Caffe' Europa  
 


 

Glossario

R. S.

 

 

 


A

Agenti intelligenti (da Intelligent o smart agents). Applicazioni programmabili per filtrare, secondo le vostre indicazioni, le informazioni che si trovano in rete (per esempio tutto quanto è stato scritto sui bonsai in una giornata). Aumentano la qualità del loro lavoro con il tempo: memorizzano infatti le vostre preferenze e impostano le ricerche successive sulla base di un più accurato profilo dei vostri interessi.

Anonymous FTP (File Transfer Protocol anonimo). Vi permette di scaricare file, gratuitamente, da siti presso i quali non siete registrati usando come login, appunto, anonymous.

Applicazione. Si dice di qualsiasi software dedicato a una funzione specifica (videoscrittura, calcolo, grafica ecc). È sinonimo di “programma”.

Archie. Software inventato nei primi anni novanta da Peter Deutsch, Alan Emtage e Bill Heelan. Digitando il nome di un file che vi serve, archie lo troverà in uno dei tanti siti pubblici da cui lo potrete scaricare for free: basterà cliccare due per trasferirlo sulla vostra macchina.

Arpa (Advanced Research Projects Agency). Nasce in risposta ai progressi russi nelle tecnologie applicate al settore militare per volontà del Ministero della Difesa americana. Nel ‘69 è messa in piedi Arpanet, l’embrione della rete: il suo scopo era di assicurare le comunicazioni nei centri nevralgici della nazione in caso di bombardamento atomico.

ASCII (American Standard Computer Information Interchange). Codice americano standard per l’interscambio delle informazioni tra computer. Un codice supportato da praticamente tutti i produttori di computer per rappresentare lettere, numeri e caratteri speciali.

B

Banda, larghezza di (banwidth). La capacità del cavo, in fibra ottica o il doppino di rame del telefono, di trasmettere un segnale. Maggiore è la larghezza, più utenti potrà sopportare e superiori saranno le quantità di informazioni che quegli utenti riusciranno a trasmettere e ricevere. Generalmente espressa in bits per secondo.

Banner. Alla lettera distintivo, ma anche titolo a tutta pagina di un giornale. Nell'accezione telematica si tratta del riquadro che campeggia sempre più prepotentemente sulle home-page dei servizi commerciali e reclamizza un prodotto, funzionando anche da link verso il sito dell'azienda che lo produce. È una sorta di piccolo cartellone pubblicitario on-line.

Baud (in onore di Emile Baudot, francese, uno dei pionieri delle telecomunicazioni). È l’unità di misura alla quale un modem trasmette i dati. Oramai però si preferisce parlare di «bits per second» o «bps».

BBS. Sta per Bulletin Board System; un club on-line dove gruppi di persone con interessi analoghi si riuniscono, elettronicamente, discutendo e scambiandosi opinioni via posta elettronica. Gli argomenti possono essere i più vari.

Beta. È il prototipo, la fase di test nello sviluppo di un software. Serve per scoprire l’eventuale presenza di “bug” (bachi), difetti di programmazione che possono causare guai nel funzionamento.

Bits (binary digits). «Il Dna dell’informazione» secondo la definizione di Nicholas Negroponte. Si tratta delle unità elementari del linguaggio binario (0 o 1). Digitalizzare dei dati significa ridurli in bits, trasformando i valori che descrivono la loro intensità analogica in misure a loro volta codificate come serie di 0 e 1. I vantaggi della trasformazione stanno nel risparmio di spazio, oltre che nella facilità di manipolazione e nella fedeltà del trasferimento.

BITnet. Nasce nell’81 dall’iniziativa di alcuni accademici newyorkesi. L’acronimo significa «Because It's Time NETwork». Fornisce posta elettronica, listserv per distribuire informazioni e possibilità di file transfer.

Bounce. Alla lettera, un rimbalzo. Si dice di una e-mail che ritorna al mittente perché l’indirizzo del destinatario non è corretto o per altri problemi intervenuti durante il tragitto.

Browser. Alla lettera, sfogliatore. È in effetti il programma che vi consente di navigare il World Wide Web, passando da una home-page all'altra. Con l'apparizione dei browser e le loro intuitive interfacce grafiche è diventato possibile (e semplice) spostarsi sulla rete a colpi di mouse. Il primo browser famoso è stato Mosaic. Netscape ne è un perfezionamento e domina il mercato sul quale però si è affacciato significativamente anche Internet Explorer della Microsoft.

C

Cd-Rom (Compact disk-read only memory, cd che si può solo leggere). Oggi su un Cd-Rom possono esere immagazzinati circa 600 megabyte, contro il mega e 4 dei floppy disk a alta densità.

Chat. Alla lettera, chiacchiera. Attraverso software particolari reperibili in rete si può, in tempo reale, scambiare messaggi con altri utenti che possono rispondere per via testuale immediatamente dopo che avete finito di scrivere il vostro. I partecipanti a questi incontri possono essere molteplici.

Cyberspace. Ciberspazio. Termine che si deve allo scrittore William Gibson che lo inventò dopo essere rimasto colpito da alcuni bambini che fissavano un videogioco su uno schermo e «chiaramente credevano nello spazio che il gioco proiettava. Essi sviluppano la credenza che ci sia una sorta di spazio reale oltre lo schermo, un posto che non si può vedere ma si sa che esiste» (Neuromante, 1984). Usato genericamente per descrivere il mondo dei computer in rete.

Crittazione. È il metodo di codifica dei dati che impedisce intrusioni illecite da parte di estranei. Tutela la privacy nelle comunicazioni via rete: la tecnica più nota è quella a chiave pubblica della RSA, l’applicazione che ha riscosso maggiore successo è Pretty Good Privacy di Philip Zimmerman. Cionostante si può trovare sempre qualche hacker che riesca a violarle.

Client. Il programma, presso il computer locale, che funge da interfaccia per interagire col server, computer remoto. Questa coppia, necessariamente unita, descrive bene l’architettura telematica della rete.

Comunità virtuali. Sono costituite da gruppi di persone che condividono specifici interessi e che vogliono discuterne in rete. Reale è la gente, virtuale il luogo e il modo con il quale si incontra. Il testo di riferimento, sul tema, è quello omonimo di Howard Rheingold: «Le comunità virtuali», Sperling & Kupfer, 1994 (in rete a http://www.well.com/user/hlr/vcbook/)

Cyberpunk. È il nuovo ribelle della frontiera elettronica: «Datemi una connesione fissa e solleverù il mondo». La paternità dell’espressione risale al giornalista-scrittore Bruce Sterling.

D

Dial-up. Connessione via telefono a un altro computer, il server, che funziona da vostra porta per la rete. È la più diffusa modalità di accesso a Internet per i privati, quando non si è essi stessi un nodo.

DNS. Il codice postale generale di Internet. In verità è un sistema di database per la traduzione dei nomi di dominio dei computer in indirizzi numerici Internet. Per accorgersi della sua importanza basta digitare una lettera sbagliata nell’Url che volete raggiungere: «The location does not have a DNS entry...» vi risponderà senza appello il browser.

Dominio. Ancora toponomastica della rete. È la targa nazionale di un indirizzo elettronico (.it per l’Italia, .jp per il Giappone e via discorrendo) o segnala il tipo di attività di un’organizzazione presente on-line (.edu, .org, .com ecc).

Download. Lo scaricamento di un file dal computer remoto al proprio (l’operazione contraria è l’upload, con la quale si trasferisce un file del proprio disco fisso a quello del server).

E

E-mail. La posta elettronica, il metodo di spedizione ultrarapida e a bassissimo costo di messaggi via computer. Tra gli entusiasti di questo efficacissimo mezzo di comunicazione circola un nomignolo per definire, in contrapposizione, la lenta posta tradizionale: snail-mail, posta lumaca.

Emoticons. Le icone che esprimono emozioni (vedi smiley)

F

FAQ: Frequently Asked Questions. Domande fatte frequentemente. Le cose che i più chiedono a proposito di un prodotto, un servizio o quant’altro sia presente on-line. È consigliabile leggersi queste liste di risposte per farsi un’infarinatura di base della materia. Non farlo pensando di ovviare chiedendo in giro potrebbe esporvi a richi seri di essere redarguiti a suon di RTFM (Read The Fucking Manual).

Finger. Lo strumento che vi permette di saperne qualcosa di più sulle generalità di un utente di cui conosciate soltanto l’indirizzo di posta elettronica.

Flame. Alla lettera, fiammata. Dà bene l’idea della reazione inconsulta di una testa calda della rete. È un attacco verbale, violento e diretto contro un destinatario identificato contro il quale si dissente veementemente. Può determinare l’inizio di una rissa telematica e, se le polemiche proseguono a lungo, di vere e prorprie “guerre di religione”.

Fornitore di accesso, o service provider. Chi offre, a condizioni e prezzi diversi (poco più di 200 mila lire annue per quanto riguarda l’utenza privata), l’accesso a Internet.

FTP: file transfer protocol. Ovvero il protocollo, il codice di comunicazione tra computer che rende possibile il trasferimento dei file da uno all’altro.

G

Gigabyte. Multiplo di un byte (che equivale a sua volta a 8 bits). Corrisponde a un miliardo di Byte, ovvero più di 1000 copie di un romanzo di media lunghezza.

Gopher. Deriva dal nome di un roditore americano che rosicchia in continuazione ed è un sistema a menu di esplorazione della rete, un tentativo di razionalizzazione dei materiali disponibili su Internet. Tra gli ascendenti è quello che più assomiglia al World Wide Web.

H

Hacker. Al Mit – Massachussets Institute of Technology – degli anni sessanta, alcuni ricercatori si erano riuniti nel Club del Trenino Elettrico: i più virtuosi nell’inventare dei marchingegni inimmaginabili da applicare al loro passatempo preferito venivano detti hackers. Il sostantivo oggi è vox media e assume una connotazione positiva o negativa a seconda del contesto in cui viene usato. Di certo l’hacker è un grande esperto di reti, ma può capitare che proprio la sua disinvoltura lo porti a infrangere protezioni crescenti e diventare «pirata informatico», facendo irruzione in macchine e database cui non potrebbe avere accesso.

Host. Il computer remoto attraverso il quale gli utenti possono comunicare con tutte le macchine che vi sono connesse.

HTML, ovvero, HyperText Markup Language. Il semplice linguaggio di programmazione ipertestuale/ipermediale, con il quale sono scritti i documenti dell World Wide Web. Le istruzioni html (dei codici detti “tag” che imprimono al testo delle formattazioni particolari) sono comprese dal “browser” che riesce in questo modo a visualizzare correttamente i file.

HTTP, ovvero, HyperText Transfer Protocol. Il protocollo usato per passare da un sito all’altro del Web. È il prefisso (seguita dai due punti e un doppio slash) dei tipici indirizzi WWW.

I

Internet. Con un modo di dire frusto ma visivamente efficace, la «madre di tutte le reti». Figlia di Arpanet, network che nasce nel ‘69 per fini militari, si distanzia presto dalle intenzioni originarie, diventa strumento della ricerca universitaria negli anni settanta e ottanta, finisce per interconnettere (internetworking, appunto) tutte le altre reti telematiche grazie alla versalità del protocollo IP (Internet Protocol), fino al portentoso successo di pubblico degli anni novanta.

IRC (Internet Relay Chat). Se volete chiacchierare questo è lo spazio che fa per voi. Una funzione che rende possibile intavolare, digitandole, discussioni in tempo reale via rete.

ISDN (Integrated Services Digital Network, rete digitale di servizi integrati). Una rete molto più veloce (da 64kb/s in su) del normale doppino di rame, che comincia a rendere fruibile la vera multimedialità (immagini, audio, video ecc) on-line. Necessità un costo di istallazione ma recentemente le tariffe per l’uso sono state equiparate a quelle delle linee normali.

K

Killer application. Alla lettera, applicazione killer, nel senso che sbaraglia le altre sul mercato. Un marchingegno tecnologico di straordinario successo, tale da costituire un progresso molto rilevante nell’uso del computer.

L

LAN (Local Area Network). Una rete locale, generalmente a livello aziendale, che mette in collegamento i computer di una comunità limitata. È l’opposto di WAN (Wide Area Network).

Link. Il rimando tipico degli ipertesti che lega il primo testo (ma si può linkare anche un'immagine) a un secondo testo che lo approfondisce e lo integra. Sul Web si riconosce perché la parola attiva è in colore diverso rispetto al testo normale e per di più sottolineata. Inoltre il puntatore del mouse, passandoci sopra, si trasforma in in una manina che, cliccando sulla parola o sull'immagine, vi porterà altrove.

LIST-SERV. Il sistema automatizzato per la distribuzione di mailing list. Spedendo un messaggio con determinate caratteristiche a questo indirizzo, riceverete periodicamente i contributi di tutti gli altri aderenti a quel gruppo di discussione.

Lurker. Nella nuova antropologia della rete sono i contemplativi. Leggono i messaggi altrui, consultano gli archivi ma non dicono la loro, non prendono parte alle discussioni.

M

Mailing list. Forum di discussione su argomenti svariati i cui messaggi vengono distribuiti via posta elettronica. Il confine con newsgroup è molto labile: il discrimine è costituito dal fatto che i messaggi non rimangono affissi in un luogo per la consultazione comune, ma sono spediti individualmente nella mailbox di ogni partecipante.

MIME (Multipurpose Internet Mail Extensions, estensioni postali multifunzionali di Internet). Un metodo per collegare il codice binario alla posta elettronica.

Modem (acronimo sillabivo di modulatore/demodulatore). La scatoletta che fa sì che il vostro computer parli, via telefono, con un altro. Non fa altro che convertire le informazioni binarie del calcolatore nei segnali analogici che viaggeranno lungo la linea telefonica per poi essere ricomposti in digitali, una volta arrivati sul computer di destinazione.

Mosaic. Il primo, indimenticato, browser grafico. Creato nel 1993 da ricercatori della Ncsa, è stato il detonatore del successo del Web. La sua caratteristica era anche di funzionare su le piattaforme più diverse. Dell’equipe che l’ha concepito faceva parte anche Marc Andreessen, l’ormai ricchissimo papà del più «leggero» e funzionale Netscape.

MUD/MUG (multi user dungeon o game). Popolarissimi giochi di ruolo elettronico con più utenti simultanei.

Multimedia. Il termine, entrato prepotentemente anche nel vocabolario dei non addetti ai lavori, ha una definizione contestata e un’origine incerta. Multimediale è l’integrazione su uno stesso supporto di dati di diversa natura: testi, suoni, immagini fisse o animate. Il tutto visualizzato e gestito tramite un computer che permette, attraverso programmi appositi, di interagire sulla rappresentazione delle informazioni. Nicholas Negroponte dice che si farebbe meglio a parlare di “unimedia”, perché -nell’era digitale- tutti i diversi dati sono riconducibili a un’unica forma elementare: i bits. Le due principali categorie sono l’off line, ovvero in multimedia che funziona su un equipaggiamento stand-alone (cd-rom) e quello on-line, vale a dire disponibile in rete. Qualche informatico-etimologo giura che se ne sia parlato la prima volta a proposito del Macintosh della Apple (1984), una macchina che sin dall’inizio integrava testi, immagini e suoni. Per altri l’espressione avrebbe ricevuto l’imprimatur ufficiale da Bill Gates, nel 1986. Ma pare che se ne trovasse già traccia sulla stampa americana di 10 anni prima.

N

Net. La rete, con la maiuscola, Internet, quella che tutte le altre comprende e tiene insieme. Fra i sinonimi utilizzati nel tempo, con accezioni più o meno equivalenti, anche the Cloud, the Matrix, the Datasphere, the Electronic Frontier, the information superhighway (in italiano reso approssimativamente con «autostrade dell’informazione» o «informatiche»).

Newbie. Un principiante, una “matricola” della rete. Navigatore entusiasta ma alle prime armi, può perdersi facilmente e commettere gaffe imbarazzanti.

Newsgroup. Una bacheca elettronica dove ognuno può affiggere la propria opinione sugli argomenti di cui vi si discute. È questo il territorio di Usenet, che comprende le oltre 20.000 aree messaggi, che si occupano di sesso piuttosto che di giardinaggio, medicina nucleare o danza del ventre. Crescono in maniera furibonda e se ne trovano parecchie anche in italiano.

Nodo. Continuando sulla metafora della rete, si definisce in questa maniera il singolo componente informatico di Internet, è un computer direttamente collegato.

O

Off-line/on-line. Le due principali sotto-divisioni del cosiddetto multimediale (vedi).

P

Password. La parola d’ordine, costituita di lettere e/o numeri, necessaria per avere accesso a un sistema chiuso. È la vostra chiave per connettervi in rete ma anche per poter consultare la maggior parte dei servizi on-line, i database ecc.

PPP (Point to Point Protocol). Il protocollo per aver accesso a Internet in modalità grafica, comunicando con TCP/IP attraverso una linea telefonica (l’alternativa è Slip, Serial Line IP).

Protocollo. Un codice di comunicazione, l’«idioma» attraverso il quale due computer possono intendersi, lo standard che sovrintende i trasferimenti di dati tra macchine diverse.

S

Server. L’interlocutore del client. Computer o software che permette ad altre macchine di utilizzare risorse di rete.

Shareware. Software che è possibile provare prima di acquistare (disponibile in rete). In pratica, quando non sono previsti dei buoni sistemi per far scadere la validità del programma, pochi sono quelli che pagano le modeste somme richieste dagli sviluppatori.

Sito. Ognuno dei singoli luoghi che compongono il World Wide Web.

SLIP. Vedi PPP.

Smiley: :-) Girate la testa di 90 gradi a sinistra e vi renderete conto di cosa stiamo parlando. È una faccina sorridente stilizzata che sta a indicare che stiamo scherzando. Utile negli scambi di messaggi elettronici dove il rischio di fraintendimento di un’inoffensiva ironia è sempre alto. Le «emoticons», o icone per le emozioni, sono moltissime e usano lettere, numeri e segni di interpunzione per trasmettere uno stato d’animo.

Spam. Nel caso di scuola, la coppia di avvocati Canter & Siegel aveva spedito – non richiesta – quantità massicce di messaggi elettronici per pubblicizzare la propria attività. Scoppiò il finimondo ma il vizio ha trovato emuli. L’etimologia ha a che vedere una marca di carne gelatinosa in scatola e vorrebbe suggerire il risultato che si otterrebbe mettendola davanti a un potente ventilatore. L’accezione è, evidentemente, negativissima.

Sysop (acronimo per system operator). Il gestore responsabile di un servizio telematico

Surfing. La navigazione della rete senza una meta ben precisa: da qui “net-surfer”.

T

TCP/IP (Transmission Control Protocol/IP). Il protocollo, il codice di comunicazione che i vari network che costituiscono Internet condividono. Inventato nel 1982 da Vinton Cerf e Bob Khan, funziona in due fasi, prima spezzettando le informazioni e poi indirizzandole opportunamente (vedi il capitolo 6 sulla Storia, Anni settanta).

Telnet. Il protocollo che permette di utilizzare computer remoti, con la possibilità di effettuarvi varie operazioni come se si trattasse la propria macchina.

Thread. Un filone di conversazione, un argomento che appassiona una o più newsgroup, per un tempo variabile (si può arrivare anche agli anni. Un esempio? «Sono meglio gli Ibm compatibili o i Mac?»).

U

UNIX. Sistema operativo di utilizzo comune su Internet. Prima che si affermassero gli strumenti di navigazione e i software a interfaccia grafica bisognava digitare i comandi in quel linguaggio.

Upload. Vedi download.

URL (Uniform Resource Locator, identificatore uniforme di risorse). Definisce in maniera univoca la posizione di una risorsa all’interno della rete. Si compone del prefisso che indica il tipo di connessione di cui avete bisogno (http, news, file etc). Il doppio slash preannuncia che l’informazione che segue è il nome della macchina su Internet cui state per avere accesso (per esempio www.nomesito.it). Dopo un ulteriore slash si descriverà il percorso di directory che seguirete per arrivare al file desiderato (per esempio www.nomesito.it/nomefile.html) e così via, per addentrarsi in ulteriori sottodirectory.

Usenet. La zona della rete che raccoglie oltre 13.000 newsgroup (gruppi di discussione) sugli argomenti più disparati. Una sorta di grande tazebao mondiale dove ognuno può dire la sua, affiggere un messaggio che milioni di altre persone potranno leggere e commentare, continuando la discussione, fino a quando ci sarà qualcosa di cui parlare. I forum sono identificati con sigle tipo alt.destroy.microsoft (il gruppo dei fanatici che odiano la compagnia di Bill Gates), misc.jobs.offered (offerte d’impiego generaliste) e così via: i prefissi principali sono comp (computer), misc (quello che non rientra in un gruppo più specifico), news (dove si parla della stessa Usenet), rec (hobby, tempo liero), sci (scienze), soc (società), talk (politica), alt (argomenti alternativi o proibiti). In lingua italiana c’era soltanto soc.culture.italian. ma recentemente ne sono nate molte altre (il catalogo è reperibile chiedendo a news-it-coord@unipi.it).

Userid (abbrevia «user identification»). Il nome scelto o assegnato a un utente per identificarsi in un determinato servizio telematico. Quello che, nell’indirizzo di posta elettronica, precede la @.

V

Virus. Un programma progettato per autogenerarsi e moltiplicarsi da un computer all’altro, danneggiando quelli con cui entra in contatto. Il più funesto che si ricordi è quello “di Morris”, che il primo novembre del 1988 venne diffuso in rete, contagiando circa 6.000 dei 60.000 hosts all’epoca collegati.

W

World Wide Web (WWW, Wcubo etc). Con una sineddoche sempre più diffusa la maggior parte dell’opinione pubblica lo identifica con Internet tout court: la rete è il Web (dimenticando le news, il Gopher ecc). Nata al Cern di Ginevra nel 1992, la «ragnatela mondiale» è la zona ipermediale della rete. Con i browser (Netscape ecc) ci si sposta da un sito virtuale all’altro semplicemente cliccando con il mouse sulle parole sottolineate (links) all’interno del testo che si sta consultando. Un documento rimanda così a un altro, che lo arricchisce e lo integra, in una sorta di serie di scatole cinesi telematiche, tendenzialmente infinite.

WAIS (Wide Area Information Server). Sistema di software usati per compiere ricerche su database di Internet.

Z

Zippare. In gergo da nerd, i maniaci del computer, sta per archiviare uno o più file usando il programma PKZip.

 
Copyright © Riccardo Stagliano' 1999

 

Home | Corso 1999 | Letture | Links | Caffe' Europa