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Tg 5delle 20.00, 27 febbraio 2006

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Speaker: Buonasera, l’avete sentito il governo italiano ha chiesto l’intervento dell’Unione Europea sulla vicenda del gas francese, la fusione tra quei due colossi francesi appunto, che di fatto hanno fermato i progetti dell’Enel. E per l’intervento, oggi è arrivato un primo parere, un primo commento da parte della Commissione Europea, un parere parzialmente positivo, con molti distinguo. Sentiamo
Servizio.
Speaker:
Al momento non ci sono indizi sulla violazione della libera circolazione dei capitali in Europa. È la prima risposta ufficiale di Bruxelles alla richieste di chiarimenti da parte dell’Italia sul blitz francese Suez-Gas de France che ha tagliato fuori l’Enel. La Francia dunque è in regola sotto il profilo della legge. A non essere rispettato, ha aggiunto successivamente il Commissario al Mercato Mc Creevy, che mercoledì vedrà il ministro Tremonti, è proprio lo spirito del mercato interno europeo. Parigi resta sotto la lente di Bruxelles che dovrà valutare i dettagli dell’operazione. “Non abbiamo barato, la fusione Suez-Gas de France era in programma” ribascisce il ministro degli esteri d’oltralpe Douste-Blazy, rispondendo alle critiche piovute all’unisono, maggioranza e opposizione dall’italia. E oggi anche il premier Berlusconi scende in campo, sollecitando un intervento deciso dell’Europa.
Berlusconi: “Il ministro Tremonti e il ministro Scajola stanno considerando come faremo in Europa”.
Speaker: Per il ministro del Welfare Maroni la mossa francese insegna che anche l’Italia farebbe bene a difendere i propri interessi economici.
Maroni: “Facciamo come De Villepin ha fatto sull’energia, noi facciamolo sul settore strategico per la produzione italiana che è il tessile. Nè più né meno”.
Speaker: Anche l’opposizione manifesta preoccupazione per l’atteggiamento protezionistico dei francesi, ma il leader dell’Unione Prodi dà la colpa all’assenza di strategia del governo.
Prodi: “C’è stata una assoluta mancanza di strategia, quindi non c’è stata una politica né verso le imprese né verso i Paesi europei amici”. (IR)
Speaker: E la radicale Emma Bonino denuncia le contraddizioni di chi invoca il mercato e allo stesso tempo alza le barriere nazionali.
Bonino: “Siamo tutti invece che linearmente pro-mercato, ognuno difende quanto può i suoi, come dire, i suoi capisaldi. E questo poi ci porta a queste situazioni”. (IR)
Speaker: E proprio da Bruxelles il Vicepresidente della Commissione Frattini invita l’Italia a non reagire con rappresaglie di tipo protezionistico alla vicenda Enel.

Speaker: La politica italiana, come avete sentito, impegnata, concentrata su questa vicenda con la Francia e con il gas francese ma anche tutta concentrata su quelli che sono gli impegni internazionali con il Presidente del Consiglio che vola negli Stati Uniti e l’arrivo in Italia invece dell’ex cancelliere tedesco Kohl.
Servizio.
Speaker: È partito questa sera alla volta degli Stati Uniti Silvio Berlusconi. I suoi saranno due giorni intensissimi, fitti di appuntamenti politici e impegni. Con uno in particolare al di sopra di tutti. Il discorso che terrà mercoledì al Congresso americano. Un onore che in 180 anni di storia è stato riconosciuto solo a 94 Capi di Stato e di governo. Prima di lui, solo tre Presidenti del Consiglio italiano avevano preso la parola dinanzi al parlamento degli Stati Uniti, De Gasperi, Bettino Craxi e Andreotti. Una dimostrazione dello stretto legame tra i due Paesi e dello speciale legame tra Gorge Bush e Silvio Berlusconi. I due si incontreranno domani mattina alla Casa Bianca per passare in rassegna tutti i temi più delicati dell’agenda internazionale, dall’Iran, all’Afghanistan, al Medioriente. Infine un ultimo impegno del premier italiano una portaerei, la Intrepid, da un quarto di secolo museo galleggiante nella Baia di New York, dove Berlusconi riceverà il premio della libertà. Insomma una calorosa accoglienza oltreoceano per il capo del governo italiano. Ma non passa solo per gli Stati Uniti in questi giorni l’intreccio fra la politica italiana e quella internazionale. Oggi il crocevia è stato anche Roma, l’ex cancelliere tedesco Kohl ha incontrato nella mattinata Romano Prodi e nel pomeriggio Pierferdinando Casini.
“Con Kohl – ha dichiarato il candidato premier dell’Unione – abbiamo parlato di come si può rilanciare l’Europa, attraverso un rapporto forte, non solo tra Germania e l’Italia, ma con uno spirito europeo rafforzato”.
E di Europa l’ex leader del Cdu ha parlato con Casini per un’ora e mezza, a Montecitorio. “Lui è un vecchio amico – ha detto il presidente della Camera – e un autentico costruttore dell’Europa unita”.

 

 

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