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Tg 1 delle 20.00, 22 febbraio 2006

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TITOLO 1)
Bengasi: Fini senza le provocazioni di Calderoli forse nessun attacco: il problema è l’integralismo, Pisanu dialogo la strada maestra. (OM)

TITOLO 2)
Il reddito per i bambini. Prodi: i soldi ci sono. Il centrodestra: pura propaganda.


1)
Speaker:
Stamani le relazioni di Fini e Pisanu sui fatti di Bengasi alle Commissioni esteri ed affari costituzionali di Camera e Senato. Secondo il Ministro degli Esteri, che considera le dimissioni di Calderoli un atto dovuto, non tutti gli incidenti sono ascrivibili alla pubblicazione delle vignette, il vero problema, osserva, è l’integralismo. (FR)
Per il Ministro dell’Interno Pisanu la strada maestra da seguire, è quella del dialogo. L’opposizione apprezza le due relazioni, ma osserva che non tutti nella maggioranza si esprimono nello stesso modo.
Servizio.
Speaker:
Il dialogo e il confronto sono le uniche due strade da perseguire per evitare lo scontro di civiltà, lo ribadisce il Ministro degli Esteri Fini. “Non tutti gli incidenti che sono avvenuti - spiega - sono immediatamente riconducibili alla pubblicazione delle vignette satiriche o a sentimenti anti-italiani collegati ai comportamenti di Calderoni” ma, spiega:
Gianfranco Fini: “È però verosimile che senza i motivi offerti dalle sue affermazioni, nonché dalla loro reiterazione, con intenti apparsi provocatori, le manifestazioni difficilmente avrebbero preso di mira obiettivi italiani”. (IR)
Speaker: Il problema principale è per Fini l’ondata di integralismo religioso diffuso in tutto il mondo islamico, in cui si inseriscono gli incidenti di Bendasi; “La collaborazione con la Libia - sottolinea il Ministro degli Esteri - è strategica”. Fini assicura: “Con il leader libico Gheddafi è tutto chiarito dopo i colloqui telefonici con Berlusconi”. Poi invita l’opposizione a non cavalcare le polemiche per un puro calcolo elettorale.
Pisanu ha poi sottolineato che nulla induce a riflessioni pessimistiche per la sicurezza interna.
Giuseppe Pisanu: “Non possiamo escludere le ipotesi di autonome iniziative di rivalsa, anche individuali”.
Speaker: L’opposizione ha apprezzato i toni e le parole dei due ministri, ma non tutti nella maggioranza si esprimono allo stesso modo, ed esclude la volontà di sfruttare il caso Calderoli a fini elettorali.
Piero Fassino: “L’opposizione non cavalca nessuna protesta, l’opposizione dice una cosa molto precisa: che le manifestazioni di Bengasi e le altre manifestazioni di questi giorni dimostrano quanto è profondo il solco tra l’Islam e l’occidente, ed è importante che da parte occidentale ci sia una politica volta a superare questa contrapposizione frontale.
Speaker: Ci vuole dialogo e serenità di espressione, secondo Rutelli:
Francesco Rutelli: “Quello cui stiamo assistendo, dei conflitti che coinvolgono credenti, membri delle chiese, ci deve far essere ancora di più sereni, responsabili, difensori della libertà religiosa e contrari a qualunque crociata”.
Speaker: Accuse di xenofobia e irresponsabilità arrivano anche da Giordano, Intini e Rizzo. Nel centrodestra per Lombardo, movimento per le autonomie, non bisogna dimenticare il martirio di Don Santoro. La Lega chiede ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo di sottoscrivere la Carta fondamentale dei diritti dell’uomo.
Renato Schifani: “Non ci aspettiamo nessuna strumentalizzazione perché siamo tutti uniti a volere un dialogo con l’Islam moderato, tutti uniti a volere un rispetto reciproco delle diverse identità culturali e religiose e tutti uniti a combattere ogni forma di integralismo islamico”. (AH)

2)
Speaker:
Un’idea che il centrodestra denuncia come propagandistica, (AH) e che per quanto riguarda gli asili nido è stata bocciata dalla Corte Costituzionale, che ha stabilito la competenza in materia delle regioni. Il leader dell’Unione replica che ha fatto i conti e che i soldi ci sono. (IR)
Servizio.
Speaker:
Ieri da Napoli Romano Prodi ha lanciato una proposta: il cosiddetto reddito dei bambini, un sostegno di 2500 euro all’anno fino alla maggiore età, unito ad un piano straordinario di costruzione degli asili. La proposta è stata aspramente criticata dal centrodestra, a partire dal presidente Casini che la giudica condivisibile ma irrealizzabile. (IR)
Tutta la Casa delle Libertà considera la proposta di Prodi una propaganda, se non una “copiatura”, come dice Stefania Prestigiacomo, delle iniziative del Governo Berlusconi. (AH)
C’è anche chi come l’Udc e il Ministro Buttiglione rimproverano al Professore di aver cambiato idea sul bonus bebé solo per ragioni elettorali. (AH)
Nania di An critica Prodi così:
Domenico Nania: “Prodi ha parlato di 3000 asili nido nei primi 3 anni di Governo. Intanto, non vincerà le elezioni, in ogni caso mi sembra l’ultima bufala perché Prodi neppure sa che sugli asili nido decidono le regioni”. (AH FR)
Speaker: A tutti i suoi critici, oggi Prodi replica sostenendo che la sua proposta è fondata.
Romano Prodi: “Le risorse le abbiamo contate euro per euro, è un programma di lungo periodo, non tutto può esser dato subito, ma abbiamo fatto i conti per ogni risorsa necessaria per questo programma”.
Speaker: La nostra concretezza spaventa la Casa delle Libertà, rincara la dose Giulio Santagata. E tuttavia è l’insieme della politica sociale del centrosinistra che viene respinta dalla Casa delle Libertà: “Ci divide il concetto stesso di famiglia” spiega il sottosegretario Sacconi. (AH FR)
Oggi De Michelis e Pomicino hanno presentato il loro programma per il potere d’acquisto per le famiglie.
Sempre oggi nel centrosinistra viene ricomposta la divergenza con la Rosa nel Pugno, e i dirigenti hanno deciso di firmare il programma comune, seppur con una clausola distintiva, mentre al termine di un incontro con Prodi è stato detto no alla presentazione delle liste civiche nell’ambito dell’Unione.

(Notizia non riportata nei titoli, ndr)
Speaker: “La rinascita del Parlamento dall’unificazione alla Costituzione”. Mostra a Montecitorio inaugurata dal capo dello Stato, nel 60esimo anniversario dell’Assemblea Costituente.
(Casini: il modello della costituente sempre davanti a chi si occupa della cosa pubblica. Napolitano: grande esperienza storica che insegna).

(Notizia non riportata nei titoli, ndr)
Speaker:
Continua il botta e risposta sui confronti Tv. Sul suo sito Prodi dice di voler sfidare Berlusconi, Fini e Casini sulle reti Mediaset e arbitro Emilio Fede, e con le regole sul modello delle sfide Tv della Casa Bianca, a patto che Berlusconi rinunci alla conferenza stampa finale sulle reti Rai. Per Fini il leader dell’Unione gioca con le parole perché non vuole il confronto col premier, allora propone Fini che il confronto sia 3 contro 3: Berlusconi, Casini ed io e Prodi, D’Alema e Rutelli. Bonaiuti dice: “Prodi sta cercando di scappare (AH); i confronti fra Berlusconi e lui sono stati decisi dalla Vigilanza e quindi dal Parlamento, così come la conferenza stampa finale del Premier. A quelle regole volente o nolente Prodi si deve attenere, anche se nel suo caso la paura fa 180”.

 

 

 

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