Caffe' Europa

Arte/Per Roma sulla tracce del Bernini

 

David

Come il sasso che si accinge a scagliare con la sua fionda contro Golia, il «David» di Gian Lorenzo Bernini stava per prendere il volo per il colosso americano della National Gallery di Washington. Un paio di anni fa i giornali hanno parlato insistentemente del pericolo che il celebre marmo scolpito da Gianlorenzo tra l’estate del 1623 e l’inizio dell’anno seguente potesse essere prestato per la mostra che Irving Lavin, uno dei massimi studiosi del Bernini, andava allestendo nella capitale statunitense. Fortunatamente il pericolo è stato scongiurato. L’opera non è stata concessa. E, siccome non è stata la sola, la mostra che doveva celebrare il quarto centenario della nascita del maestro (1598 – 1680) non si è più fatta. Il risoluto eroe biblico è scultura di grandi dimensioni e di grandissima importanza storica: al «David» Bernini concesse il volto e chiese in prestito la divina forza per sconfiggere i suoi nemici; inoltre, attraverso il «David», l’artista probabilmente interpretò la grinta e la voglia di riscatto del suo committente, il cardinale Scipione Borghese: che la scultura aveva pagato per collocarla nella splendida villa romana, dove si conserva.


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