Arte/El Greco
La cacciata dei mercanti dal Tempio; 1610-1614; olio su tela; cm 126 x 98; Madrid, Archidiócesis Metropolitana Matrinense, Paroquia de San Ginés Il nostro Scipione Bonichi, uno degli artisti che nel Novecento riscoprirono e si appropriarono della visionarietà del Greco, nel 1930 scriveva che i personaggi - del pittore cretese - sono veduti, rivelati, nellattualità umana e senza alcun scopo di piacere, ma di rivelare. E lintensità di visione è tanto forte che per scacciare e distruggere quei beni acquisiti compositivi si ripete, e si ripete fino a che il grazioso, il cerebrale, il senso estetico spariscono. Guardiamo, a questo proposito, le molte Cacciate dei mercanti dal tempio. Innanzi tutto, che cosa più grande, immanente, di quel soggetto, di quel tempio!. Rispetto alla iniziale versione veneziana del medesimo tema persistono alcune componenti formali e compositive; ma del tutto diversa è la smagliante e allucinata gamma coloristica. Che trova il suo apice nella contrapposizione tra il rosso della veste di Cristo e il giallo del panno dellignudo che lo fronteggia, tra larco imperioso e furioso del gesto del Primo e il timido ritrarsi in difesa dellultimo. |
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