Caffe' Europa  
 

 



Subject: E-commerce all'amatriciana (caffeeuropa.it, 981002)

R. S.

 

 

 


La cosmopolita Amazon perde contro l'americanissima Barnes & Noble 54 a 43 (dollari). Non e' sempre cosi' ma e' successo, sonoramente, ieri sera, al termine della comparazione del prezzo di tre libri, identici, acquistati via Web con il risparmio di 11 bigliettoni solo perche' ordinati a pochi clic di distanza dal sito piu' caro. Se andare in giro per negozi della stessa citta' nel tentativo di scovare l'occasione migliore e' spesso di una lentezza impraticabile, mettere una accanto alle altre le proposte di tre vetrine virtuali puo' richiedere - connessioni telefoniche permettendo - pochi minuti, poco importa se acquirente e venditore si trovano a oltre 6 mila chilometri di distanza. Questo e' lo shopping al tempo di Internet.

Il commercio elettronico sta diventando una cosa vera. Un recentissimo rapporto di Price Waterhouse prevede che entro il 2002 il valore di beni e servizi negoziati via Web sarà di ben 434 miliardi di dollari ma di questi soltanto 94 saranno costituiti da acquisti di consumatori individuali. Tuttavia è proprio questo settore e il suo impatto sulla vita dei cittadini, quello che qui più ci interessa. Se i numeri non sono ancora stratosferici (un giro d'affari europeo di "soli" 2,8 miliardi dollari nel '98, nelle previsioni di International Data Corp.) nel 2001, a sentire gli analisti di Forrester Research, le vendite dovrebbero raggiungere quota 64 miliardi. Un modesto 1% del prodotto interno lordo dell'Unione Europea, obiettano taluni, ma la rapidità dell'accelerazione è fulminante.

Ma mentre Amazon (http://www.amazon.com) (oltre tre milioni di titoli tra i quali scegliere online piu', da alcuni mesi, anche cd musicali) e Barnes & Noble (http://www.barnesandnoble.com) praticano sconti del 20-40 per cento per i loro clienti elettronici, fornendo cosi' il miglior incentivo a superare ogni ritrosia verso l'acquisto immateriale, le uniche esperienze comparabili in Italia offrono condizioni ben diverse.

Da un accordo tra Informazioni Editoriali, l'editore del sito librario Alice (http://www.alice.it), e l'inglese Internet Bookshop e' nata, il 3 giugno scorso, Internet Bookshop Italia (http://www.internetbookshop.it/). Si possono comprare libri online scegliendo tra 250.000 titoli, di cui circa un terzo e' immediatamente disponibile nei vasti magazzini della Iperbook di Trezzano, nell'hinterland milanese. E' qui che arriva l'ordine elettronico ed e' da qui che viene smistato. Se certi volumi sono pronti negli scaffali mentre per altri c'e' da aspettare, passato il decimo giorno di attesa verranno consegnati i titoli disponibili e le spese di spedizioni per il resto dell'ordinazione graveranno sulle spalle della iBS.

Il pagamento avviene via carta di credito (in un ambiente sicuro, corazzato dai protocolli SSL e dalla certificazione Verisign). A conferma della tranquillita' dell'operazione anche CartaSi, tradizionalmente cauta su questo terreno, ha riconosciuto la validita' delle transazioni online effettuate in questo contesto. "Will Italian people buy books online? - si sono chiesti, scettici, gli inglesi della Europemedia.com (http://www.europemedia.com), una newsletter settimanale che monitorizza gli sviluppi dei mercati europei dell'editoria online - We will find it out very soon").

L'iniziativa e' ottima e l'interfaccia molto ben fatta ma la differenza principale con le esperienze omologhe d'oltreoceano e' che qui il prezzo e' lo stesso di quello praticato in libreria e, per di piu', ci sono le spese di spedizione (e l'alea che l'infrastruttura postale italiana comporta). La spedizione diventa gratuita solo se l'importo complessivo supera le 150.000 lire (conviene mettersi d'accordo con qualche amico per un acquisto cumulativo) altrimenti bisognera' aggiungere un 7 per cento sul prezzo di copertina.

Per chi sta lontano da un centro attrezzato di buone librerie e ancora ha paura di dare il proprio numero di carta di credito online, MacBOOK (http://www.edit.it/) costituisce una ragionevole alternativa a iBS. Il network che essa rappresenta unisce un cospicuo numero di librerie italiane. "Puoi cercare e ordinare qualunque libro e pagare contrassegno o con carta di credito tutti i libri distribuiti in Italia ed anche le pubblicazioni edite localmente" spiega la presentazione. A sentire gli organizzatori si puo' cercare tra 500 mila titoli, che comprendono anche riviste, cd e dischi.

Il ragionamento e' semplice: il commercio elettronico modifica la "catena del valore", quella serie di passaggi che determinano il prezzo di una merce. La rete di distribuzione, ad esempio, e' particolarmente semplificata: non c'e' bisogno di aprire un negozio, pagare affitto e bollette Enel, ne' ci sono stipendi per commessi e inservienti vari. Evidentemente si dovra' pagare chi costruisce il sito e chi si prendera' cura della gestione degli avventori telematici, ma l'abbattimento dei costi e' considerevole. Questa decurtazione deve riverberarsi sul consumatore che in questo modo si convince a comprare qualcosa che non puo' prendere in mano, valutandolo "fisicamente".

Se la proprieta' transitiva del risparmio non si applichera' anche nel Belpaese, le euforiche previsioni degli analisti di Forrester riguarderanno tutti meno che noi, mentre lo scetticismo degli inglesi di Europemedia trovera' una triste conferma. I fantasmi di "Vestro" e "Postal Market" dovrebbero pur insegnare qualcosa!

 



Copyright © Riccardo Stagliano' 1999

 

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