| Pagina , 1, 2
 Folklore brutta bestia (pagina 2) Mauro Covacich     
 
 
 
E invece no, si può. D'un tratto mi trascinano dentro per un arco e mi 
trovo in mezzo a una festa in maschera. Sul palco: il vescovo, il priore, conti 
e contesse, giullari. E poi numeri e attrazioni, uno dietro l'altro: gli 
sbandieratori, i mangiafuoco, i giocolieri, i saltimbanchi. E prima dovevano 
esserci stati anche dei cavalli, a meno che quelle montagnette marroni sparse 
sull'asfalto non fossero un nuovo tipo di dissuasori stradali. "Vedi - mi dice 
il ragazzo di prima - siamo arrivati tardi, ci siamo persi il palio". Oh 
Gesù, il palio! Ve lo immaginate il palio di Cordovado? E gli 
sbandieratori di Cordovado? Età comunale, XIII secolo, effetto Siena 
garantito.   
  
E' la storia, la Grande Storia, che cresce e si arrampica su per le insegne al 
neon, i palazzi in spatolato, le vetrine coi faretti, addobba la camera 
consiliare e viene giù dai finestroni in finti arazzi. E tutti: ah, la 
storia, che spettacolo! Meglio di Disneyland. Ingresso ottomila, riduzione per 
balestrieri e menestrelli. Scusate il flusso di coscienza, ma come faccio a 
raccontarvi il mio sbigottimento per una tale mitomania? Come faccio a 
spiegarvi la mia sorpresa quando ho sentito inneggiare ai nomi delle contrade 
di Cordovado? Ma quanti abitanti avrà Cordovado? Più o meno di 
uno stabile di sei piani?  
    
E mentre penso alla parrucchiera che si è studiata la parte di damigella 
e al barista che almeno per una sera è stato vescovo e a tutti questi 
vigili, maestre, donne di casa e uomini dei campi travestiti di un passato 
inesistente, accanitamente e seriosamente nobili; ecco, mentre penso a tutti 
questi Braveheart ansiosi di radici, mi sfila davanti un gonfalone con su 
scritto Repubblica di Suzzolins. Sento che il ragazzo di prima si agita 
entusiasta alle mie spalle. Mi giro proprio mentre grida con tutta la voce che 
ha: "Vai, Suzzolins!" E dalla sua evidente felicità di suzzolinese 
capisco che, municipalizzando di questo passo, siamo vicini ormai a un 
federalismo condominiale.  
 
 La nostra gente
 Pagina , 1, 2	
	
 
 |