TITOLO
1)
“Allarme terrorismo su Olimpiadi e voto”.
Ma Pisanu frena. (IX)
TITOLO 2)
Berlusconi: “Per vincere tutti al voto come nel
2001”
TITOLO 3)
Prodi: “Agevolazioni per la casa”. Ferrando
escluso dalle liste.
1)
Speaker: L’Italia può essere un
obiettivo di attacchi terroristici. E il periodo più
a rischio è proprio quello che stiamo vivendo,
tra le Olimpiadi e le prossime elezioni di Aprile. Questo
è in sintesi l’allarme contenuto nella
relazione del Cesis, il coordinamento dei nostri servizi
segreti, e su questo tema è intervenuto anche
il ministro dell’Interno Pisanu.
Servizio: Mancano pochi minuti alle
13 di oggi quando le agenzie battono questa notizia:
“Terrorismo, servizi: Ci sono rischi per l’Italia”.
È tra i possibili obiettivi dell’offensiva
jihadista. Lo affermano i Servizi Segreti italiani.
Nella relazione semestrale che il Cesis invia alle Camere
e Senato si afferma infatti che il nostro Paese è
tra i possibili obiettivi del terrorismo islamico. E
la percezione del rischio da parte degli apparati di
intelligence riguarda in particolare quella finestra
che va dalle Olimpiadi invernali di Torino alle elezioni
politiche del 9 aprile. Sul piano operativo, la minaccia
resta tuttora legata all’ampio ricorso alla tattica
del kamikaze, ma non si trascura nemmeno la minaccia
dell’attacco chimico o informatico. Passano 4
ore e tocca al ministro dell’Interni Pisanu ridimensionare,
ma solo in parte, l’allarme.
Il responsabile del Viminale a Torino per fare il punto
ad una settimana dall’inizio dei giochi, dove
tutto finora è andato bene, anzi benissimo, tiene
infatti a precisare:
Pisanu: “Segnali ci sono, ne
arrivano, ogni tanto, ma per prima cosa bisogna valutarne
l’attendibilità. Non mi pare che ci sia
un contesto che possa fare pensare ad attentati terroristici
in questo momento. Di certo non ci sono segnali convincenti
di alcun genere”.
Speaker: E intanto nel mondo dell’integralismo
islamico, istigato, sobillato ad arte, continua a montare
la protesta contro quei famosi disegni sul profeta Maometto.
Ecco quanto è successo oggi. Teheran. I dimostranti
gridano morte alla Danimarca, mostrano il Corano e inneggiano
alla grandezza di Allah. La sede diplomatica è
vuota, abbandonata ormai dal personale di Copenaghen.
E mentre sulle inferriate la croce è in fiamme,
anche le tipiche brioche danesi vengono ribattezzate
“rose di Maometto” e distribuite fra i manifestanti.
L’ondata della protesta islamica contro le vignette
pubblicate dal giornale danese monta e dilaga dal Medioriente
a Hong Kong. C’è chi soffia ad arte sul
fuoco. I giornali iraniani hanno dato risalto alla maglietta
del leghista Calderoli e presto, si sussurra, potrebbero
essere nel mirino anche le ambasciate italiane. Il ministro
degli Esteri Fini riceverà il 23 di febbraio,
anche per allentare le tensioni, una delegazione di
ambasciatori dei Paesi arabi, Giordania, Marocco, Lega
degli Stati arabi e Oman. La Danimarca intanto si vede
costretta ad arretrare ancora davanti alle marce violente
di protesta, e a chiudere la sede diplomatica in Pakistan,
in attesa di schiarite, che chissà se e quando
verranno. L’ambasciatore pakistano in Danimarca
infatti è stato richiamato ad Islamabad per consultazioni,
e un religioso mussulmano ha promesso una ricompensa
di un milione e mezzo di rupie, pari a 21 mila euro
a chi ucciderà gli autori delle vignette. La
crisi diplomatica e le dure proteste di piazza sfociano
oggi, giorno di preghiera, nell’incitazione all’omicidio.
2)
Speaker: Berlusconi vara l’accordo con
Alternativa sociale di Alessandra Mussolini.
Servizio: In campagna elettorale senza
risparmiarsi per riportare alle urne gli elettori che
nelle scorse politiche consegnarono la guida del Paese
alla Casa delle Libertà. Questo l’intento
di Berlusconi in vista dell’appuntamento del 9
aprile. E lo dice in apertura della convention di Forza
Italia che si sta tenendo a Perugia, sventolando i dati
del sondaggio americano che vede il centrodestra in
forte recupero, come ricorda il premier. (HR HR)
Berlusconi: “Guardate che basta
che quegli elettori ritornino a votarci, basta che loro
ritornino a votarci per consegnarci una forte e sonante
vittoria”.
Servizio: Dal palco attacca i Ds, questa
volta nella figura di Violante, capogruppo alla Camera.
“Non ha fatto altro che guidare le truppe delle
procure rosse contro di noi”. In generale un avversario
non si tratta così. Ma già questa mattina
durante la conferenza stampa nella quale annunciava
l’accordo raggiunto con Alternativa sociale a
fianco di Alessandra Mussolini si è rivolto così
all’opposizione: (AH)
“L’Unione non ha mai preso le distanze dalla
sinistra radicale e antidemocratica, che usa la violenza
nella piazze e ricorre al confronto non delle idee ma
delle spranghe”.
Berlusconi: La coalizione dei moderati, la Casa delle
Libertà non accetta lezioni di democrazia da
nessuno. (AH) E tanto meno dalla sinistra
con cui ci troviamo a dover dialogare, che conserva
intatta una visione distorta della democrazia
Servizio: Dal palco perugino ringrazia
i militari italiani impegnati nelle missioni di pace,
ma non parla di date per un ritiro dall’Iraq:
“Non possiamo lasciare il lavoro a metà”.
Difende la Devolution, nel giorno in cui l’opposizione
ha consegnato le firme per il referendum abrogativo.
“Le Regioni ora non hanno più scuse”.
Berlusconi: “Dovranno far funzionare
le attrezzature costose degli ospedali, nei varie tac
eccetera, non per 5 ore come ora, ma per molte più
ore, potranno pagare di più il personale e dovranno
essere abolite le famigerate liste di attesa”.
(IR FR)
Speaker: “Sono soddisfatto del
fatto che in lista non ci saranno impresentabili”.
Così Pierferdinando Casini ha commentato l’accordo
di programma con Alternativa sociale. Di segno invece
completamente opposto la posizione e la reazione del
centrosinistra.
Servizio: “Un accordo politico
inammissibile quello della Casa delle Libertà
con Alternativa sociale”. La condanna arriva dal
centro sinistra: “Forza Italia non dimentichi
di appartenere al Partito popolare europeo” avverte
Mastella giudicando incompatibili i neofascisti. (AH)
“Alleanza impresentabile per qualsiasi destra
europea”, denunciano i Ds. La guerra tra i due
poli per le candidature cosiddette impresentabili non
si è dunque fermata. (AH)
3)
Speaker: Ma è anche il giorno di confronto
sui programmi.
Prodi: “È una campagna elettorale in cui
noi dovremmo parlare di contenuti, non di dibattiti
sugli opinion polls più o meno manipolati, ma
di quello che è accaduto negli ultimi 5 anni
e di quello che deve avvenire nei prossimi 5 anni, se
il Paese vuole cambiare rotta”. (IR)
Servizio: Il leader dell’Unione
Prodi festeggia a Bologna con torta, spumante e mortadella
da 50 chili il compleanno della “Fabbrica del
programma”, pensatoio dell’Unione, da cui
sottolinea e rilancia due proposte del centrosinistra:
un’aliquota più bassa per gli affitti per
evitare tante case vuote e facilitare così anche
le giovani coppie che vogliono mettere su famiglia.
E poi l’abbassamento della tassa sulla casa, l’Ici,
abbassando anche gli estimi catastali. Insieme davanti
al palazzo della cassazione a Roma l’ex presidente
della Repubblica Scalfaro, il leader della Margherita
Rutelli e il Segretario dei Ds Fassino. Consegnano ufficialmente
78 scatoloni pieni di firme a sostegno del referendum
anti-devolution. (IR)
Bastano 650 mila firme valide. Quelle portate a Palazzaccio
romano per ora sono più di 800 mila. Ma ne arriveranno
ancora.
Fassino: “Se si raccolgono 1
milione di firme con un lavoro continuo e quotidiano
come si è fatto in questi mesi credo che sia
la dimostrazione di quanto il centrosinistra sia vitale,
(HR) sia capace di mobilitare coscienze,
uomini e donne, uomini e donne in carne e ossa, e non
invece cifre buttate lì, come dire in termini
propagandistici, come sta facendo il Presidente dl Consiglio,
in una guerra psicologica in cui cerca di far credere
di avere dei voti che invece non ha”.
(Servizio non presente nei titoli di apertura,
ndr)
Speaker: Il comunista, il fascista e il transessuale.
Sono i tre protagonisti della puntata di Matrix di questa
sera. Qualche anticipazione
Servizio: Il comunista, il fascista
e il transessuale. Marco Ferrando, Roberto Fiore, Vladimir
Luxuria. Tre candidati, ma ancor prima tre personaggi,
tre storie che arricchiranno la puntata di questa sera
di Matrix. Diversissime tra loro, con una sola caratteristica
comune: sono stati definiti impresentabili per i rispettivi
schieramenti. Loro questa etichetta hanno provato a
scollarsela da dosso, e contrattaccare. Così
il leader del movimento di estrema destra, Roberto Fiore,
che ha dovuto rinunciare alla candidatura nel partito
della Mussolini, Alternativa Sociale: “Impresentabile
io? - è la sua difesa - La sinistra non la pensava
così quando ci aiutò a raccogliere le
firme per presentare la lista alle Regionali”.
Fiore (a Matrix): “La sinistra
ha, come possiamo dire, aiutato legalmente la formazione
delle liste, la presentazione delle liste di Alternativa
Sociale. Quindi mi sembra abbastanza ipocrita…”
Mentana: “A voi vi ha aiutato
la sinistra?” Fiore: “Ma questo si sa!”
Servizio: Marco Ferrando è fresco,
freschissimo di esclusione dalla lista di Rifondazione,
decisa questa mattina dal partito per via dei giudizi
dati sui soldati italiani uccisi a Nassiriya. Ma anche
lui non si considera un impresentabile, anzi prepara
la controffensiva.
Ferrando: “Chiederemo che questa
decisione sia sottoposta alla verifica democratica del
partito. Il nostro statuto, attraverso un suo articolo
specifico contempla la facoltà di un referendum,
bene, si sottoponga a referendum questa decisione…”
Servizio: Con Rifondazione correrà
invece Vladimir Luxuria. “Darmi dell’impresentabile?
- dice - è veramente offensivo. Datemi tempo,
e ve lo dimostrerò”.
Luxuria: “Se riesco a dimostrare
che dietro a questa cosa ci può essere una persona
capace di sviluppare un pensiero, e di poter essere
creduto una persona credibile da un punto di vista politico,
non condivisibile, ma almeno credibile, un avversario
credibile, forse potrò spingere anche tante persone
ad avere meno pregiudizi in generale nei confronti delle
persone trans-gender”. (AH)
Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti
da fare? Scriveteci il vostro punto di vista a
redazione@caffeeuropa.it
|