
BRUXELLES.
Il futuro della Turchia ha gli occhi di Cem Ozdemir.
Nato in Baden-Wuerttemberg da genitori turchi, Ozdemir
è un giovane europarlamentare tedesco, e per
i media continentali è un po’ il simbolo
dell’integrazione turca in Europa. “L’ingresso
della Turchia aiuterà l’immigrazione dei
turchi che sono già da noi”, ci spiega
tra le stanze del Parlamento di Bruxelles. Ozdemir,
appartenente al gruppo dei Verdi e eletto “Star
of Europe” nel 2002 dal settimanale
Business
Week, racconta come il nostro continente si stia
ormai abituando alla presenza turca (il figlio dell’ex
Cancelliere Kohl ha sposato una ragazza turca), e di
Ankara dice che col tempo imparerà ad essere
europea, come è successo con l’Irlanda
e i paesi dell’Est: “L’Europa ha una
storia di successi”, spiega
l’enfant
prodige della politica continentale, “Abbiamo
reso possibile che Spagna, Grecia e Portogallo diventassero
paesi europei. Non ho alcun dubbio che riusciremo a
fare lo stesso con la Turchia”.
Perché Angela Merkel, Nicolas Sarkozy
e altri politici europei sono contrari all’ingresso
della Turchia? Quali sono le vere ragioni?
Le ragioni sono molte. Sono preoccupati che l’Europa
cambi, diventi qualcosa di diverso da quella che s’immaginano
loro. Ma la verità è che l’Europa
è già diversa, e continuerà ad
essere diversa quando entreranno Romania e Bulgaria.
E’ piuttosto ovvio che dobbiamo cercare di far
sì che l’Europa non sia solo un mercato
comune, ma che sia un luogo in cui condividiamo dei
valori. Se la Turchia vuole partecipare a questa condivisione,
dovremo mantenere la nostra parola. E sono sicurissimo
che Angela Merkel e altri non continueranno nella
loro politica una volta che saranno al governo. Questa
è una tipica politica d’opposizione,
tant’è che in privato non è la
Markel dimostra posizioni molto diverse sul tema dell’adesione
turca.
In Germania vivono due milioni e mezzo di
turchi. Che influsso avrà sulla loro integrazione
in Europa l’adesione della Turchia?
Da sostenitore dell’integrazione penso che l’ingresso
di Ankara nell’Ue ci aiuterà, perché
se la Turchia fa parte dell’Europa sarà
molto più facile convincere i cittadini di
origine turca che vivono da noi a imparare la lingua
del paese in cui vivono, a diventare cittadini tedeschi
e a educare i loro figli a condividere con noi i valori
europei.
Cosa pensa del fatto che nel preambolo della
Costituzione europea non siano state menzionate le
radici cristiane?
La cosa interessante è che questo non è
un problema turco, e non è nemmeno un problema
dei musulmani. E’ solo una questione per i nostri
amici francesi, per la lacité francese.
Il primo ministro turco aveva affermato l’intenzione
di accettare l’eventuale riferimento alle radici
cristiane.
Cosa la fa sentire in Europa quando visita
la Turchia?
Quando sono lì parlo con le persone e capisco
che condividiamo la stessa visione, le stesse idee
sui diritti umani, la democrazia e i valori. E’
un paese europeo come lo era l’Irlanda al momento
della sua adesione, cioè un paese con molti
problemi da risolvere. Lo è come i paesi dell’Est,
che provengono dal mondo ortodosso e hanno avuto bisogno
di molto tempo prima di diventare europei. Penso che
l’Europa abbia una storia di successi. Abbiamo
reso possibile che Spagna, Grecia e Portogallo diventassero
paesi europei. Non ho alcun dubbio che riusciremo
a fare lo stesso con la Turchia.
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