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Tg 1 delle 20.00, 16 febbraio 2006

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TITOLO
Duello dei sondaggi. Berlusconi: “Noi in vantaggio con un trend favorevole”. Prodi: “Sono dati privi di credibilità”. (HR AH)

Speaker: Campagna elettorale in primo piano, accesa da un vero e proprio duello sui sondaggi. (HR AH) Siamo in vantaggio ed il trend è favorevole a noi, questo dice Berlusconi. Anche Casini parla di rimonta. (HR AH FR) Per il centrosinistra si tratta di dati non credibili. La situazione, questo è il commento di Prodi, è favorevole a noi. Intanto la Mussolini annuncia: io, Tilger e Fiore non ci candidiamo.
Servizio.
Speaker: Se i sondaggi in Italia segnalano un recupero del centrodestra, Berlusconi ne diffonde oggi uno che non solo vede l’aggancio ma il sorpasso, con un leggero vantaggio dello 0,2% della maggioranza sul centrosinistra. Si tratta della rilevazione annunciata da alcuni giorni realizzata negli Usa dalla Psb, una collaudata struttura, dicono da Forza Italia, già utilizzata da Bill Clinton e Tony Blair. Galvanizzati gli azzurri; l’impegno costante di Berlusconi, commenta Schifani, dà i primi frutti: in poche settimane un totale cambiamento di rotta. E Bonaiuti ironizza: (FR HR)
“Prodi è spaventato, non dorme più. Dopo gli esperti, gli osservatori internazionali ora che farà: convocherà l’Onu? Un clima di ottimismo che contagia tutta la maggioranza. Al di là del dato numerico, dicono i leader del centrodestra, quel che appare incontestabile è il recupero in atto sul centrosinistra. (FR) Un recupero che per il Presidente della Camera Casini ha una precisa motivazione politica.
Casini: “I sondaggi dimostrano che la gente è preoccupata. I moderati capiscono che se vince la sinistra si farà un governo per qualche mese, ma il paese sarà all’ingovernabilità, perché gli estremismi prevalgono in quella coalizione”. (AH)
Speaker: “Statisticamente siamo al pareggio”, ha commentato poco fa Berlusconi, “ma il trend è assolutamente favorevole a noi, a questo punto ci impegneremo per evitare brogli che la sinistra assetata di potere potrebbe tentare”, dice il premier. E intanto nella maggioranza si scioglie un altro nodo: quello dell’intesa con Alessandra Mussolini, che ha avuto un doppio esito: l’accordo con la Casa delle Libertà e la non candidatura dei personaggi contestati, ma anche la Mussolini, oggi parlamentare europea, non correrà alle politiche. (FR OM)
Alessandra Mussolini: “Alternativa sociale, è noto, è un cartello elettorale. Noi facciamo un passo indietro, preferiamo che ci sia il nostro programma e i nostri valori. Non ci candidiamo nella lista. Tutti e tre”.
Speaker: “Come promesso”, dice il segretario dell’Udc Cesa, “come promesso nelle liste di centrodestra nessun estremista, lasciamo questa prerogativa all’Unione”, aggiunge Cesa. (AH)
La Russa: “Siamo convinti, anche a costo di perdere per un voto, ma non credo che questo avvenga, sia meglio essere chiari ed essere coerenti, piuttosto che fare come fa la sinistra (AH) di andare a caccia di tutto e di tutti”.
Speaker: Duello dei sondaggi. Prodi non dà alcun credito alle rilevazioni che rincuorano invece Berlusconi: “la società americana che le ha fatte non ha credibilità, basta cercare su Internet e si vede di chi si tratta”. (HR)
Prodi: “Io sono tranquillo: la situazione è ancora a nostro favore, tranquillamente. E la credibilità di questi sondaggi è già stata ampiamente messa in crisi da molti esperti americani, italiani e di altri paesi”. (AH)
Speaker: Simili i commenti che si raccolgono nel campo di centrosinistra. “Berlusconi scambia i desideri con la realtà”, afferma Lusetti della Margherita. “Si tratta di sondaggi su misura”, dice Diliberto. “Noi siamo gente seria”, (AH) chiude il discorso Rutelli.
E ora che la vicenda Ferrando si va risolvendo con l’esclusione del troskista dalle liste elettorali, Prodi stamattina ha chiarito anche con i repubblicani europei di Luciana Sbarbati.
Sbarbati: “Non c’è Ulivo se non c’è rappresentanza del pensiero repubblicano democratico.”
Speaker: Ma il punto fondamentale dell’attacco del Professore è ancora una volta la questione economica. Presentando il simbolo dell’Unione per gli italiani all’estero, Prodi torna ad attaccare la linea economica del centrodestra. “Berlusconi”, dice Prodi, “deve rendere conto dei danni arrecati al Paese”. (IR)
Prodi: “Chiediamo ancora una volta chiarezza e trasparenza nei conti pubblici e gli italiani si attendono un governo capace di mettere a posto questa situazione così distorta”.

 

 

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