Caffe' Europa

Arte/Per Roma sulla tracce del Bernini

 

Estasi di s. Teresa

La scultura che blocca mirabilmente nel marmo la conturbante «Estasi di s. Teresa» è certamente il dettaglio più famoso e ammirato di un’opera, la «Cappella Cornaro», nella quale Gian Lorenzo Bernini diede prova delle sue qualità di architetto e scenografo. Bagnandola della luce naturale che arriva dalla finestra posta nella nicchia e della luce artificiale di raggi dorati che scendono alle spalle, Bernini diede alla scultura, che "racconta" la «Transverberazione» della santa, la forma e l’emozione che Teresa stessa aveva narrato nelle sue memorie: «Nelle sue mani [dell’angelo] vidi una lunga lancia d’oro e in cima alla punta di ferro mi parve di scorgere una lingua di fuoco. Con questa parve trapassarmi il cuore più volte così che mi penetrò nelle viscere … e mi lasciò tutta infiammata da un grande amore di Dio … . Non è una pena fisica, ma spirituale, anche se il corpo vi ha parte – anzi, una grande parte».
A questa esperienza mistica assistono, sporgendosi dai palchetti posti sui fianchi della cappella dedicata alla santa d’Avila, le sculture che ritraggono vari personaggi della famiglia veneziana dei Cornaro. Tra di loro, probabilmente, c’è anche il cardinal Federico che nel 1644, ventidue anni dopo la canonizzazione di s. Teresa, aveva dotato e deciso di far costruire la cappella di famiglia nella chiesa romana di S. Maria della Vittoria.


Chiudere la finestra per tornare su Caffè Europa