speciale - elezioni Usa 2004


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Noi terzini siamo precisini
Guido Martinotti

Durante la guerra (quella là) o poco dopo, girava nelle famiglie bene la storiella della fionda: "tirasass" in milanese. La storiella raccontava di un innocuo signore perseguitato dal desiderio di fabbricare fionde. Affidato alle cure di un gruppo di specialisti veniva periodicamente visitato per verificare una eventuale guarigione. Al primo controllo, intervistato sui suoi progetti in caso di dimissione dalla cura il matto (mi scuso, ma una volta si diceva proprio così "matti" e "manicomio") raccontava: "Adesso esco e mi metto in proprio, compero un negozio di cartoleria, e poi con gli elastici mi faccio un bel tirasassi". Dentro per un altro pezzetto. Alla seconda intervista, il matto, che del tutto scemo non era, la prendeva più alla lunga, "mi faccio un bel viaggio, mi compero una'automobile, la carico e parto. Poi quando sono arrivato dietro quella curva là, mi fermo, parcheggio, tiro fuori il crik, smonto una gomma e con la camera d'aria mi faccio una fionda fantastica". Nuova bocciatura, nuovo rinvio, nuovo controllo. Questa volta il soggetto sembra davvero rinsavito: parla del suo nuovo amore, del desiderio del progetto di matrimonio, del viaggio di nozze, "porto mia moglie in albergo, la sdraio sul letto (e qui fremito delle signore e signorine di casa - perché questo era il fine non poi troppo recondito della storiella - e tentativi, come si vede malriusciti, di distogliere l'attenzione di noi bambini) la svesto,la sdraio sul letto, le tolgo le mutande e poi prendo l'elastico e mi faccio un bel tirasassi". Un grande specialista di tirasassi è il nostro Primo Ministro: a parte i comunisti che sono dovunque, qualsiasi cosa succeda si mette a gridare "ora abbasso le tasse!". Bush ha vinto le elezioni? Dio non c'entra per nulla, è perché ha abbassato le tasse. Qualcuno dovrebbe spiegare al nostro, che peraltro di bilanci e conti dovrebbe intendersene, che Mr. Bush aveva un gruzzolo, lasciatogli dai comunisti di qualcosa come tre miliardi di miliardi di dollari e non un debito di un miliardo e mezzo di miliardi di Euro. Bazzecole. Ma i più sfegatati in tirasassi sono i commenti dei cosiddetti "terzini" sui fatti del mondo. Muoiono i buoi di Kobe per un attacco di afta epizootica? Dotta e interessante spiegazione dei fatti con richiami storico-filosofici di nobile tono e poi, gira gira, sassata alla sinistra nostrana (non quella giapponese) che essendosi ingenuamente opposta alla introduzione di Afte geneticamente modificate ha impedito il progresso e perderà certamente i voti degli allevatori di buoi di eccellenza (33 di numero in Italia), persone che certamente appartengono al centro moderato, anche se talvolta spargono escrementi sulle pubbliche strade. Che lo specifico OGM sia prodotto dalla Monsanto normalmente sfugge all'occhio acuto del commentatore o concesso in qualche subordinata di secondo grado. Il Parlamento europeo, gratificato dal nostro primo ministro di essere composto da "turisti della democrazia" boccia un signore un po' buffo impreparato come un liceale del Parini alla maturità? Ma è ovviamente colpa della congiura anticattolica, anzi anticristiana della sinistra. Plutodemogiudaicomassonico si diceva, menomale che grazie al poco di PC rimasto da quelle parti i giudii questa volta non sono stati tirati fuori. E via favoleggiando. L'editoriale di Galli della Loggia del 6 novembre sulle elezioni americane è un pezzo da manuale di retorica controfattuale, che utilizzerò a lungo con i miei studenti. Neppure sulla "Padania" mi è capitato di leggere un articolo così pieno di imprecisioni e di affermazioni fuorvianti e decisamente false. Ma prima di commentarlo devo raccontare la mia personale esperienza di lettore. Raccolto il giornale sullo zerbino di casa, un po' per la fretta un po' per l'occhio assonnato ho cominciato a leggere da questa frase. "Non concedere nulla all'avversario e considerare tutte le buone ragioni solo ed esclusivamente dalla propria parte è di gran lunga la reazione prevalente. Ciò non accade per caso ma per un motivo profondo, e cioè per il forte intreccio tra politica e morale che in genere esiste". Finalmente! - esclamo tra me e me - vuoi vedere che GdL o Panebianco hanno capito chi è Bush? Poi leggo ancora e mi trovo: "considerare questi ultimi come intrinsecamente seguaci del male, portatori per antonomasia di idee sbagliate, mossi da fanatismi o interessi abbietti, il passo è breve". Bah, penso, sarà Sergio Romano, giro la mezza pagina ed è Galli della Loggia, alfiere della neutralità, della correttezza moderata e della razionalità. Scorro l'articolo e naturalmente la fionda rispunta subito fuori. Chi è ideologico non è mister Bush, e neppure il nostro Premier, per cui gli oppositori sono fomentatori di odio, comunisti, o matti come i giudici, ma la sinistra, sempre l'immancabile, inestinguibile, insradicabile sinistra, malapianta dell'umanità. E poi via il catechismo alla sinistra nostrana, si badi bene non a Kerry o agli altri avversari di Bush. E' un articolo di grande rigore e precisione fattuale a cominciare dal titolo: "Bush,la sinistra e le sue certezze. Reazioni consolatorie al 2 Novembre USA" Ora, se c'è un periodo in cui la sinistra di certezze non ne ha - e viene per questo bombardata quotidianamente da GdL & Co - è proprio questo. Chi abbia visto i giornali in questi giorni di "reazioni consolatorie" ne ha trovate veramente poche, se si escludono quelle della destra italiana uscita da un periodo di "sganassate sui denti" (come dice Paolo del Debbio) che trionfa come se le elezioni le avessero vinte B&B, Berlusconi e Buttiglione. E vedi in proposito il bell'editoriale di Giancarlo Bosetti su CE. Non solo la sinistra, ma le forze politiche moderate di tutto il mondo si stanno interrogando sui risultati di elezioni che sono più inquietanti che interessanti. Eppoi quale sinistra? Non Rutelli e D'Alema che vengono da GdL elogiati, ma due (due) persone del Manifesto, che notoriamente è l'organo di un partito di massa. "Rossana Rossanda è pronta, sullo stesso giornale, a fornire la spiegazione del caso. È semplice: 'Hanno vinto l' insicurezza e l' arroganza', Kerry è stato travolto da 'un' ondata di fondo conservatrice, egoista, nazionalista, bigotta". Veramente non è una spiegazione, ma un giudizio politico e non mi sembra molto fuori dalla realtà. Non è stata una "ondata conservatrice"? Devo aver capito male, forse hanno vinto i deweyani di Gary. Non hanno vinto i nazionalisti? Forse mi sono sbagliato, in effetti cantavano "God bless Europe". Non hanno vinto i bigotti? Forse mi sono sbagliato, ha vinto l'associazione FD, For Darwin, di Columbus, Ohio. Quanto all'egoismo, alla sicurezza e all'arroganza sarebbe stato utile per GdL leggere una selezione della vera inondazione di articoli americani e inglesi sul tema (tra cui l'Editoriale dell'Economist, che ormai è diventato di sinistra anche lui). Le elezioni americane non sono passate da molto, c'è stato per la prima volta uno scontro di culture e forse di civiltà in quel paese, forse ci sarebbe di che riflettere e cercare di capire, non è per nulla tutto chiaro, ma i terzini sono corsi fuori con il tirasassi per tirare pietre alla sinistra, senza neppure avere la correttezza di dire, in questo caso, "alcuni della sinistra". E' troppo pretendere quel livello di precisione da un intellettuale: suvvia, non dobbiamo essere troppo noiosi con i lettori. E poi la chicca: "Chi si colloca a sinistra sembra avere un bisogno fortissimo di sentirsi più altruista, più onesto, più colto, più sollecito del bene di tutti di quanto egli reputi che siano i suoi oppositori di destra". "Gli elettori di destra pensano di rado di essere eticamente migliori dei loro avversari (al massimo si credono più realisti e dunque più attrezzati a vedere le cose per quello che sono)". "Gli elettori di destra pensano di rado di essere eticamente migliori dei loro avversari…" Già, occorrerebbe dirlo a un certo George Bush.

 

 

 

 

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