Numero speciale - 19/07/03


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"Ce la faremo, proprio come voi"

Tariq Ali con Nina FÙrstenberg

L'intervista che segue è stato pubblicato sul numero 75 della rivista Reset.

"Cari amici europei occidentali e cristiani, volete capire come dalla cultura islamica possano venir fuori societö moderne, secolarizzate, democratiche e liberali? Fate introspezione, guardate alla vostra storia. La strada faticosa da cui non siete ancora usciti del tutto, se le cose andranno bene sarö la stessa". Tariq Ali non ha dubbi sulla possibilitö di un Islam liberale. Proprio su questo tema vertono le domande che gli abbiamo sottoposto.

Ritiene che l'Islam possa avviare oggi un processo di riforma a contatto con la tradizione europea dell'Illuminismo?

Siamo realisti sull'Europa. La politicizzazione della religione in Europa ² stata moderata se la si confronta con gli Stati Uniti, anche se non si pu÷ ignorare il fatto che i partiti cristiano-democratici hanno dominato l'Italia e la Germania (persino durante la recente permanenza in carica del governo di centro-sinistra, anche politici laici e atei stavano in fila per fare il baciamano in Vaticano), che il partito conservatore britannico era strettamente legato alla Chiesa Anglicana e che le "tribali" rivalitö all'interno del Cristianesimo hanno contribuito al prolungarsi di una violenta guerra civile in Irlanda. In Russia il crollo dell'ancien regime ha visto un drammatico risveglio della Chiesa Ortodossa; in Polonia Chiesa Cattolica e Solidarnosc hanno lavorato insieme per abbattere il regime; in Jugoslavia l'inutile guerra civile ha rianimato antichi odi tra le diverse fazioni del Cristianesimo e dell'Islam della Bosnia (che fino a quel momento era la versione di Islam pið secolare che si sia mai vista).

Che cosa vuol dire? Che l'Europa non ² un modello liberale proponibile per il mondo islamico?

Voglio dire che i politici hanno continuato ad usare come mezzo la religione. Questo strascico non pu÷ essere accettato senza critiche. Lei parla di Illuminismo ma alcuni dei maggiori pensatori illuministi, come Voltaire e Kant, furono estremamente contrari alla religione organizzata, eppure furono anche colpevoli delle pið deplorevoli accuse razziste. Rousseau, che tendeva al deismo, era molto pið illuminato sulle questioni sociali. Mentre l'Europa contemporanea non si ² ancora liberata completamente dalla religione, una parte considerevole della sua popolazione ² per÷ ora immune alla sua attrazione, inclusa la Repubblica Irlandese, dove, fino a poco tempo fa, la Chiesa Cattolica dominava la societö e la politica pið che in ogni altro stato d'Europa.

Perch³ considera l'America un stato non laico?

Perch³ gli Stati Uniti sono saturi di religione: il novanta per cento della popolazione dichiara di credere in una divinitö e il settanta per cento nell'esistenza degli angeli. La secolarizzazione ² stato un processo lento e doloroso e la religione domina la comunitö anglosassone al potere. L'America bianca ² divisa in varie Chiese e sette che fanno a gara a chi ² pið bigotto. Questa realtö si riflette nella composizione dell'attuale amministrazione. Bush stesso ² un Cristiano rinato, e il suo Attorney General un fondamentalista protestante reo confesso. La politica americana ² di rado scossa da un'opposizione ideologica secolare. Ma le passioni politico-ideologiche spesso esplodono su argomenti come l'aborto, acquistando un'importanza sconosciuta persino nelle vicinanze del Vaticano. Nel mondo neoliberale del libero mercato, della deregulation e della privatizzazione, molti si sono ritirati in varie politiche identitarie. Per la seconda generazione dei musulmani europei questo ha significato un ritorno all'Islam. E poich³ l'Islam ² diventato una questione di identitö per loro, la versione predicata e praticata tende a essere molto pið dura, molto pið radicale della maggior parte delle correnti che esistono nello stesso mondo islamico.

Come possono integrarsi come cittadini gli immigrati islamici quando mettono in discussione le nostre leggi insistendo sulla Sharia - la legge tradizionale islamica di comportamento?

La richiesta del riconoscimento della sharia in Europa ² una richiesta assolutamente reazionaria, cui si sono opposti molti anche nel mondo islamico. Ma non si possono permettere doppi standard. Inaspriscono semplicemente i problemi. Se un copricapo ebraico o un crocifisso non creano problemi, perch³ dovrebbe essere diverso per un velo sulla testa? Personalmente non mi piace nessuno dei tre, ma finch³ sono portati volontariamente le mie obiezioni estetiche sono irrilevanti. In qualunque caso non sono problemi dello Stato. Solo poco prima dell'11 settembre il leader del New Labour, Tony Blair, fervente cristiano, ha dichiarato il suo sostegno all'avvio di scuole a religione singola. A che cosa servirö tutto questo? E comunque non sono pessimista.

Cosa intende quando parla di una "terza via" per l' Islam?

Si tratta della ricerca di una terza via reale, che escluda la capitolazione all'estremismo religioso da una parte o all'Impero Americano dall'altra, e che generi un dialogo tra credenti e non. Il mio libro Lo scontro dei fondamentalismi ² stato scritto in parte per facilitare questo dialogo. Il fondamentalismo islamico o i movimenti ad esso associati non saranno mai una reale alternativa al capitalismo. Non si tratta solo del fatto che la visione sociale degli islamici sia offuscata da un'errata lettura della pið antica storia islamica, ma anche che il Corano ² un testo di mercanti arabi scritto quando questi mercanti stavano tentando disperatamente di entrare in nuovi mercati. Il suo messaggio economico ² essenzialmente la difesa della proprietö privata e del libero scambio, con una forma di caritö istituzionalizzata per i poveri. Bin Laden e Bush hanno molto pið in comune di quanto si possa pensare. Cercare una conferma postmoderna delle identitö politiche nell'Islam ² un compito inutile.

Ma non mi ha ancora risposto se in concreto lei pensa che dall'Islam possa venir fuori una cultura democratica e liberale, e come.

Ho molte discussioni con gente di cultura islamica. La mia posizione ² che quel mondo ha bisogno di una riforma per sviluppare idee su ogni livello - filosofico, politico, economico - che lo porti oltre il proprio passato e oltre l'ortodossia neo-liberale offerta dall'Ovest. In primo luogo ² indispensabile una rigida separazione dello Stato e della Moschea; e poi ci vuole una completa democratizzazione del mondo islamico, incluse l'Arabia Saudita, il Kuwait e l'Egitto. Se i partiti cristiano-democratici possono funzionare nell'Europa occidentale, non c'² ragione per cui i partiti islamico-democratici non possano funzionare in Egitto, Turchia o Algeria. Soprattutto gli intellettuali nel mondo islamico devono rivendicare il proprio diritto a interpretare i testi che sono la proprietö collettiva della cultura islamica come un tutt'uno. La tragedia dell'Islam ² l'atrofia seguita dopo i primi secoli della sua esistenza. C'era pið dissenso e scetticismo nell'Islam durante i secoli XI e XII di quanti ce ne siano ora. In realtö ci sono milioni di scettici, agnostici e atei nel mondo dell'Islam oggi, non osano parlare in pubblico per paura della reazione, ma presto lo faranno. Il fatto che la religione sia stata usata come un mantello per vestire i fatti dell'11 settembre non giustifica che oggi lo si usi per nascondere quello che c'² sotto.

Ma da qualche parte questo processo di riforma sta effettivamente cominciando?

Penso che il paese nel quale possiamo dare testimonianza di una qualche riforma sia l'Iran. Qui abbiamo una popolazione, la maggior parte della quale ha meno di 35 anni di etö. Tutto quello che queste persone hanno conosciuto ² il dispotismo del clero. Grazie a Dio non c'² stato un diretto intervento americano a causare un'ulteriore confusione. Lo sviluppo di un forte movimento anticlericale ² fisiologico. Nasce da dentro. La popolazione giovanile di entrambi i sessi non perde occasione di criticare e provocare la polizia religiosa - i guardiani dell'ortodossia. Sotto la superficie c'² un crescente odio della religione e del clero. Questo stato d'animo si ² ora riflesso dentro il clero stesso e nell'elezione di Khatami. Ž ancora presto per predire la esatta fisionomia del futuro dell'Iran, ma una trasformazione qui potrebbe avere effetti vastissimi sul mondo islamico. In altre parole la storia non ² ancora finita.

Torniamo al rapporto tra Islam ed Europa. Il periodo statico dell'Europa medioevale ² stato influenzato molto positivamente dall'Islam e ha contribuito al Rinascimento.
Mentre l'Europa cristiana ha vegetato durante il Medioevo, il nuovo e dinamico impero dell'Islam ha impugnato il bastone della civilizzazione. Cordoba, Baghdad, Damasco e Il Cairo erano centri della nuova cultura. Nell'Iberia islamica ci fu un miscuglio di culture che produsse una notevole sintesi. Gli insegnamenti degli antichi furono tradotti in arabo e ulteriormente sviluppati, specialmente nel campo della medicina, della filosofia, della matematica e dell'astronomia. Molto prima di Cartesio, i filosofi a Cordoba proclamarono il dubbio universale sull'essere come punto di partenza di ogni conoscenza. Toledo vantava la pið grande scuola di traduttori nel mondo conosciuto. I monaci cristiani dovettero imparare l'arabo per tradurre importanti testi in latino. La civilizzazione islamica cre÷ il ponte che rese possibili il Rinascimento e l'influenza letteraria di quel primo periodo ² evidente nelle due maggiori opere della letteratura europea. Don Chisciotte e la Commedia dantesca sono influenzati dalla cultura araba.

Veramente Dante maltratta Maometto.

Ma lÒ era guidato da necessitö teologiche cristiane. Poi per÷ si pu÷ permettere la libertö di trattare meglio il filosofo musulmano dell'Andalusia Ibn Rushd (in latino Averro²), mettendolo lontano dai fuochi dell'Inferno.

Ma una sintesi fiorente come quella che si verific÷ in Andalusia, dove musulmani, cristiani e ebrei vivevano benissimo insieme, e di cui lei ha raccontato la drammatica fine nel suo romanzo Ombre dell'albero del melograno potrö ripresentarsi da qualche parte?

No. Fu il risultato di una serie di condizioni, che non esistono pið. La Riconquista ha mostrato la prima grande pulizia etnica in Europa. L'espulsione dei musulmani e degli ebrei ² stata utilizzata per creare una nuova identitö europea. Una domanda pið interessante sarebbe: perch³ avvenne la Riconquista?

E visto che se l'² fatta da solo, risponda.

Qui c'² da dire che il fallimento della civiltö islamica nel creare una struttura economica che tenesse insieme la popolazione unita alla corrente puritano-fondamentalista presente dentro l'Islam stesso, cre÷ le condizioni del suo rapido declino e della sua sconfitta. La guerra civile che scoppi÷ dentro l'Islam durante la sua ascesa contribuÒ alla sua decadenza. Le divisioni non furono diverse da quelle che pið tardi spaccarono la cristianitö. Se l'Islam fosse rimasto unito nei primi tre secoli della sua esistenza, ² perfettamente possibile che anche l'impero occidentale sarebbe caduto sotto le sue armi e il suono del muezzin sarebbe stato sentito nella Grande Moschea a Roma. Si pu÷ solo fantasticare se questo sarebbe stato sufficiente, secoli dopo, a fermare l'ascesa di Ibn Mussolini.

Nel suo libro lei accusa il mondo occidentale della crisi del mondo musulmano e delle tendenze fondamentaliste.

Dimentichiamoci dell'Islam per un minuto. Pensiamo al petrolio. Se la maggior parte del petrolio del mondo (e anche il pið economico da estrarre) non si trovasse al di sotto delle terre dove vivono i musulmani, io dubito che qualcuno in Occidente si sarebbe mai preoccupato dell'Islam. Sono i petroldollari che hanno fatto rinascere un interesse per l'Islam dopo la caduta dell'Impero Ottomano. Gli stati chiave creati dai poteri imperiali dopo la prima guerra mondiale - Iraq, Kuwait, Arabia Saudita - si basavano sugli interessi delle compagnie petrolifere. Le forze democratico-radicali in Iran erano state sconfitte dall'intervento anglo-americano. Perch³? Perch³ questi preferivano un regime corrotto e autocratico. Aiutarono a distruggere ogni alternativa secolare ai Mullah. I chierici fecero il resto. Per gran parte del XX secolo, gli interessi nazionali e delle compagnie occidentali hanno tenuto l'Islam in un angolo politico - una religione del terzo mondo di nazioni marginalizzate, di ricche ³lites, dittatori brutali e popolazioni oppresse, cui spesso sono negati i pið elementari diritti umani. I confini di questo stretto angolo politico si sono rinforzati durante il periodo della guerra fredda, quando la Urss e gli Usa usarono il mondo islamico come campo giochi per il loro Great Game. E la lezione che non ² mai stata imparata ² sempre la stessa: coloro che sono stati manipolati con la violenza useranno gli stessi modi per esprimere la loro rabbia e la loro ribellione. La famiglia Ibn Saud che governa l'Arabia Saudita ² stata messa al potere dall'Impero Britannico, e le ² stata data nuova linfa vitale quando gli Americani presero il controllo e la loro compagnia Aramco cominci÷ a estrarre petrolio.

Il Wahhbitismo ² sotto accusa non solo nel mondo Occidentale, ma anche dal mondo islamico. Lei ne parla come di una combinazione del fondamentalismo protestante e dell'Opus Dei. Che cosa significa?

I vincitori sauditi imposero il Wahhabitismo sulle loro popolazioni. Il vigore puritano del suo insegnamento ² unito all'abilitö ben sviluppata di intrigare e penetrare l'Isalm tradizionale. Ž un sistema religioso che mette sullo stesso piano gli infedeli e i musulmani non-wahhabiti. I primi sono non credenti, i secondi degli apostati. L'interpretazione wahhabita del Corano ² quella letterale. Questo ² il motivo per cui difende la subordinazione istituzionalizzata delle donne. Questa era la versione dell'Islam che durante la Guerra Fredda si era organizzata per penetrare quelle parti del mondo musulmano viste come vulnerabili da parte di ideologie secolari - Pakistan e Indonesia sono gli esempi pið palesi. I quei giorni i predicatori wahhabiti giocavano apertamente a palla con gli Stati Uniti. La loro inimicizia ² di pið recente durata, e dovuta in gran parte al fatto che gli Americani portarono via la palla. I tempi erano cambiati e volevano un'altra squadra.

E Bin Laden, come ormai abbiamo imparato tutti, era (o ²) saudita e wahhabita.

L' 11 Settembre ha creato una vera crisi tra Stati Uniti e Arabia Saudita. Questa era una relazione che sembrava essere permanente. Osama Bin Laden apparteneva a una ricca famiglia saudita i cui affari legati a quelli degli Stati Uniti e della famiglia Bush erano ben consolidati. In passato di rado c'era l'ombra di una critica da parte dei media occidentali per quanto riguardava l'Arabia Saudita. Oggi la stagione di caccia ² aperta e la stampa americana ² piena di giornalisti in cerca di scalpi sauditi. Non ² un segreto che gli Stati Uniti pensino che i think tanks suggeriscano una balcanizzazione dell'Arabia Saudita se la situazione peggiora.

Lei condanna l'estremismo islamico, ma anche l'imperialismo dell'impero americano. Ma gli Stati Uniti sono indubbiamente una democrazia.

Gli Stati Uniti d'America sono certamente una democrazia, ma sono anche un'entitö imperiale e questo Impero Americano rappresenta il pið potente fondamentalismo nel mondo di oggi. Ž l'unico impero nel mondo. Non ² sfidato da nessun altro stato. Cerca di rafforzare la sua egemonia economica attraverso la forza. Il suo ultimo colpo strategico ² stato di estendere la dottrina di Monroe a tutto il resto del mondo: combatterö con il consenso per preservare la propria situazione di egemonia nel mondo, se possibile e con le guerre se questo diventasse necessario. Quel che ² cambiato negli ultimi due decenni ² stata la caduta dell'Unione Sovietica e la decisione del Partito Comunista Cinese di abbracciare il capitalismo. La sfida di un ordine sociale che prometteva (senza mai raggiungerla) una societö superiore al capitalismo ² scomparsa. Dall'inizio alla fine degli anni della Guerra Fredda il resto del mondo capitalista aveva accettato la leadership degli Stati Uniti d'America. Ma ora che il mondo intero (eccetto Cuba) ² capitalista, l'accettazione di questa leadership non ² automatica. Prima della Rivoluzione Russa del 1917, le contraddizioni tra differenti imperi e stati capitalisti hanno portato a conflitti armati. Nel mondo di oggi questo genere di conflitti ² improbabile, ma le differenze sono venute alla luce. Gli alleati non sono tanto timidi da non ammettere di essere anche rivali. L'offensiva contro l'Iraq ha messo in luce questa evoluzione.

Crede veramente che l'11 Settembre sarö soltanto una nota nelle pagine della storia del XXI secolo?

SÒ, nel senso che l'assassinio dell'arciduca austriaco Francesco Ferdinando a Sarayevo nel 1914 ² stata una nota a pie' pagina nella storia dell'ultimo secolo. Sono stati la prima guerra mondiale e gli avvenimenti successivi a dominare la storia. L'11 Settembre ha accelerato il processo globale di americanizzazione, ma in s³ stesso ² stato solo una delle tante tragedie. Se il XX secolo ² stato un'epoca di guerre e rivoluzioni, il XXI ² l'epoca dell'americanizzazione - un processo che ² sia passivo (la quieta accettazione da parte del centro-sinistra europeo del neo-liberismo a casa propria e all'estero e l'abbandono delle tradizionali social-democrazie ) sia violento: "guerre umanitarie", cambi di regime e la lotta per il possesso delle risorse energetiche. L'opposizione a quest'epoca si sta organizzando, ma deve ancora produrre per il futuro dal punto di vista sociale, culturale, politico ed economico un piano pið avanzato di quello che sa offrire oggi. Potrebbero occorrere altri cinquant'anni, ma di una cosa sono sicuro: nessuna religione pu÷ esserne la risposta. Abbiamo bisogno di "costruttori di sogni". Un mondo che esclude l'utopia ² destinato a rinsecchirsi e a morire.

(traduzione dall'inglese di Virginia Piccone)

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