Speaker:
Buonasera, l’avete sentito il governo italiano
ha chiesto l’intervento dell’Unione Europea
sulla vicenda del gas francese, la fusione tra quei
due colossi francesi appunto, che di fatto hanno fermato
i progetti dell’Enel. E per l’intervento,
oggi è arrivato un primo parere, un primo commento
da parte della Commissione Europea, un parere parzialmente
positivo, con molti distinguo. Sentiamo
Servizio.
Speaker: Al momento non ci sono indizi sulla
violazione della libera circolazione dei capitali in
Europa. È la prima risposta ufficiale di Bruxelles
alla richieste di chiarimenti da parte dell’Italia
sul blitz francese Suez-Gas de France che ha tagliato
fuori l’Enel. La Francia dunque è in regola
sotto il profilo della legge. A non essere rispettato,
ha aggiunto successivamente il Commissario al Mercato
Mc Creevy, che mercoledì vedrà il ministro
Tremonti, è proprio lo spirito del mercato interno
europeo. Parigi resta sotto la lente di Bruxelles che
dovrà valutare i dettagli dell’operazione.
“Non abbiamo barato, la fusione Suez-Gas de France
era in programma” ribascisce il ministro degli
esteri d’oltralpe Douste-Blazy, rispondendo alle
critiche piovute all’unisono, maggioranza e opposizione
dall’italia. E oggi anche il premier Berlusconi
scende in campo, sollecitando un intervento deciso dell’Europa.
Berlusconi: “Il ministro Tremonti
e il ministro Scajola stanno considerando come faremo
in Europa”.
Speaker: Per il ministro del Welfare
Maroni la mossa francese insegna che anche l’Italia
farebbe bene a difendere i propri interessi economici.
Maroni: “Facciamo come De Villepin
ha fatto sull’energia, noi facciamolo sul settore
strategico per la produzione italiana che è il
tessile. Nè più né meno”.
Speaker: Anche l’opposizione
manifesta preoccupazione per l’atteggiamento protezionistico
dei francesi, ma il leader dell’Unione Prodi dà
la colpa all’assenza di strategia del governo.
Prodi: “C’è stata
una assoluta mancanza di strategia, quindi non c’è
stata una politica né verso le imprese né
verso i Paesi europei amici”. (IR)
Speaker: E la radicale Emma Bonino
denuncia le contraddizioni di chi invoca il mercato
e allo stesso tempo alza le barriere nazionali.
Bonino: “Siamo tutti invece che
linearmente pro-mercato, ognuno difende quanto può
i suoi, come dire, i suoi capisaldi. E questo poi ci
porta a queste situazioni”. (IR)
Speaker: E proprio da Bruxelles il
Vicepresidente della Commissione Frattini invita l’Italia
a non reagire con rappresaglie di tipo protezionistico
alla vicenda Enel.
Speaker: La politica italiana, come
avete sentito, impegnata, concentrata su questa vicenda
con la Francia e con il gas francese ma anche tutta
concentrata su quelli che sono gli impegni internazionali
con il Presidente del Consiglio che vola negli Stati
Uniti e l’arrivo in Italia invece dell’ex
cancelliere tedesco Kohl.
Servizio.
Speaker: È partito
questa sera alla volta degli Stati Uniti Silvio Berlusconi.
I suoi saranno due giorni intensissimi, fitti di appuntamenti
politici e impegni. Con uno in particolare al di sopra
di tutti. Il discorso che terrà mercoledì
al Congresso americano. Un onore che in 180 anni di
storia è stato riconosciuto solo a 94 Capi di
Stato e di governo. Prima di lui, solo tre Presidenti
del Consiglio italiano avevano preso la parola dinanzi
al parlamento degli Stati Uniti, De Gasperi, Bettino
Craxi e Andreotti. Una dimostrazione dello stretto legame
tra i due Paesi e dello speciale legame tra Gorge Bush
e Silvio Berlusconi. I due si incontreranno domani mattina
alla Casa Bianca per passare in rassegna tutti i temi
più delicati dell’agenda internazionale,
dall’Iran, all’Afghanistan, al Medioriente.
Infine un ultimo impegno del premier italiano una portaerei,
la Intrepid, da un quarto di secolo museo galleggiante
nella Baia di New York, dove Berlusconi riceverà
il premio della libertà. Insomma una calorosa
accoglienza oltreoceano per il capo del governo italiano.
Ma non passa solo per gli Stati Uniti in questi giorni
l’intreccio fra la politica italiana e quella
internazionale. Oggi il crocevia è stato anche
Roma, l’ex cancelliere tedesco Kohl ha incontrato
nella mattinata Romano Prodi e nel pomeriggio Pierferdinando
Casini.
“Con Kohl – ha dichiarato il candidato premier
dell’Unione – abbiamo parlato di come si
può rilanciare l’Europa, attraverso un
rapporto forte, non solo tra Germania e l’Italia,
ma con uno spirito europeo rafforzato”.
E di Europa l’ex leader del Cdu ha parlato con
Casini per un’ora e mezza, a Montecitorio. “Lui
è un vecchio amico – ha detto il presidente
della Camera – e un autentico costruttore dell’Europa
unita”.
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