TITOLO
1)
Dopo la fusione fra Gas de France e Suez, la Commissione
Europea dice: “Nessuna legge violata ma tradito
lo spirito europeo”. Caso Enel, Berlusconi: “L’Europa
deve intervenire”. Prodi: “È l’Italia
che deve reagire”.
Ed è polemica fra i due schieramenti.
1)
Speaker: In primo piano fusione dei due colossi
energetici francesi: Gas de France e Suez sostenuta
dal governo francese, una decisione che di fatto ha
bloccato i progetti dell’Enel: offerta pubblica
d’acquisto sulla società transalpina. Mentre
Bruxelles è in attesa di conoscere i particolari,
fa sapere che per ora non c’è stata alcuna
violazione delle regole. Interviene il ministro italiano:
domani Tremonti sarà a Bruxelles, e il Ministro
Scajola ha convocato per domani mattina l’amministratore
delegato dell’Enel Conti. E c’è preoccupazione
da parte di imprese e sindacati.
Servizio.
Speaker: Il Governo francese sta spingendo
verso la fusione per bloccare l’interessamento
dell’Enel. Domani Tremonti incontrerà i
commissari europei alla concorrenza nel mercato interno.
Solo se una delle aziende notificherà il carattere
europeo della fusione può intervenire la commissione
Europea. Frattini dice di essere contro i protezionismi,
altrimenti, se così fosse, il mercato unico europeo
andrà in crisi: serve una riflessione politica
ampia, aggiunge. Il Ministro degli Esteri francese dice
che non ci sono brogli; “È il mercato che
decide” spiega.
Speaker: La politica. Al centro del
dibattito il caso Enel. Sono intervenuti da Milano Berlusconi
e Bossi. “L’Europa deve intervenire”
ha detto il Presidente del Consiglio.
Servizio.
Speaker: L’Enel bloccata in Francia,
l’Europa deve intervenire. Così Silvio
Berlusconi ha risposto indirettamente ad una domanda
dei giornalisti che gli chiedevano un commento sullo
sviluppo delle decisioni francesi, e quando gli è
stato chiesto come si sta muovendo il Governo ha risposto
così:
Berlusconi: “Il Ministro Tremonti
e il Ministro Scajola stanno considerando cosa faremo
in Europa”.
Speaker: Non aggiunge altro il Presidente
del Consiglio intervenuto a Milano all’avvio dei
lavori della casa del cinema fortemente voluta dalla
regione Lombardia. Alla manifestazione presente anche
Bossi, che accanto a Berlusconi ricorda come gli venne
in mente di creare a Milano una vera e propria CineCittà.
La Lega nei giorni scorsi ha contestato duramente le
decisioni del governo francese, questo il commento di
Bossi:
Bossi: “Loro sono più
furbi di noi. Se non altro difendono bene la loro roba,
noi in certi momenti siamo stati superficiali, abbiamo
perso fabbriche e imprese e adesso rischiavamo di perdere
banche”.
Speaker: Rincara la dose il ministro
leghista Maroni. “L’Europa è in coma
– dice - è tempo di reagire, dobbiamo difendere
i nostri interessi difendendo un settore in crisi come
il tessile.
(Notizia non riportata nei titoli, ndr)
Speaker: Visita a Roma di Kohl, l’ex
cancelliere tedesco. Ha incontrato separatamente Prodi
e Casini. L’Europa al centro dei colloqui, ma
nelle dichiarazioni dei due leader italiani anche la
questione dell’Enel.
Servizio.
Speaker: Un abbraccio caloroso e gli auguri
a Romano Prodi, vecchio amico europeista. Kohl, il Cancelliere
democristiano della storica riunificazione tedesca,
conferma così il sostegno al professore per il
rilancio dell’Europa. Al termine del lungo incontro
Prodi con i giornalisti evidenzia come il caso europeo
dell’Enel faccia emergere il grave errore francese.
Prodi: “Non è possibile
avere un’Europa dove non ci sia reciprocità
e quello che è avvenuto in questi giorni dimostra
mancanza di reciprocità. Si deve assolutamente
reagire a questo: lo spirito europeo è uguaglianza
non disuguaglianza”.
Speaker: Quindi Prodi denuncia le spinte
protezionistiche antieuropee del centrodestra italiano.
La politica del governo Berlusconi ha indebolito l’Italia
in Europa, facendo il ventre molle. (IR)
Prodi: “C’è stata
una assoluta mancanza di strategia non c’è
stata una politica né verso le imprese né
verso i paesi europei amici”. (IR)
Speaker: Nel pomeriggio un incontro
cordiale fra Khol e il Presidente della Camera con una
delegazione dell’Udc. Al termine anche Casini
interviene sul caso Enel.
Casini: “La vicenda è
preoccupante perché c’è un doppiopesismo
da parte di molti. Ad esempio la parte francese: non
si può essere europeisti quando si viene in Italia
e invece difendere pervicacemente con accenti nazionalistici
le proprie posizioni quando si è nel proprio
paese. Questo non va bene , non è bello, non
è giusto. Non è buono per il futuro dell’Europa”.
(IR)
Speaker: “La vicenda dimostra
che ci vuole un’Europa più forte - dice
Fassino - Berlusconi e Tremonti hanno fatto poco, dovevano
impegnarsi di più”. (IR)
Pecoraro Scanio: “È inutile
parlare oggi di ritorsioni e di abbaiare alla luna,
mentre in realtà il governo deve spiegare cosa
è accaduto e deve ricorrere in Europa per garantire
che le regole valgano per tutti”.
Dario Franceschini: “Tutti i
nodi vengono al pettine, questo Governo non ha portato
avanti nessuna seria politica industriale, non è
il momento di far ritorsioni ma è il momento
di far sentire la propria voce, ma purtroppo quella
voce è troppo debole per esser ascoltata”.
(IR)
Speaker: “I poteri nazionali
continuano a prevalere in Europa, mettendo a rischio
l’Unione - dice Emma Bonino - ma se ci vuole davvero
un movimento sanzionatorio, perché nessun esponente
del Governo non si è presentato oggi al consiglio
affari generali?”
La maggioranza respinge la teoria del doppio binario
e accusa l’opposizione di montare sul nulla una
speculazione politica solo per fini elettorali. Per
il centrodestra insomma le responsabilità sono
tutte ed esclusivamente francesi. Dice Landolfi: “Prodi
ha perso un’ottima occasione per tacere, ha detto
un’enorme sciocchezza”. (AH FR AL)
“L’Italia - assicura Fini - è pronta
ad intervenire”. (IR AH)
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