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Tg 1 delle 20.00, 26 febbraio 2006

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TITOLO 1)
Alta tensione con la Francia dopo lo stop all’Enel. Scajola: mercato violato. Maroni: sul tessile l’Italia faccia come i francesi. Caso Enel: dalla Francia comportamento illiberale, dice la maggioranza. Fassino: serve un’iniziativa forte a Bruxelles.


1)
Speaker:
Il ministro Maroni chiede al premier di introdurre misure protezionistiche sul tessile italiano e Scajola dichiara: “Il mercato è stato violato”.
Scajola: “Non si possono violare le regole del libero mercato in Europa, credo sia necessario un ripensamento forte in Europa per cogliere se le regole della concorrenza siano ancora garantite, o se invece in questa Europa i governi possano intervenire con le finanze pubbliche turbando il mercato”.
Speaker: La commissione europea dice di voler aspettare i dettagli dell’operazione.
Caso Enel al centro del dibattito politico: per la maggioranza il comportamento della Francia è illiberale e protezionistico. Dall’opposizione Fassino dice che contro un protezionismo insensato serve un’iniziativa forte a Bruxelles.
Servizio.
Speaker:
Tutto il centrodestra fa quadrato e difende le scelte del Governo in economia e politica estera, scelte messe sotto accusa dall’opposizione. Il segretario dell’Udc Cesa commenta: “Il comportamento dei francesi è inaccettabile, antieuropeo e illiberale”. Poi sfida l’opposizione: “La sinistra italiana che ha sempre preso a modello Parigi impari una volta tanto a difendere l’interesse nazionale”. Ronchi, An, aggiunge:
Ronchi: “È necessario ora difendere l’italianità della nostra economia, anche a dispetto di scelte protezionistiche di paesi europei che sono profondamente sbagliate”.
Speaker: Ma c’è un altro fronte che accende lo scontro: Prodi alla convention di ieri aveva detto che quest’anno la primavera arriverà il 10 aprile con la vittoria dell’Unione. Tajani di Fi ironizza:
Tajani: “Le previsioni meteorologiche di Prodi sono inattendibili come i suoi sondaggi e la verità è che gli lettori il 9 e 10 aprile apprezzeranno il programma chiaro e sintetico della Casa delle Libertà”. (HR AH)
Speaker:
“La sinistra è spaccata su tutto e gli italiani sapranno premiare il governo che ha modernizzato l’Italia” aggiunge Isabella Bertolini. (AH IR)
Per Rotondi della Dc: “L’Unione è in difficoltà e per Girbelli della Lega il leader dell’Unione si agita per nascondere una coalizione che non ha principi comuni”. Secca la replica a Prodi di Casini:
Casini: “Per guidare un paese non è sufficiente dire basta, non è sufficiente dire no, no a tutto: no alla Tav, no al nucleare, no a Berlusconi, no allo smaltimento dei rifiuti. Per guidare un paese è necessario dire dei sì. E noi il primo sì che vogliamo dire è alla famiglia e al quoziente familiare, quella vera, non quella di due uomini e due donne, che non è famiglia né oggi né domani”. (IR)
Speaker:
Altro tema i confronti in Tv. Bonaiuti: “Prodi e i suoi si stanno arrampicando sugli specchi per evitarlo”, e ricorda che la commissione di vigilanza, cioè il Parlamento, ha votato il regolamento che applica la par condicio e che fissa due incontri tra i capi delle opposizioni sul servizio pubblico. “Il Parlamento, e non la Rai, ha stabilito le regole che Prodi non intende rispettare; Prodi - prosegue Bonaiuti - pone come condizione l’eliminazione della conferenza stampa finale del premier, facendo sorgere il dubbio che questo sia solo un pretesto. (IR AH)
Servizio.
Speaker:
“Paghiamo - accusa Rutelli - la sua mancata strategia, e la nostra debolezza in Europa, anche se la Francia non può pensare di sbarrare l’uscio di casa propria e tenere spalancate le frontiere italiane.
Fassino e Letta dicono: (IR)
Fassino:
“Nel momento in cui l’Europa è sempre di più un’entità unica, un mercato unico, uno spazio unico, non hanno senso barriere protezionistiche come quelle che ieri ha eretto il governo francese e quindi si tratta di prendere un’iniziativa forte e determinata a Bruxelles, perché si facciano valere regole comuni che assicurino ai paesi e alle imprese di ogni paese gli stessi diritti”. (IR)
Letta: “Un errore del governo francese: il protezionismo è sempre negativo per i consumatori e tanti errori ha fatto il governo italiano che si è sempre piccato di essere colbertista e protezionista e ne paga le conseguenze.”
Speaker: E Diliberto dice: “Nuovo ruolo pubblico per la politica italiana”; mentre Borselli dice: “Attenzione a rispondere alla Francia con le ritorsioni, piuttosto dobbiamo chiedere a Bruxelles che faccia rispettare a tutti le regole della libera concorrenza”.

 

 

 

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