Busto Fonseca Il «Busto di Gabriele Fonseca», medico portoghese committente della cappella omonima posta nella chiesa romana di S. Lorenzo in Lucina, è lunica delle scultura di mano del Bernini tra quelle che decorano la cappella costruita e portata a termine nel 1664 su disegno del maestro, ma in seguito ampiamente rimaneggiata nel corso di lavori e aggiunte sette e ottocenteschi. Deceduto nel 1668, Gabriele Fonseca appare rivivere nelle tormentate pieghe del marmo di Bernini, che forse davvero dal vivo ritrasse il suo committente. In questa sua opera tarda il maestro barocco mantiene la minuzia descrittiva della sua ritrattistica giovanile, la sua grande capacità di rendere semplici e dimessi gli abiti e le stoffe, ma imprime alla forma e alla figura un pathos che è caratteristico dei suoi ultimi anni come nota Marina Minozzi nella scheda del libro (De Luca) sul Benini a Roma, scritto insieme con Michela Ulivi. Maestro nella resa dei sentimenti, Bernini affida alla vivida resa della mani luna come aggrappata al rosario, laltra decisamente rivolta al cuore la devota passione di Gabriele Fonseca.
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