spot pubblicitario di pochi secondi costa quanto intere campagne), sono stati solo 47 i milioni di cittadini che hanno rieletto Clinton.

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