La lotta della scienza contro il dolore. Copertina
e dossier di questa settimana sono dedicati agli sforzi della ricerca per combattere le
sofferenze fisiche degli uomini e delle donne. Il ventesimo secolo ha visto gli
stupefacenti passi avanti di tutte le aree della medicina, salvo quella che riguarda il
dolore. Negli ultimi cento anni, sono nate due sole opzioni: laspirina o le medicine
non steroidi anti infiammatorie, come libuprofen o la morfina. Gli ultimi decenni,
tuttavia, hanno messo le basi per qualcosa di nuovo, cioe medicine a misura di
paziente, in grado di bloccare dolori specifici, con effetti collaterali minimi.
La compagnia farmaceutica che per prima arrivera a produrre medicine contro i
dolori cronici, potra seriamente dominare il mercato. Gia oggi, il mercato
mondiale degli analgesici e stimato attorno ai 10mila miliardi di dollari, e cresce
del 7 per cento ogni anno. Per dolore cronico si intende quello che dura piu di tre
mesi. Ad esempio, contro i dolori neuropatici, derivati da traumi, malattie o
chemioterapia, non esiste per ora alcun medicinale. In piu, per le vittime di
dolore, piuì a lungo si soffre, piu diventa isolubile il problema. Quasi sempre, il
dolore continuo si riversa sui nervi, che diventano ancora piu sensibili. Negli
Stati Uniti, i dolori cronici costano alla societa 160mila miliardi allanno,
515 milioni di giorni lavorativi persi, 40 milioni di visite mediche.
Sempre piu piccoli, sempre piu potenti. La vecchia generazione di computer
portatili e destinata a finire in cantina. Da quando Intel ha sfornato il nuovo
processore Pentium II, le case produttrici di computer stanno realizzando modelli
portatili che superano il prestazioni la generazione precedente, e assomigliano piuttosto
a grandi agende elettroniche. Molti optionals vengono esclusi, come il drive per Cd Rom o
addirittura quello per floppy disk, o come il porta batterie aggiuntivo. Tutte cose che
alla maggior parte della gente non servono. Alloccorrenza, ci si puo collegare
al pc di casa.
Il tramonto di un oligarca. Vladimir Potanin solo un anno fa era il potente capo della
Oneximbank, un impero industrial finanziario russo da 5mila miliardi fondato cinque anni
fa. Oggi, e sullorlo del fallimento e giorno per giorno lotta per
sopravvivere. Come lui, altri sei tycoon della finanza russa rischiano grosso, a causa
degli errori del governo, della crisi del rublo e della loro incapacita a muoversi
senza gli agganci politici e le speculazioni su un mercato che non ce
piu. I vincitori di questa fase sono i giganti dellenergia, ricchi di liquidi:
Lukoil e Gazprom.
Molti di questi oligarchi della finanza, sia chiaro, hanno cospicui conti in banca
allestero. Pero hanno perso di influenza nel paese. Potanin era il piu
"occidentale" dei tycoon russi, parla le lingue, ed era coccolato dai riformisti
della corte di Eltsin. Era un partner accettabile per gli investitori stranieri, ma questo
lo ha portato ad ottenere grossi prestiti, che oggi non puo restituire. La sua
fortuna inizio nel 1993, quando convinse il Cremlino a cedergli alcune grandi
industrie primarie dello stato, come la Sidanko, numero tre nella produzione di petrolio.
Oggi, a prendersela con Potanin sono anche gli amministratori di provincia, che reclamano
il pagamento delle tasse e delle bollette elettriche della Sidanko.