Caffe' Europa

Arte/Caravaggio

 

Gaspare Traversi, "Il ferito", 1755-56, olio su tela, cm 100 x 127; Venezia, Gallerie dell'Accademia.

Già attribuito al pittore campano Giuseppe Bonito, pittore rappresentato in mostra da una altrettanto affollata "Mascherata" e da una "Mandolinata", questo dipinto di soggetto ospedaliero è stato ricondotto da Roberto Longhi alla mano di un altro napoletano, Gaspare Traversi (1722-1770). Dipinto alla metà del Settecento, il quadro si presenta come una mirabile messa in scena di caratteri ed espressioni che sfiorano la caricatura cara all'Illuminismo. La luce che giunge da sinistra illumina ed evidenzia l'espressione concentrata di un personaggio in secondo piano, evidenziandolo rispetto alla sfumata indeterminatezza che avvolge le altre figure immerse con lui nella penombra dello sfondo. In primo piano, la medesima luce evidenzia il clou della scena che ha il suo apice nella ferita presente nel poco edificante retro del malato protagonista della scena. Di straordinaria forza descrittiva è la composizione ravvicinata di mani che, nelle più svariate pose, concentrano lo sguardo del riguardante sulla piaga e sulla cura, sull'affaccendato medico in parrucca e sul preoccupato paziente scamiciato, come pure sulla poco entusiasta assistente chiamata a dare una mano e a sorreggere il capo del poveretto.


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