Arte/El Greco
Il martirio di san Maurizio; 1580-82; olio su tela; cm. 448 x 301; Real Monasterio de San Lorenzo de El Escorial. Nel 1580 Filippo II commissiona a El Greco il dipinto. E nello stesso anno il re di Spagna ordina al priore dellEscorial di fornire al pittore i soldi per i colori. Il pagamento per lampia e articolata rappresentazione del martirio collettivo di san Maurizio e dei suoi fedeli, fu saldato nel 1583 mentre lopera era stata portata a termine lanno prima. Era dalla metà degli anni Settanta che Domenikos si trovava in Spagna, a Toledo, la città che Cervantes aveva definito gloria de España y luz de sus ciudades. E questa del Martirio per lEscorial era la prima commissione che riceveva dal monarca iberico. Che, sembra, rimase deluso dal quadro, tanto da decidere di non farlo collocare, come previsto, su uno degli altari della chiesa del monastero. Del resto Filippo II era un appassionato collezionista di Tiziano e della calda pennellata del Cadorino, mentre questo dipinto si dimostra debitore delle terse cromie in voga sullalto versante del manierismo italiano, quello tosco-romano. Comunque il quadro ebbe successo e fu replicato in copia da Jorghe Manuel, che El Greco aveva avuto nel 1578 da Jerónima de las Cuevas e che aveva messo a lavorare insieme agli altri collaboratori nellavviata bottega di Toledo. La bellezza del dipinto non sta tanto nellelegante posa del gruppo centrale che immortala, quasi fossero ad una cerimonia, Maurizio e i suoi legionari, quanto nel passaggio tra la monumentalità delle figure sul proscenio e quelle dei martiri nel piano intermedio e sullo sfondo, oltre che nellapoteosi di luci e di angeli che collegano la terra al cielo. |
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