Caffe' Europa  
 

 



Subject: e-commerce (corsera, 980915)

R. S.

 

 

 


I francesi hanno un termine che rende plasticamente la situazione di chi va per negozi senza mai comprare: lêche vitrine. A questo si era limitata l'attitudine dei milioni di internettari d'Europa davanti alle mercanzie esposte in rete: inibiti dalla paura di frodi, i potenziali consumatori elettronici spalancavano gli occhi di fronte alle offerte, ma non il portafogli. Tutto cio' e' iniziato, lentamente, a cambiare. Stando a uno studio realizzato congiuntamente da Ibm con la Intelligence Unit dell'Economist e presentato a Parigi l'8 settembre, il commercio elettronico si annuncia anche nel Vecchio Continente come rivoluzione radicale ma, nel breve/medio termine (nei prossimi 5 anni), qui il modello sara' business-to-business (tra aziende, per aumentare l'efficienza degli scambi con i fornitori, la gestione del magazzino etc) e non ancora business-to-consumer.
Anche negli Stati Uniti, d'altronde, dove la rete e' gia' parte della quotidianita' delle famiglie, la sproporzione dei due settori e' netta. Il recentissimo rapporto di Price Waterhouse prevede che entro il 2002 il valore di beni e servizi negoziati via Web sara' di ben 434 miliardi di dollari ma di questi soltanto 94 saranno costituiti da acquisti di consumatori individuali.
Tuttavia e' proprio questo settore e il suo impatto sulla vita dei cittadini, quello che qui piu' ci interessa. Se i numeri non sono ancora stratosferici (un giro d'affari europeo di "soli" 2,8 miliardi dollari nel '98, nelle previsioni di International Data Corp.) nel 2001, a sentire gli analisti di Forrester Research, le vendite dovrebbero raggiungere quota 64 miliardi. Un modesto 1% del prodotto interno lordo dell'Unione Europea, obiettano taluni. Si', ma la rapidita' dell'accelerazione e' fulminante e la svolta promette di ben accordarsi con l'instaurarsi della valuta unica: "Internet sara' la piattaforma sulla quale la promessa dell'euro - accresciuti scambi internazionali - attecchira'" si legge ancora nel rapporto Forrester.

Nella nostro paese come in Francia, Germania e Inghilterra, lo scenario e' maturato sensibilmente in quest'ultimo anno. Sono spuntate molte realta' di siti attrezzati per il commercio elettronico (una lista aggiornata e' quella a cura dell'Osservatorio Internet dell'Universita' Bocconi a http://www.tin.it/osservatorio_bocconi/e-com-ita.htm) ma la reticenza del consumatore italiano si spiega, oltre alla paura delle fregature, con la mancata abitudine all'acquisto per corrispondenza e con una generalizzata mancanza di convenienza. Raramente, infatti, i risparmi che la casa produttrice di un qualsiasi articolo realizza vendendo online (senza bisogno di un punto vendita fisico ne' del personale che serve per mandare avanti il negozio) si ripercuotono sull'acquirente, facendogli pagar meno la merce.

In tema di libri, per esempio, da amazon (http://www.amazon.com) o da Barnes & Noble (http://www.barnesandnoble.com), l'acquirente telematico ottiene sconti sino al 30-40%. Anche il lettore italiano puo' usufruirne: mentre per acquistare un libro in inglese che costerebbe pochi dollari negli Stati Uniti rischiava di dover sborsare, nelle librerie patrie, 3-4 volte il suo prezzo originario, acquistando online questo non succede piu'. Ci sono da considerare le spese di spedizione (4 dollari fissi piu' 1,95 dollari a libro se ci si accontenta della consegna lenta, entro 14-72 giorni; 7 piu' 5,95 dollari a libro se si vuole ricevere il pacco entro 7-21 giorni e 30 piu' 4,95 dollari a libro se si ha l'urgenza di entrarne in possesso entro 1-4 giorni), ma il risparmio rimane. Cercando l'esperienza piu' vicina da noi ci si imbatte in Internet Bookshop Italia (http://www.internetbookshop.it/) e il confronto da' un risultato malinconico. Qui nessuno sconto e il vantaggio resta solo per chi abita in localita' sprovviste di buone librerie.

Anche per i cd e le videocassette puo' convenire l'acquisto elettronico. Per la prima categoria la citazione obbligatoria spetta a CdNow (http://www.cdnow.com). Oltre 250 mila titoli che vanno dai cd alle cassette, dai libri (di argomento musicale) ai film. Le tariffe di spedizione per l'Italia sono di 6,96 dollari per un solo cd; 10,01 per 3; 15,92 per 7 e 20,49 per un ordine di 10 dischi. Il megasito per le videocassette in lingua originale e' invece Reel (http://www.reel.com). Piu' di 80 mila titoli e una lista aggiornata periodicamente di "50 Grandi Film" a 4 dollari e 99. Per le consegne internazionali, se basta ricevere il pacco in un periodo variabile da 2 a 4 settimane, si spenderanno 7,95 dollari fissi piu' 5,95 per ogni video.

Altre categorie di prodotti che si possono comprare bene online comprendono il software e i prodotti per l'informatica, i prodotti per la nautica e il vino.
Per hardware e software un elenco minimo e' composto da Centro Hl (http://www.centrohl.it); il Centro distribuzione Software (http://www.cdsoft.it) che espone Pc assemblati a poco piu' di un milione; PcExchange (http://www.pcexchange.bitlevel.com) dove acquistare l'usato e Software.Net (http://www.software.net).
Buoni affari si possono fare alla WestMarine (http://www.westmarine.com) "la vostra fonte completa per qualsiasi bisogno nautico! Dall'equipaggiamento all'abbigliamento, abbiamo tutto cio' di cui avete bisogno!", promette l'esclamativa pagina di ingresso al negozio online da 34.000 articoli a prezzi vantaggiosi.
Per la gioia degli enologi con alfabetizzazione digitale un sito italiano che vale la pena frequentare e' Vinoplease (http://www.vinoplease.it). Le bottiglie si vendono a cartoni di 6 e la consegna e' gratuita per Milano (per tutti gli ordini superiori a 200.000 lire, senno' costa 5000 lire), altrimenti varia a seconda della localita' (per consegnare a Roma un cartone da 12 bottiglie si spendono 21 mila lire).

Per organizzare le proprie ferie in rete, infine, l'alternativa del Web sta diventando sempre piu' attraente. Italia OnLine e Sabre, il servizio professionale impiegato dai tour operator, si sono uniti per realizzare Travel OnLine (http://www.travelonline.it) che offre la possibilita' di prenotare in oltre 35 mila alberghi, 400 compagnie aeree e 50 societa' di autonoleggio. Di recente esordio anche Amadeus (http://www.amadeus.net), sistema globale di prenotazioni che permette di verificare la disponibilita' di voli, alberghi e auto, scegliendo fra piu' di 700 compagnie aeree, 44 mila hotel e le piu' grandi aziende di autonoleggio e di traghetti. Italy Hotel Guide (http://www.italyhotel.com) alias Venere (http://www.venere.it) vi da' la possibilita' di controllare online le disponibilita' di 243 hotel italiani e, eventualmente, prenotare attraverso un servizio di fax azionabile via Web. Ma, a differenza di Expedia (http://www.expedia.com) e altri siti americani, non si potra' completare la transazione per via elettronica. Lo scambio soldi- biglietto avverra' presso agenzie convenzionate o altri sistemi "off-line". Per il viaggiatore italiano online la strada verso il one-stop-shopping appare ancora lunga.

 



Copyright © Riccardo Stagliano' 1999

 

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