Amici e detrattori,
piccoli frammenti per un ritratto di Laurent Fabius,
candidato alle primarie socialiste per le prossime presidenziali
francesi.
Jean-Marc Lech, presidente
dell’istituto Ipsos: “Il problema di
Laurent Fabius è che non ha mai l’aria
innocente, anche quando è perfettamente sincero.
Per molti elettori di sinistra ha incarnato la svolta
del rigore del 1983, la distanza tra promesse e atti.
In un certo modo, Fabius non è mai riuscito a
correggere quest’immagine di calcolatore”.
Claude Bartolone, deputato socialista
fabiusiano: “È adesso che è
se stesso. Laurent è coerente con le sue convinzioni
profonde. Ha capito l’importanza del no a Masstricht,
la sconfitta del 21 aprile 2002 e ne ha tratto una lezione”.
Jean-Luc Melenchon, deputato
socialista ha raggiunto i fabiusiani al referendum sulla
Costituzione europea: “Non è quasi
mai caloroso, ma è quasi sempre attento”.
Claude Bartolone, deputato socialista
fabiusiano: “Non è mai stato il più
popolare nei sondaggi a vincere le elezioni presidenziali”.
Jean-Pierre Chevènement,
ex socialista presidente del Movimento repubblicano
e cittadino (Mrc), a proposito di Fabius e il Trattato
europeo: “Vuole reintrodurre dalla finestra
quello che il suffragio universale ha cacciato dalla
porta”.
Alexandre Adler, storico e editorialista:
per lui Fabius rappresenterebbe “un nuovo cesarismo
tribunizio”.
Elie Cohen, economista:
“Fabius non ignora le realtà economiche”.
Max Gallo, ex socialista e storico:
“Fabius è il più classico, il più
deciso a difendere la frattura destra-sinistra”.
Jean-Jacques Becker, storico:
bisogna considerare il “percorso incredibile”
di Fabius. “Al congresso di Metz nel ’79
polverizzò Michel Rocard difendendo il socialismo
duro e puro. Poi si è trovato piuttosto a destra
del partito. E ora a sinistra. Non si sa più
se bisogna guardare ai candidati in funzione dei loro
atti passati o le loro parole attuali”.
Alain Mergier, sociologo:
“Fabius è su una visione socialista abbastanza
classica, con l’economia o il potere d’acquisto
come priorità”.
(a cura di l.s.)
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