TITOLO
1)
I primi italiani rientrano da Bengasi, la Libia: nessun
tentativo di destabilizzare il regime, e al Dopo
tg le tensioni nei paesi islamici.
TITOLO 2)
Dialogo con l’Islam e difesa delle radici cristiane,
centrosinistra politica estera da rinnovare. Piano famiglia
di Prodi.
1)
Speaker: La Libia risponde al Ministro degli
Esteri Fini, esortandolo ad affrontare l’origine
del problema nato dai giornali danesi e dalle affermazioni
dell’ex Ministro Calderoli. Intanto a Bengasi
non ci sono più nostri diplomatici. E mentre
il Console è dovuto tornare in Italia per un
grave lutto, la nostra sede è stata devastata
e gli altri funzionari hanno accompagnato a Tripoli
gli altri 44 italiani che hanno deciso di partire. Alcuni
di loro hanno preferito lasciare il paese e partire
per l’Italia.
Uomo testimone: “Hanno incendiato
sotto gli occhi nostri una macchina della polizia”.
Donna testimone: “Sinceramente
per noi non è stato chiaro che fosse contro gli
italiani, poi abbiamo saputo che avevano colpito il
Consolato, ci dicevano stamattina altri italiani in
una chiesa, quindi delle zone che erano individuate
come italiane, ma non solo”.
Speaker: Dialogo con l’Islam
ma allo stesso tempo difesa dell’identità
cristiana, questa la linea condivisa da tutti i leader
del centrodestra dopo la ritrovata intesa con la Lega.
Dalla maggioranza una critica all’Unione che secondo
il centrodestra ogni volta che la storia propone un
bivio sceglie la strada sbagliata.
Calderoli: “Sono amareggiato,
sono offeso perché non volevo offendere nessuna
religione, io ho denunciato l’estremismo e i fondamentalismo
e la violenza che ne consegue”. (FR IX)
Speaker: L’amarezza di Calderoli
per l’iniziativa della procura di Roma che procede
contro di lui per offesa alla religione, ma soprattutto
la ritrovata unità fra il Carroccio e gli alleati.
In questo clima il centrodestra insiste: incidente chiuso,
aperta la via del dialogo.
La Russa: “Noi crediamo che debba
esservi uno sforzo globale, perché il clima venga
riportato ad un sereno dialogo, senza il quale trionfano
gli estremismi e il terrorismo”.
Speaker: Aperta la via del dialogo
senza per questo rinunciare, dice la destra, a due fondamentali
prerogative: la difesa della radici cristiane dell’Europa
e l’esigenza nel rapporto con Islam di un rapporto
di vera reciprocità e rispetto.
Franco Frattini: “Non si reagisce
con la violenza nemmeno davanti ad un’offesa al
proprio credo religioso e certamente sì alla
libertà di esercizio di tutte le religioni. Grande
preoccupazione per gli attacchi alle chiese cristiane,
e ai cristiani nel mondo”.
Speaker: “In questi giorni -
dice Casini - si è posto un problema reale la
difesa dell’identità cristiana, necessario
fermare ovunque le persecuzioni contro le comunità
cristiane. E il presidente del Senato Pera lancia un
monito alla Comunità Europea.
Marcello Pera: “Sembra poco certa,
poco reattiva e sembra anche indulgere alla comprensione
di coloro che ci attaccano più che dei nostri
diritti e della nostra identità”.
Speaker: In questa scia un attacco
a Prodi e al centrosinistra: “Ogni volta che la
storia pone un bivio - dice Bondi - la sinistra sceglie
la strada sbagliata”. “Prodi - aggiunge
la Bertolini - si comporta in modo irresponsabile”.
(FR AH).
Lorenzo Cesa: “Attaccare Calderoli
dopo che si è dimesso, è veramente patetico.
Perché Prodi non è altrettanto determinato
nel condannare le violenze degli estremisti islamici
contro lo Chiese cristiane?”
(AH )
Speaker: “E poi - conclude Cesa
- Prodi cosa pensa del dialogo fra le religioni e dell’appello
lanciato dal Papa per un’autentica reciprocità?”
2)
Speaker: Netta la risposta delle opposizioni
che non considerano chiuso il caso Calderoli e chiedono
una revisione della politica estera. Da Napoli Prodi
lancia il programma per la famiglia.
Servizio.
Speaker: Il centrosinistra non accetta che
il caso Calderoli venga declassato ad una semplice gaffe,
da risolvere con le dimissioni del Ministro. Il problema,
dice l’Unione, è che l’Italia mantenga
il suo ruolo nel Mediterraneo, a sostegno di un dialogo
che, unico, è portatore di pace. (IR
)
Francesco Rutelli: “Separiamo
il giudizio sul comportamento di un ministro inetto,
irresponsabile, incapace di presentarsi nel mondo e
portare l’importanza e la dignità del popolo
italiano perché l’offesa delle convinzioni
religiose altrui non è satira”.
Speaker: “Dobbiamo essere rispettosi
della nostra vocazione di pace” chiede Bertinotti,
e Mastella afferma:
Mastella: “Bisogna anche iniziare
a richiamare una sorta di reciprocità, nel senso
di garantire anche questa nostra identità, rispettare
quella altrui e garantire anche la nostra”.
Speaker: Altrettanto aspra è
la polemica dell’Unione con le parole usate dal
presidente del Senato Pera. “La sua è una
posizione che esalta lo scontro tra civiltà -
dicono Verdi e Comunisti Italiani - come succede ogni
volta che si teorizza una supremazia culturale”.
“Così - aggiunge di Pietro - si alimenta
soltanto l’odio”.
Intanto Veltroni incontra in Campidoglio i 19 rappresentati
dei paesi della lega araba con questa prospettiva: (AH)
Walter Veltroni: “Rilanciare
la politica del dialogo, dell’incontro, della
conoscenza reciproca, del rifiuto dell’idea della
guerra tra civiltà”.
Speaker: Da Napoli, Prodi si concentra
sul programma, in particolare sulla famiglia.
“La destra - accusa Prodi - ha fatto sin qui la
politica della mancia, che noi cambieremo radicalmente,
fin dalla prima finanziaria: un assegno pari a 2500
euro all’anno per ogni bambino da 0 a 3 anni fino
alla maggiore età e un grande piano nazionale
di sviluppo degli asili nido”.
Prodi: “Una politica attiva a
favore della famiglia, tenendo conto ovviamente del
reddito per aiutare la famiglia e i figli finché
non compiono il 18esimo anno d’età”.
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